Australia. Madonna di Montevergine

18 Novembre 2014 | di

In Australia la festa legata alla Madonna di Montevergine, il cui santuario è a Mercogliano (AV), è tra gli eventi più attesi. Si festeggia il 12 settembre ed è ricca di eventi. Quast’anno ha visto una grande partecipazione di fedeli, accorsi da tutto il Paese.


Domenica 28 settembre, la santa Messa è stata concelebrata dall’arcivescovo Philip Wilson, dal parroco della chiesa di St. Francis of Assisi padre Bernardo Morawski e dal veterano della festa padre Felice Di Candia. Padre Felice, che ha lasciato per poche ore la casa di riposo dove risiede, ha condotto il rosario durante la processione. Accanto a lui, suor Quintilia, sempre presente a queste celebrazioni.

La processione, snodatasi per più di un chilometro, ha visto la partecipazione di autorità, rappresentanti di club, scuole e pellegrini provenienti da ogni parte dell’Australia. Il tema dell’omelia è stato quello del perdono che, come ha detto monsignor Wilson, è un atto d’amore verso il prossimo e abbraccia tutto il genere umano senza distinzioni di razza o di condizione sociale. Almeno 5 mila i fedeli che hanno seguito la Messa – che si è svolta alla piccola Assisi di Newton –, trasmessa in tutta l’Australia dall’emittente Radio Italiana 531.

Dopo il rito, il presidente del comitato organizzatore, Domenic Zollo, ha ringraziato i presenti, gli sponsor e quanti hanno contribuito al successo dell’evento sacro, giunto alla cinquantanovesima edizione.

La festa è proseguita nel pomeriggio e per tutta la sera, attirando una gran folla di visitatori, accorsi sia per gustare i cibi tradizionali che per godersi lo spettacolo. Al termine, i tradizionali fuochi d’artificio. Un grande evento, possibile grazie all’impegno del Comitato per la Madonna di Montevergine, il quale, negli ultimi anni, ha cercato di rigenerarsi introducendo persone nuove. Il Comitato è composto da un gruppo omogeneo di uomini e donne di tutte le età e da alcuni giovani che, da un paio d’anni, partecipano attivamente all’organizzazione. «Sono molto legato a questa festa – afferma uno di loro – perché mia madre mi ha cresciuto nel culto della Madonna di Montevergine». «Faccio parte del comitato organizzatore – aggiunge un altro – perché c’è bisogno di giovani che continuino questa tradizione, altrimenti la festa è destinata a non avere futuro». E altri ancora: «Speriamo, col nostro esempio, di incoraggiare altri giovani a partecipare. Per noi è importante presenziare, sin da piccoli, a questo tipo di manifestazioni religiose, perché ci fanno sentire parte di una cultura e di un’identità ben definite, di cui andiamo orgogliosi».

Soddisfatto anche il presidente Zollo. «Tolte le spese, tutto il ricavato è devoluto in opere di beneficenza (charities) soprattutto in Australia. Inoltre sosteniamo, tramite la Caritas, sei bambini che vivono in zone disagiate del mondo. Infine, inviamo una piccola somma al santuario di Montevergine in Italia». Finita la festa, si sta già preparando quella dell’anno prossimo, molto attesa, visto che sarà quella della sessantesima edizione.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017