Cibo e salute l dieta nella terapia anticancro. Combattiamo il cancro anche a tavola

Che un’alimentazione sbagliata favorisca l’insorgenza del cancro è risaputo. Ma che la dieta incida, anche se in minima parte, addirittura sul risultato del trattamento chemioterapico è quasi una novità. Vediamo in che modo questo avviene.
09 Settembre 2002 | di

Le parole «cancro» o «tumore» non fanno più paura come una volta. Le ultime notizie, infatti, sono davvero incoraggianti: negli anni `€™30, a cinque anni di distanza da diagnosi e trattamento, sopravviveva in media meno di un malato ogni cinque; oggi, grazie ai progressi della medicina e alla diagnosi precoce, il rapporto è salito a uno ogni 2,5.

I risultati migliori sono stati raggiunti nella cura del cancro alla prostata (93 per cento di sopravvivenza) e al seno (95 per cento di sopravvivenza).

La prevenzione ha chiarito anche il ruolo fondamentale dei fattori di rischio. Tra essi, particolare importanza riveste il tabacco, ma secondo i nutrizionisti anche il cibo farebbe la sua parte: il 30 per cento di tutti i tumori dei Paesi industrializzati, pare infatti associabile a fattori nutrizionali. È ormai assodato, invece, che se si segue una sana e bilanciata nutrizione, con un apporto contenuto di grassi, carni rosse, alcolici e cibi salati, e almeno cinque porzioni di verdura e di frutta ogni giorno, si riduce notevolmente il rischio di insorgenza di alcuni tumori (per esempio, allo stomaco e intestino).

 

In forze per lottare

Se oggi di cancro si muore molto meno, il merito è non solo degli interventi chirurgici, ma anche dei grandi passi in avanti compiuti nell`€™uso della chemioterapia (cioè l`€™utilizzo di farmaci per il trattamento del cancro) e della terapia radiante.

Purtroppo, però, durante questi trattamenti anche le cellule sane vengono danneggiate e questo fatto provoca seri effetti collaterali, quali nausea, vomito, stitichezza, diarrea, infiammazioni della bocca, perdita dell`€™appetito, alterazioni del gusto e dell`€™olfatto, dimagrimento, anemia. Inoltre, di frequente, si verifica uno stato ansioso che non contribuisce certo a migliorare la situazione generale e che favorisce, invece, la perdita di ogni interesse verso il cibo. Il sintomo più diffuso (76 per cento) che influisce sulla qualità  di vita del malato, è comunque la perdita delle forze.

È evidente, quindi, che la nutrizione rivesta un ruolo essenziale ai fini di un buono stato di salute anche in corso di terapia anticancro, prevenendo perdite di peso e calo delle forze e fornendo energia per affrontare al meglio gli effetti avversi del trattamento.

 

La dieta nella terapia anticancro

Ma, scendendo nel particolare, che cosa deve mangiare un malato di tumore in trattamento chemioterapico?

All`€™inizio, per attenuare i sintomi di nausea e vomito, è bene applicare una dieta semisolida, che preveda i seguenti alimenti: latte scremato, yogurt magro, zucchero, biscotti secchi, fette biscottate, crackers, grissini magri, carne frullata, pesce al vapore, purea di frutta, budini. Vanno evitati, invece, i cibi molto caldi o molto freddi e dai sapori forti. Da escludere pure i cibi fritti. Non bisogna sforzarsi di ingerire cibo a tutti i costi. Da evitare in particolare ogni odore che possa provocare una sensazione di fastidio (profumi, fumi, odori di cibo).

In un secondo momento, quando i sintomi si sono attenuati, si può introdurre la frutta e la verdura, i cereali (pane, pasta, riso), le carni bianche (pesce, pollame), le uova, il formaggio magro. Possono inoltre essere aggiunti alla dieta gli «integratori dietetici» che si trovano nelle farmacie, sotto forma di bevande gradevoli al palato, di vari gusti (cioccolato, frutta, vaniglia, caramello): aumentano la quota di energia e di proteine e impediscono la perdita di massa muscolare. Tutti gli integratori hanno di solito una notevole quantità  di carboidrati, quindi devono essere consumati con prudenza dai pazienti diabetici. Gli integratori devono essere bevuti lentamente, a piccoli sorsi, nell`€™arco di mezz`€™ora, al fine di evitare senso di gonfiore addominale. Alcuni integratori possono essere mescolati ad acqua o, meglio, a latte. Si ottiene in questo modo una bevanda altamente nutriente. Gli integratori possono essere aggiunti anche alle bevande calde (tè, caffè, cioccolata, tisane). Chi è anemico non deve escludere dalla dieta la carne rossa, ricca di ferro, vitamine, folati, selenio, zinco.

E, per finire, non va sottovalutato il ruolo essenziale che possono giocare i familiari del paziente, contribuendo a rendere il momento del pasto un`€™occasione piacevole che favorisca l`€™allegria e la comunicazione.  

 

TRUCCHI IPERCALORICI PER PAZIENTI IN CHEMIOTERAPIA

- Ogni due o tre ore sgranocchiate frutta secca, crackers, formaggi.
- Cospargete di parmigiano, oltre a pasta e riso, anche verdure e insalata.
- Aggiungete panna, creme e latte, alle zuppe e minestre.
- Preparate le verdure in padella con burro, parmigiano, uova sode tritate, besciamella.
- Arricchite le insalate miste con uova sode, tonno, fagioli, mais, formaggio, olive, salse.
- Aggiungete al sugo della pasta panna liquida o besciamella.
- Contro la secchezza del cavo orale, bevete spesso e a piccoli sorsi, o succhiate cubetti di ghiaccio, mangiate gelati, frullati, granite, yogurt.
- Fate ogni mattina colazione con succo di frutta, pane tostato, burro e marmellata.
- Aggiungere zucchero e miele alle spremute, ai succhi di frutta e alla frutta cotta.
- Tra la frutta preferite albicocche, pere, pesche e i loro succhi.
- Preparate il purè di patate con latte, burro, parmigiano e prosciutto cotto.
- I cibi soffici, in genere, sono ben accettati: formaggi morbidi, banane, purè di patate.
- Evitate succhi di frutta agli agrumi, pomodori, alimenti molto salati, con spezie piccanti come pepe, peperoncino e senape, bevande troppo calde o frizzanti.
- Evitate cibi duri come patatine, pane secco, verdure crude.
- Evitate alcolici e non fumate.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017