Biglietti ferroviari l quando chiedere il rimborso. Scusate il ritardo

11 Ottobre 1999 | di

Viaggiatori d`€™Italia, non accontentatevi delle scuse! Se subite un disservizio, esigete il rimborso. Tutti i casi in cui potete farlo.

Quando il treno arriva in ritardo`€¦Una possibilità  purtroppo non insolita, che provoca irritazione, disagi, a volte anche danni per chi viaggia. Chiedere il rimborso del biglietto alle Ferrovie dello Stato è una magra consolazione, possibile solo in alcuni casi. Ma non si deve rinunciare a un proprio diritto, anche se si tratta di pochi soldi. E in più, si costringerà  i responsabili del servizio a essere`€¦più puntuali. Ritardi a parte, ci sono diversi casi in cui è possibile chiedere e ottenere il rimborso parziale o totale di un biglietto non utilizzato.
Non solo ritardo
Il viaggiatore ha diritto al rimborso totale se il treno viene soppresso o la partenza viene ritardata di almeno un`€™ora, quando non può partire in seguito a un ordine dell`€™autorità  pubblica, quando non c`€™è posto nella classe per la quale il biglietto è stato emesso. In questi casi, il rimborso deve essere chiesto prima che il biglietto scada (entro due mesi dalla data di emissione), facendone constatare al personale ferroviario la mancata utilizzazione per uno dei motivi citati. Se invece non si può partire a causa di problemi personali, si ha diritto al rimborso (ma rimettendoci una somma pari al 20 per cento del prezzo pagato, comunque non inferiore alle 10.000 lire), a patto di chiederlo entro i termini di validità  del biglietto e prima della convalida, se questa è prescritta. Un dato importante, che non tutti conoscono, è che il rimborso può essere chiesto nella stazione che ha emesso il biglietto, o in quella di origine del viaggio. Quando è del tutto evidente che il biglietto non sia stato utilizzato, la stazione può procedere al rimborso anche entro mezz`€™ora dalla convalida del biglietto.
Il viaggio interrotto
Si può verificare che un viaggio, specie se lungo, venga effettuato solo in parte. Ad esempio, se il viaggiatore non può continuare il percorso a causa del ritardo o della soppressione di un treno, e non intende usufruire di eventuali mezzi alternativi messi a disposizione dalle FS, può chiedere il rimborso parziale del biglietto, per la cifra equivalente alla parte di percorso non effettuato. Lo stesso può fare se non può continuare il viaggio per ordine dell`€™autorità  giudiziaria, oppure per un documentato impedimento personale (ma in questo caso vige, come per il rimborso totale, la trattenuta del 20 per cento in qualsiasi stazione ferroviaria entro un anno di tempo), ma solo se si è avuta l`€™accortezza di far apporre attestazione di parziale utilizzazione del biglietto al personale ferroviario. Non si ha, invece, diritto a nessun rimborso se la cifra che si dovrebbe recuperare è inferiore alle 4.000 lire, o per biglietti o supplementi relativi a viaggi inferiori ai 100 Km, o ancora se la mancata utilizzazione o l`€™utilizzazione parziale dipende da motivi personali.
Questione di bonus
I viaggiatori abituali su treni IC, cioè Intercity, (ma, chissà  perché, la clausola non riguarda gli IC notturni) avranno certamente dimestichezza con un`€™altra forma di rimborso che è il cosiddetto bonus. Si può richiedere quando l`€™IC per il quale si è pagato non solo il supplemento, ma anche la prenotazione del posto, arrivi nella stazione di destinazione con un ritardo superiore ai 30 minuti. Presso la biglietteria della stazione, o presso l`€™ufficio informazioni, si trovano le apposite buste per imbucare, sempre in stazione, supplemento e prenotazione. Ci sono 7 giorni di tempo per inoltrare richiesta, e si riceverà  direttamente a casa un bonus nominativo, del valore del supplemento IC, che il viaggiatore potrà  utilizzare entro 6 mesi dalla data di emissione.
E se il treno non è IC, ma Eurostar? In questo caso, se il treno raggiunge la stazione d`€™arrivo con ritardo superiore ai 30 minuti, e si è in possesso di biglietto a prezzo globale Eurostar Italia, il bonus rilasciato al viaggiatore che ne faccia richiesta sarà  pari al 50 per cento del prezzo del biglietto stesso. L`€™importo del bonus sarà  diverso se il viaggiatore aveva un titolo di viaggio diverso dal biglietto di corsa semplice. Le modalità  di richiesta del bonus e le possibilità  del suo utilizzo sono come per i supplementi IC. In ogni caso, in tutte le stazioni è disponibile al pubblico un registro per annotare reclami riguardanti il servizio ferroviario.

 

   
   
  ALL `€™ AEROPORTO NON VA MEGLIO      

       Anche per chi viaggia in aereo... l`€™aria sta cambiando! Non è una battuta: significa che la magistratura, alla quale diversi utenti si sono rivolti in questi ultimi mesi per ottenere risarcimento del disservizio subito, ha dato spesso ragione ai consumatori. Ecco allora qualche consiglio per chiunque abbia intenzione       di avviare una vertenza con una Compagnia aerea.
                               Intanto il ritardo deve essere consistente, diciamo intorno al 30-40 per cento del tempo previsto. È consigliabile effettuare subito una denuncia del ritardo presso gli sportelli della Compagnia situati nell`€™aeroporto, specificando di voler richiedere il rimborso del biglietto, ed eventualmente individuando i danni che si stanno subendo (appuntamento o colloquio di lavoro, necessità  di pernottamento fuori casa, visita medica saltata con necessità  di ritornare sul luogo, ecc.) Nel caso di mancata assistenza presso l`€™aeroporto, bisogna conservare ogni titolo da cui risulti il pagamento per l`€™utilizzo del servizio resosi necessario in seguito al ritardo (ricevute fiscali, scontrini, taxi, ecc.). Giunti a destinazione, documentare i danni subiti a causa del ritardo (in caso di eventuale       giudizio serviranno come prova). Per quanto concerne il ritardo o la mancata riconsegna del bagaglio, oltre alla denuncia presso gli sportelli della Compagnia aerea, ed eventualmente presso la postazione di P.S. dell`€™aeroporto ove la consegna doveva avvenire, è importante conservare la contromarca di imbarco del bagaglio, descrivere `€“ all`€™atto della denuncia`€“analiticamente il contenuto, e, ove possibile, provarne la consistenza patrimoniale (scontrini di eventuali acquisti) nel caso si renda necessario acquistare nuovi capi di abbigliamento a causa dello       smarrimento di quelli contenuti nel bagaglio.
     La lettera alla Compagnia, corredata delle fotocopie di questi documenti, può anche essere scritta con l`€™ausilio di un`€™associazione di difesa dei consumatori (in grado di citare anche eventuali norme ad hoc    ). Se la Compagnia si rifiuta di riconoscere quanto addebitato, bisogna valutare se conviene citare in giudizio. Ma questo è un discorso più   complesso.

 

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017