CHIESA E CHIESE

Vietnam: nuove speranze per la Chiesa
09 Ottobre 1998 | di

È cominciata una nuova fase di speranza e di crescita per la Chiesa vietnamita. E a segnarne l inizio è stata la recente celebrazione della festa della «Vergine di La Vang», apparsa 200 anni fa per sostenere i fedeli durante le dure persecuzioni. Prima restìe a permettere il pellegrinaggio, poi incalzate dalla volontà  dei cattolici, le autorità  hanno ceduto e alla fine hanno persino parlato in termini positivi dell'avvenimento sul giornale di partito. Così la celebrazione - presieduta dal cardinale Joseph Phan Dinh Tung, arcivescovo di Hanoi, inviato speciale del papa - si è rivelata senza ombra di dubbio la manifestazione religiosa più imponente nella storia della Chiesa del Paese dal 1975, anno della riunificazione: 15 vescovi presenti, 300 sacerdoti, 200 mila pellegrini provenienti dalle 25 diocesi del Vietnam (si calcola che nei diversi giorni di festa ai pellegrinaggi abbiano partecipato un milione di persone). Seppur con lentezza e con la solita diffidenza, dunque, la politica religiosa del governo verso la Chiesa sta cambiando.

Del resto, la società  vietnamita, in piena crisi economica e spirituale, ha urgente bisogno della testimonianza e dell'impegno, sempre più costante, dei cattolici. Il pellegrinaggio a La Vang è stato il culmine di una serie di eventi significativi, quali la nomina del nuovo arcivescovo di Ho Chi Minh City, monsignor Giovanni Battista Pham Minh Man, dopo cinque anni di sede vacante e di rifiuto da parte delle autorità  ad accettare la nomina di un altro presule, e successivamente l'ordinazione di 6 sacerdoti nella diocesi di Bac Ninh alla presenza di 30 mila fedeli; un evento storico, visto che dal 1954 erano stati ordinati solo 5 sacerdoti poi riconosciuti come tali dal regime comunista. In questo quadro si inserisce, infine, la recente nomina dell'arcivescovo Francois Xavier Nguyen Van Thuan a presidente del Pontificio consiglio della giustizia e della pace. Il presule, che da vescovo fu costretto a vivere per 13 anni in un campo di concentramento e tuttora non può rientrare nel suo Paese, vede questa sua designazione come «un segno dell'amore speciale del papa per il Vietnam e per la Chiesa vietnamita, che ha sofferto per tanti anni severe restrizioni».

Incontro di giovani americani in vista del Giubileo

Un'assemblea aperta ai giovani di tutto il continente americano, dal Nord al Sud, dall'Alaska alla Terra del Fuoco, per prepararsi al Giubileo dell'anno Duemila. Si annuncia così l'incontro interamericano che si svolgerà  dal 6 all'11 ottobre a Santiago del Cile e al quale si calcola dovrebbero partecipare 500 mila giovani. L'iniziativa è nata da una proposta del compianto cardinale Eduardo Pironio, allora presidente del Pontificio consiglio per i laici, accolta con entusiasmo e realizzata dall'arcivescovo di Santiago. Tre gli obiettivi specifici del grande appuntamento: prepararsi al meglio, secondo l'indicazione del papa, all'anno santo; rafforzare la sequela di Cristo da parte dei giovani americani; irrobustire le spinte verso l'integrazione delle varie popolazioni del continente. In vista dell'assemblea, sono stati organizzati alcuni incontri in diversi Paesi. Si sono riuniti i responsabili della pastorale giovanile dell'America e si è messo a punto il materiale catechistico servito alla preparazione dei giovani. Da questo grande raduno continentale si spera in un rilancio dell'azione pastorale tra le giovani generazioni, e proprio il lavoro preliminare, con un ampio coinvolgimento a livello di movimenti e di singole parrocchie, lascia ben sperare.

