Brasile. Xuxa, la regina dei piccoli

24 Luglio 2013 | di

Da qualche mese l’Italia ha una cittadina illustre in più: Maria da Graça Meneghel, in arte Xuxa (si legge Sciùscia), personaggio dello spettacolo tra i più popolari in Brasile. Nel 2008 il «Messaggero di Sant’Antonio» le aveva dedicato la copertina del numero di febbraio. Forse è stato proprio quell’articolo a spingere la conduttrice televisiva brasiliana, nata a Santa Maria (Rio Grande do Sul), ma da molti anni residente a Rio de Janeiro, ad avviare l’iter per ottenere la cittadinanza italiana (il bisnonno era nato a Imer, in Trentino). Lo scorso 27 marzo Xuxa ha festeggiato i suoi 50 anni. Poche settimane dopo è stata invitata al Consolato di Rio de Janeiro per la consegna del passaporto italiano. L’evento è stato vissuto in diretta dal popolo di Facebook. Le immagini di Xuxa che bacia raggiante il nostro passaporto color bordeaux hanno guadagnato in poche ore 50 mila «mi piace». Un bel regalo di compleanno per la star brasiliana e una grande soddisfazione per i nostri rappresentanti diplomatici. «Xuxa rappresenta un esempio di come tanti brasiliani di origine italiana abbiano mantenuto vivo il ricordo delle loro radici e un marcato interesse per il nostro Paese», ha dichiarato al «Messaggero» il console Mario Panaro. «Il rilascio del passaporto alla signora Meneghel è stata l’occasione per un incontro con un personaggio di indubbio spessore viste le produzioni televisive, cinematografiche e musicali che lei cura con garbo, verve e grande attenzione al mondo dell’infanzia».

In trent’anni di carriera televisiva Xuxa, conosciuta anche come la rainha dos baixinhos (la regina dei piccoli), è stata protagonista di una serie di programmi per bambini che hanno segnato la storia della televisione brasiliana. Un successo replicato anche nelle sale cinematografiche (i suoi diciannove film sono stati visti da 37 milioni di ragazzi) e nelle vendite di dischi (40 milioni tra cd e dvd). Un pubblico al quale Xuxa ha dedicato molte attenzioni anche al di là della professione. Nel lontano 1989, quando aveva appena 26 anni, ebbe l’idea di creare a Pedra de Guaratiba (Rio de Janeiro) la Fondazione Xuxa Meneghel che da allora segue circa quattrocento tra bambini e adolescenti delle classi meno abbienti tenendoli lontani dalle insidie della strada attraverso percorsi educativi e formativi.

Xuxa negli ultimi anni si è sempre più lasciata coinvolgere in progetti e iniziative per la tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti: campagne che riguardano la lotta alla prostituzione minorile, agli abusi sessuali e all’uso di droghe, la prevenzione sanitaria, l’utilizzo consapevole di Internet e molto altro ancora.
«Devo ai bambini la mia fortuna professionale – ha dichiarato recentemente Xuxa –, pertanto mi sembra moralmente doveroso sfruttare la popolarità di cui godo per dar voce a quelli, tra loro, che sono meno fortunati». Un motivo in più per essere fieri di avere una nuova cittadina come lei.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017