In cammino verso la salvezza
La risurrezione di Gesù è la verità sulla quale trova fondamento la fede cristiana, e la sua celebrazione, nella solennità della Pasqua, trasmette ogni anno un particolare messaggio all";umanità . Nella sua origine storica, «Pasqua» ricorda il passaggio del popolo d";Israele dalla schiavitù in terra d";Egitto alla Terra promessa. Un «passaggio» che ha comportato anni di cammino lungo il deserto sinaitico, testimonianze eroiche di patriarchi e di profeti che hanno preparato la venuta di Gesù Cristo. La sua Pasqua è stata preceduta da cammini di evangelizzazione lungo le strade della Palestina, per trasmettere la «buona notizia» alle genti, per guarire i malati e liberare gli uomini dai mali che condizionavano la loro libertà . Un cammino di redenzione e di salvezza che ha avuto compimento nella sua passione e morte in croce. Dio Padre lo ha però risuscitato per trasformare la sua Pasqua come evento capace di irradiare nel mondo un messaggio di speranza e di libertà . La risurrezione è infatti la scommessa di Dio su ogni negazione della vita.
Come per il popolo ebreo, anche per noi la Pasqua indica un cammino da percorrere, dei passaggi da attuare. Possiamo rivivere l";avventura del patriarca Abramo, il migrante per vocazione, che ha segnato tutta la storia del nuovo popolo di Dio. Alla chiamata di Dio, egli rispose senza remore, rinunciando a ogni sicurezza umana e riprendendo il dialogo di Dio con gli uomini, sospeso con il peccato di Adamo. Con Mosé e il popolo d";Israele, possiamo incamminarci lungo le strade del deserto, affrontando le sue asprezze per uscire dalle nostre schiavitù. Il deserto è emblema del cammino di liberazione, del peregrinare di popoli e genti verso nuove terre; ma è anche luogo di mormorazione, come è avvenuto per Israele, e di scontro tra le prospettive umane e quelle divine.
Con Cristo possiamo ripercorrere le strade ancor oggi martoriate della sua Terra, per annunciare il vangelo, testimoniare la sua proposta all";umanità e accompagnarlo sulla strada che lo ha portato sul Golgota. Possiamo rifare la strada che ha condotto, il mattino di Pasqua, Maria di Magdala al sepolcro trovato vuoto e, come lei, incontrare il Risorto; oppure unirci alla corsa veloce di Giovanni o a quella più affannosa di Pietro per raggiungere anche loro quel sepolcro. Giovanni «vide e credette», riscoprendo nei segni lasciati dal corpo del Risorto il mistero e le caratteristiche originali della storicità propria dell";evento. Il suo è stato un cammino di fede che, però, per gli altri apostoli, ha dovuto essere rafforzato dalle diverse apparizioni del Risorto per togliere l";incredulità e la durezza dal loro cuore.
Cleopa e l";altro discepolo del Signore furono invece presi da un forte sentimento di delusione, tanto da decidere di ritornare sui loro passi, convinti di aver chiuso un";esperienza sulla quale avevano forse scommesso le sorti della loro vita: «Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele!» (Luca 24,21). La loro situazione interiore e il loro atteggiamento sono forse i più vicini all";esperienza di quanti sono coinvolti dal dubbio e dall";inquietudine, dopo essersi posti alla ricerca di un punto d";orientamento per il loro cammino di fede. Su Gesù, come Messia e liberatore della loro patria, i discepoli di Emmaus avevano riposto la loro speranza, stroncata dalla sua morte in croce. Ma il Signore si affianca al loro ritorno, li aiuta a cogliere il messaggio delle Scritture. In quell";itinerario di fede, rimasero incapaci di capire chi fosse quel loro compagno di viaggio fino allo «spezzare del pane», quando il Signore ripeterà il segno eucaristico compiuto nell";Ultima Cena.
La Pasqua dell";antico e nuovo Israele; i cammini del Salvatore fino alla sua morte in croce; le strade percorse da Maria di Magdala, da Pietro e da Giovanni verso il sepolcro vuoto; le apparizioni del Risorto, che nelle vesti di un viandante si pone a fianco dei discepoli di Emmaus per ridonare orientamenti di vita, sono eventi che rispecchiano i tratti della ricerca di fede dell";uomo contemporaneo. Il Risorto continua a camminare a fianco dell";uomo; è presente negli esodi di popoli e di genti in situazioni di crisi endemiche che le istituzioni non sanno guarire; è segno di speranza, anche con le testimonianze dei martiri del vangelo dei nostri giorni e dei gesti eroici che non fanno notizia, nel fosco scenario di violenze, di stragi e di morte. La Pasqua, scommessa di Dio sulla storia, continua ad essere fonte di fiducia nella vita.