Italia: un sito Internet per sacerdoti-navigatori

Sta riscuotendo un inatteso successo per il «presbiterio virtuale», il sito Internet per sacerdoti-navigatori realizzato da don Giovanni Benvenuto, un parroco della diocesi di Genova. In poco più di un anno all'indirizzo http://www.preti.cjb.net sono giunte oltre 180 adesioni. Scopo del sito è quello di favorire il contatto tra i presbiteri che in Italia navigano nella rete, mettendosi a disposizione di chiunque abbia bisogno di un sacerdote on line, senza né la pretesa di sostituire la figura del prete in carne ed ossa né, soprattutto, di surrogarne le prerogative ministeriali. La maggior parte dei messaggi ricevuti sono costituiti da presentazioni, ma anche da ricerche (per esempio di insegnanti di religione), da comunicazioni di esperienze pastorali, da notizie su varie attività  di formazione e di aggiornamento.

Giubileo: un nuovo periodico cattolico in lingua araba

Per ora si tratta di un inserto di otto pagine in arabo allegato al bimestrale «New People» (4 mila copie) dedicate ai cristiani di Egitto e Sudan, ma, se avrà  successo, la nuova pubblicazione edita dal New People Media Center dei missionari comboniani di Nairobi potrebbe procedere autonomamente. Alla base dell'iniziativa editoriale, c'è l'esigenza sempre più sentita di entrare nel mondo arabo con una pubblicazione cattolica di animazione missionaria in vista del Giubileo del Duemila. I temi affrontati sono la pace e la riconciliazione, il dialogo con il mondo musulmano e, soprattutto, la presentazione di esperienze di altre chiese nel mondo. Il 70 per cento dei testi sono preparati da un comitato di redazione costituito contempora-neamente a Khartoum e al Cairo, mentre i restanti sono redatti a Nairobi.

Duemila: verso l'assemblea ordinaria del sinodo dei vescovi

È stato pubblicato il testo dei «Lineamenta» per la decima assemblea ordinaria del sinodo dei vescovi che si celebrerà  in Vaticano in una data ancora da stabilire durante il Giubileo e che avrà  per tema: «Il vescovo, servitore del Vangelo di Gesù, per la speranza del mondo». Il documento, che ne presenta le linee generali, è stato inviato, insieme al consueto questionario, alle Conferenze episcopali e agli altri organismi e personalità  normalmente coinvolti nei lavori preparatori. Da questa consultazione scaturirà , in un secondo tempo, il cosiddetto «Instrumentum laboris», ossia lo strumento di lavoro del sinodo. Una «nuova valorizzazione della figura del vescovo» - si legge nel documento - s'impone oggi «con urgenza» come testimone di speranza e di comunione di fronte alle istanze e difficoltà  attuali. E tra le sfide da fronteggiare vengono indicate «le insidie e le minacce contro la famiglia e la vita umana», il numero insufficiente di vocazioni, «il soggettivismo della fede e il permissivismo morale», come pure la carente formazione religiosa e una «scarsa esperienza di vita liturgica ed ecclesiale», che espongono i fedeli al proliferare delle sette o di nuove forme di religiosità .

18 Ottobre, Giornata missionaria nel segno dello Spirito

Nel secondo anno di preparazione al Giubileo, anche la Giornata missionaria mondiale, che si celebra il 18 ottobre, è dedicata allo Spirito Santo. Lo sottolinea Giovanni Paolo II nel tradizionale messaggio in cui ricorda che «lo Spirito è il protagonista di tutta la missione ecclesiale la cui opera rifulge eminentemente nella missione ad gentes, come appare nella Chiesa primitiva». Per questo, la Giornata vuole richiamare l'attenzione sulle «meravigliose iniziative dello Spirito Santo, perché si rafforzi in noi la fede e ci sia, grazie proprio all'azione dello Spirito, un grande risveglio missionario nella Chiesa».

Il papa, nel messaggio, ricorda quanti in terra di missione continuano, ancora oggi, a pagare con la vita il loro impegno di annuncio del Vangelo, ma sottolinea come «persecuzione e martirio» divengano «segno di speranza per la missione». «Perché - aggiunge - anche la storia di questi ultimi anni di persecuzione suscita nuovi cristiani e la sofferenza, affrontata per Cristo e per il Vangelo, è indispensabile allo sviluppo del regno di Dio»; uno sviluppo che procede con grandi frutti.

«Le giovani comunità  cristiane - sottolinea, infatti, il Santo Padre - sono entusiaste della fede e i loro membri, specialmente i giovani, se ne fanno propagatori convinti».

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017