CO.AS.IT., volano di iniziative

Nel New South Wales, il Comitato Assistenza Italiano offre aiuto ai nostri connazionali e promuove attività culturali. Tra queste l’insegnamento dell’italiano.
02 Novembre 2000 | di

Sydney
Istituito oltre trent'anni fa e portato avanti su base volontaria da connazionali che hanno rilevato le necessità  della nostra comunità , il CO.AS.IT., Comitato Assistenza Italiano, nel New South Wales è uno degli enti di maggiore prestigio. A presiederlo da oltre un anno è Pino Migliorino, un giovane imprenditore italoaustraliano con un ottima esperienza nei settori delle comunità  etniche e della politica dell'emigrazione.
Migliorino, che per molti anni ha ricoperto la carica di vicepresidente, e dal 1982 quella di direttore del sottocomitato assistenza, sta lavorando per un giusto riconoscimento dei CO.AS.IT. nella società  australiana, in cui poter difendere i diritti degli italiani scoprendo i loro bisogni e facendoli presenti al governo o chiedendo i fondi necessari per poter allestire servizi adeguati.
L'elezione di Migliorino è coincisa con il trasferimento della sede del CO.AS.IT. nella nuova Casa d'Italia, situata sulla Norton Street a Leichardt, divenuta il centro culturale italiano di Sydney e, come precisa lo stesso presidente, «l'organizzazione per eccellenza che fa parte della comunità  italiana non solo per i programmi che svolge ma soprattutto per la considerazione in cui è tenuta in Australia, dove ci si rivolge al CO.AS.IT. ogni volta che si vuole sapere qualcosa della nostra comunità .
La Casa d'Italia, oltre agli uffici dell'amministrazione e alle sale per le varie attività , possiede un salone con 500 posti a disposizione del pubblico, che costituisce il punto d'incontro degli italiani e il luogo dove si possono svolgere iniziative culturali, conferenze, incontri delle associazioni e manifestazioni di ogni genere. Al pian terreno c'è il Centro Risorse Multimediali che dispone della più ricca collezione di risorse per l'insegnamento e l'apprendimento della lingua e della cultura italiane del New South Wales, utilizzate in maniera crescente dai membri della biblioteca, dagli insegnanti, da gruppi di studenti e dai visitatori. Il settore assistenza nel corso degli anni ha consolidato le proprie attività  in quattro aree: l'assistenza agli anziani, la salute mentale, la droga e l'alcol, e i giovani, e svolge programmi di assistenza diretta, agendo da collegamento con i servizi esistenti che gli italiani non conoscono o a cui è difficile accedere a causa della lingua. Vi sono i servizi per gli anziani più deboli con l'assistenza individuale, i lavori di gruppo e la divulgazione di informazioni utili agli assistiti in lingua italiana.

