Australia. Messaggeri di bellezza


«L’Italiano nel mondo che cambia»: questo il tema degli Stati Generali della Lingua italiana nel mondo, svoltisi a Firenze nei giorni 21 e 22 dello scorso ottobre. I lavori si sono conclusi con un forte appello: «Affrontiamo nuove sfide con nuove strategie». Gli Istituti italiani di Cultura sono chiamati, in primis, ad affrontare queste sfide. Lo fanno con poche risorse economiche, compensate da una grande creatività. 

«Vi sono stati forti tagli nei sussidi elargiti dal ministero degli Esteri – afferma Lina Panetta, direttrice dell’Istituto italiano di Cultura a Melbourne –, ma sono molto soddisfatta del lavoro. Grazie agli sponsor, ai soci, ai corsi di italiano − continua −, posso programmare anche degli eventi di ottima qualità con scrittori e artisti che vengono direttamente dall’Italia». Lina Panetta, originaria della Basilicata, ha prestato il suo servizio a Sydney, Tel Aviv e Londra, prima di giungere, due anni fa, a Melbourne.

Appena arrivata si è messa subito al lavoro con entusiasmo per organizzare eventi culturali quali mostre, rassegne cinematografiche, concerti, conferenze e soprattutto i corsi di lingua italiana che sono il fulcro di tutte le attività (info sul sito: www.iicmelbourne.esteri.it).

Tra le numerose iniziative dello scorso anno, la mostra fotografica «L’Italia vista da australiani e l’Australia vista da Italiani», allestita nella Sala delle conferenze e definita dalla giuria di altissima qualità. Il programma 2015 è fitto di appuntamenti: tra questi una serie di quattro conferenze sulla Sicilia «cuore del Mediterraneo», tenutesi a febbraio e marzo. A giugno, l’Istituto ospiterà Stefano Bollani compositore, pianista e cantante presente a Melbourne per il Jazz Festival, mentre in agosto sarà la volta di Simonetta Agnello Hornby, nota scrittrice siciliana residente a Londra, autrice di celebri romanzi tra cui La Mennulara, tradotto in dodici lingue. In calendario anche una mostra di fotografie di Michelangelo Antonioni, scattate dal regista nella prospettiva di realizzare un film sul fiume Po.

«Nel programmare le attività dell’Istituto – afferma la direttrice – mi ispiro all’idea di «bellezza» come motrice di una vita serena e sana sotto ogni punto di vista: fisico, mentale, sociale, culturale. L’apprezzamento del bello vince la tristezza, l’aggressività e il pessimismo. L’Italia ha un grandissimo patrimonio di bellezze paesaggistiche e di ogni forma d’arte. Voglio trasmettere questo valore della bellezza». Lina Panetta intende farsi promotrice di una iniziativa sin­golare, cioè coinvolgere gli Istituti italiani di Cultura nel mondo in uno dei tanti progetti del FAI, Fondo Ambiente Italiano (vedi Dossier pagg. 14-20), denominati «I luoghi del cuore», per salvare dal degrado un monumento, una chiesa, un edificio che abbiano bisogno di essere restaurati.


Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017