Charcot Marie Tooth

17 Marzo 2000 | di

Non è una canzone dei Beatles, ma una frequente neuropatia di origine genetica. Colpisce una persona su 3 mila e ha importanti conseguenze sulle capacità  motorie. I centri di diagnosi e cura in Italia.

   

   

C amminavo in modo goffo, con una deambulazione instabile. Con grande facilità  mi causavo distorsioni e spesso cadevo. Il piede poi ha cominciato a diventare cavo e le dita si sono messe a martello. Ho provato ad acquistare dei plantari, sperando di alleviare anche un senso di fastidio misto a dolore quando mi infilavo la calza; sembrava quasi che mi fosse diminuita la sensibilità . I l solo nome merita un titolo di giornale. È una malattia abbastanza diffusa (un caso su 3 mila), ma fondamentalmente non è conosciuta. È identificata anche come neuropatia ereditaria motoria e sensitiva ed è la più frequente tra le polineuropatie genetiche, coinvolgendo solo i nervi periferici e mai il cervello. 
 «I sintomi attraverso i quali è possibile identificare questa patologia - spiega la dottoressa Paola Mandich, genetista medico presso il servizio di Genetica medica dell'azienda ospedaliera San Martino di Genova e del Dipartimento di biologia e

oncologia genetica dell'Università  di Genova - sono una debolezza muscolare, soprattutto delle gambe, una debolezza dei muscoli del polpaccio che si associa spesso a un piede cavo o piatto.

 È importante che il paziente sia messo al corrente della propria situazione in quanto, essendo la Charcot-Marie-Tooth una malattia genetica ed ereditaria, è bene che sappia che esistono dei test genetici che permettono di identificare molto precisamente la malattia. È ormai possibile anche la diagnosi nei bambini molto piccoli e addirittura la diagnosi prenatale, in maniera da dare alla famiglia un'informazione il più completa possibile».
Nella gran parte dei pazienti la malattia esordisce nei primi venti anni di vita. I bambini con Charcot Marie Tooth, inizialmente, possono sembrare impacciati nei movimenti, e difficilmente sostengono u' attività  sportiva o comunque sono evidenti le differenze con i coetanei nell'eseguire i movimenti. Questo può rappresentare un motivo di derisione da parte dei compagni e, quindi, non va sottovalutato l'aspetto psicologico.
Molti bambini tendono a camminare sulle punte, anche se vi sono molte altre cause che possono determinare questo tipo di camminata. Altri bambini ritardano la camminata e cadono spesso. La ricerca è abbastanza avanti in quanto ha permesso, con i test molecolari, di identificare il difetto genetico della maggior parte di queste forme e di recente si stanno sviluppando i sistemi per capire qual è il meccanismo della malattia e quindi effettuare una terapia specifica e non solo sintomatica in questi pazienti.

CENTRI SPECIALIZZATI IN ITALIA

   
 

   

   

Università  di Genova
Istituto di biologia e       genetica,
Servizio genetica medica,
viale Benedetto XV, 6
16132 Genova,
tel. 010/3538950.
     

Ospedale San Raffaele       Irccs
Laboratorio di biologia molecolare clinica,
via Olgettina, 60
20132 Milano,
tel. 02/26432303.

Istituto nazionale neurologico «C.       Besta»
Divisione biochimica e genetica del sistema nervoso,
 via Celoria, 11
20133 Milano,
tel. 02/2394257.
     

Università  degli studi di Padova
Dipartimento biologia - Laboratorio genetica umana, 
via  Venezia, 2
35100 Padova,
tel. 049/8276213.

Università  degli studi di       Verona
Dipartimento scienze neurologiche e della             visione, sezione neurologica clinica, Policlinico Borgo Roma,
37134 Verona,
tel. 045/8074461.
     

Ospedale «Casa Sollievo della Sofferenza», Irccs
Servizio genetica medica,
viale dei Cappuccini,
71013 San Giovanni
Rotondo (FG),
tel. 0882/410215.

 

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017