Volontari per gli anziani

Grazie all'impegno volontario dei direttivi, i 19 gruppi sociali per anziani mantengono un costante contatto con gli anziani della nostra comunità , che partecipano alle attività  culturali o ricevono gratuitamente In Contatto, il bollettino trimestrale d'informazione e d'amicizia pubblicato per alleviare l'isolamento di chi è costretto a passare molto tempo in casa. Il bollettino ha una tiratura di oltre 3.000 copie, contiene numerosi articoli su delicati problemi che devono affrontare le persone della terza età  e offre loro supporto morale.
Dal 1993 i Community Visitors del CO.AS.IT. offrono amicizia agli anziani di origine italiana nelle varie zone di Sydney fino alle Blue Mountains. Ogni volontario viene abbinato a un anziano in una casa di riposo o in un ostello della sua zona, dove viene visitato una volta alla settimana per rompere l'isolamento in cui è lasciato dalla sua famiglia e dagli amici.
Il CO.AS.IT assiste anche gli anziani non autosufficienti a domicilio, aiutandoli a mantenere l'indipendenza nella loro casa ed evitando il prematuro ricovero nelle strutture per anziani. I servizi erogati includono la cura personale dell'assistito, la spesa, il trasporto dal medico, la preparazione dei pasti, ecc. e vengono offerti in venti sobborghi di Sydney. «Tra dieci o quindici anni la maggioranza degli italiani qui residenti sarà  di anziani», sottolinea Migliorino, quindi il compito del CO.AS.IT. non sarà  più solo quello di dare assistenza, ma anche di assicurarsi che gli altri enti che non sono specifici per gli italiani abbiano la capacità  di servire gli anziani italiani. Ci saranno 35-40 mila connazionali con oltre 65 anni e noi dobbiamo lavorare ora per aiutare sia le nursing-homes che i Community Services a diventare più etnici, onde poter capire le esigenze, la mentalità  e i gusti degli italiani e di altri immigrati anziani. È un grosso impegno che il CO.AS.IT. intende assumersi nei confronti dei nostri connazionali meno fortunati che non hanno avuto successo nella loro vita lavorativa, non hanno appoggi e devono vivere dell'assistenza pubblica. Il governo italiano parla di cultura, di economia e di commercio ma non pensa ai servizi per gli anziani, perciò noi dobbiamo ricordare al Governo australiano la sua responsabilità  verso questi emigrati italiani».
  La comunità  italiana d'Australia non è solo composta della prima generazione, ma anche dai suoi figli e nipoti, di cui il CO.AS.IT. affronta i problemi con una serie di servizi, ma soprattutto si sforza di far capire che dietro a loro c'è una comunità  italiana, per cui se hanno bisogno, possono ricorrere alla Casa d'Italia. «I problemi vanno affrontati nei parametri culturali di una determinata persona - precisa Migliorino - e le difficoltà  dei nostri giovani devono essere condivise dalla nostra comunità  che insieme e noi dà  loro un valido appoggio. Per fortuna nella nostra comunità  abbiamo bassi livelli di persone dedite all'alcol e alla droga, e una bassa percentuale in carcere. Noi vogliamo dare ai nostri giovani il forte appoggio della cultura per aiutarli a crescere con meno problemi. Personalmente mi adopero affinché le attività  del CO.AS.IT. siano frequentate dai giovani e posso dire che la loro risposta è sempre entusiasta. Abbiamo fatto un seminario sul libro e sul film di Melina Marchetta Looking for Alibrandi ed è stato un successo per la partecipazione e l'interesse mostrato».

Italiano seconda lingua

Per quanto riguarda l'italiano, questa è la lingua più insegnata in Australia dopo l'inglese. La scuola offre una gamma di corsi per l'insegnamento della nostra lingua oltre a un programma completo di lingue e di sostegno per gli insegnanti dal livello K all'anno 12. I corsi extrascolastici per livelli elementare e medio contano 998 alunni con 51 insegnanti, mentre i corsi inseriti nel curriculum delle scuole elementari cattoliche e indipendenti della zona metropolitana di Sydney e di quella provinciale del New South Wales contano 22.798 alunni con 91 insegnanti. Vi sono poi i cortei per adulti e le iniziative aperte a tutti gli insegnanti di italiano delle scuole statali e cattoliche, oltre al programma di aggiornamento professionale riconosciuto dal Department of Education per gli Insegnanti del CO.AS.IT.
«Il nostro problema è ora quello di riposizionare l'italiano come lingua di valore storico-culturale e come lingua utile che possa essere scelta a livello universitario». Migliorino, grazie all'esperienza acquisita nella sua compagnia Cultural Perspective, guarda al futuro valutando l'importanza che una lingua può avere nelle professioni. Il suo lavoro attuale è arricchito dall'aver conseguito due lauree, in Arts con specializzazione in Scienze politiche e storia e di Insegnante delle scuole superiori, e nel lavoro svolto nel Social Security dove ha presieduto il Migrant Service Unit e ha creato il primo Translation Service, e all'Ethnic Community Council, dove ha ricoperto la carica di direttore e in cui ha conosciuto da vicino i problemi degli emigrati. Anche all'Office of Multicultural Affairs, come direttore del New South Wales e dell'Ethnic Affairs Commission ha avuto la possibilità  di difendere il multiculturalismo e di lavorare per difendere gli emigrati dalle ingiustizie.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017