Australia. La Madonna Nera, forza dei viggianesi
La ricchezza di Viggiano (comune di 3.200 abitanti in provincia di Potenza) oggi è il petrolio. Il paese si trova, infatti, sul crinale della Val D’Agri, e qui dal 1996 l’Eni ha iniziato a estrarre il petrolio, nella più grande piattaforma petrolifera dell’Europa continentale. Di «tutt’altra musica», è il caso di dirlo, era la ricchezza del paese tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del secolo scorso. I viggianesi allora erano abili e famosi suonatori di arpa, flauto e violino. I musicantes viggianesi emigrarono in Europa, America e Australia, esibendosi per le strade, ma anche in concerti di grande classe e tra la nobiltà.
In Australia erano richiesti nelle sale da ballo, nei ricevimenti di lusso, ai chioschi dei parchi cittadini e nelle sale cinematografiche dove suonavano melodie di accompagnamento ai film muti. Nel 1956 fu creato a Melbourne il Viggiano Social Club. Venne presto introdotta, nel programma delle feste, come elemento di identità socioculturale e religiosa, la festa in onore della Madonna Nera di Viggiano, due volte l’anno, a maggio e settembre, come nella tradizione paesana. Il Club si impegnò a pagare le spese per la costruzione di un altare con nicchia nel santuario di Sant’Antonio e la statua della Madonna, copia dell’originale, ordinata in Italia, giunse a Melbourne nel novembre del 1964.
Il Viggiano Club, nonostante il grande lavoro di volontari, non riuscì a realizzare il «progetto sede» e nel 1981, a venticinque anni dalla nascita, confluì nella Federazione Lucana. Ma i viggianesi hanno continuato a sentirsi comunità basata essenzialmente sulla devozione alla Madonna. Il Comitato pro Festa della Madonna di Viggiano è presieduto da Michele Molinaro, e le due feste solenni annue, con processione, sono giornate di giubilo popolare, ricche di preghiere e inni sacri. Un grande convivio nella sede della Federazione suggella lo spirito di unità e fraternità dei viggianesi.
Domenica 23 novembre 2014, alle celebrazioni del cinquantesimo anniversario dell’arrivo della statua della Madonna a Melbourne, hanno partecipato il parroco di Viggiano don Paolo D’Ambrosio e don Vincenzo Pizzo. Il parroco si è detto felice di incontrare i suoi parrocchiani d’Oltreoceano. «Voi siete il vero vanto della nostra Viggiano – ha affermato don Paolo –, forse la sua parte migliore, certamente quella più impegnata e promettente... Conservate la fede e trasmettetela in tutta la sua bellezza ai vostri figli e nipoti».
Quale domani si prospetta ora per la comunità viggianese? Tutto lascia presagire un futuro roseo, in cui anche i giovani si sentiranno parte attiva della comunità. I segnali in tal senso non mancano. Il primo è che i viggianesi non sono isolati, proprio grazie alla scelta di aderire alla Federazione Lucana, sotto il cui ombrello possono ora organizzare feste e manifestazioni culturali. Il secondo è che essi mantengono un rapporto costruttivo con l’amministrazione comunale, che si esprime anche attraverso visite del sindaco e gruppi di concittadini, e con la creazione di borse di studio per giovani di Melbourne figli di viggianesi, che hanno così frequentato dei corsi all’Università di Potenza. E, infine, proprio la festa della Madonna, che rivive con gioiosa partecipazione non solo nei primi emigrati ma anche nelle seconde e terze generazioni.