Coerenza e passione

Intervista al presidente della Federazione delle Associazioni Molisane del Quebec e della Confederazione degli Italiani nel Mondo del Canada.
19 Gennaio 2004 | di

                                                                                                                                                        
Montréal
La più popolosa città  del Molise non è Campobasso ma`€¦ Montréal, in Canada. Mentre Campobasso conta circa 40 mila abitanti, i molisani che risiedono a Montréal e nel Quebec si attesterebbero attorno agli 80 mila. Questa cifra dà  un";idea della consistenza e della forza della Federazione delle Associazioni Molisane del Quebec di cui, da una decina d";anni, è presidente il professor Tony Vespa.
Vespa giunse in Canada col grande flusso migratorio degli anni Sessanta, proveniente da Ururi, un piccolo centro in provincia di Campobasso, vicino al mare, in una zona in cui, tra l";altro, si parla un dialetto albanese. Aveva in tasca la frequenza del terzo anno dell";Istituto Industriale di Campobasso e tanta voglia di fare e di affermarsi. Una volta giunto a Montréal, proseguì gli studi conseguendo il diploma dell";Istituto di Tecnologia di Laval.
Nel 1970 si sposò, e l";anno seguente continuò gli studi presso l";Università  del Quebec, a Montréal. Nel 1974 ottenne il Baccalaureato in Scienze Fisiche, e nel `€˜76 il brevetto per l";insegnamento. E così ha insegnato fino al 1986 presso uno degli Istituti Industriali della CECM.
La comunità  ururese aveva piantato le sue tende nella cittadina di LaSalle che, a quell";epoca, costituiva la periferia di Montréal, e Tony Vespa aveva messo le radici in quella città . La vita, a volte, riserva delle sorprese, e dopo 10 anni d";insegnamento, Vespa decise di cambiare radicalmente mestiere e di entrare nel mondo degli affari. Aveva dimostrato sempre un certo interesse verso la ristorazione e allora creò il Buffè Rose Rosse a LaSalle: una grossa impresa di cui è presidente e titolare ancora oggi. Lo scorso anno è stato nominato Corrispondente consolare di Montréal.
Uomo con tantissimi interessi, una solida cultura e grande altruismo, qualità  questa che gli ha permesso di primeggiare, da oltre quarant";anni è attivissimo a favore della nostra comunità . Dopo l";arrivo dall";Italia un po"; tutti i connazionali ruotavano intorno alle varie chiese italiane perché erano gli unici posti in cui potevano trovare un qualche aiuto per la ricerca di un lavoro, una scuola per i figli, ecc. Tony era uno dei tanti; divenne un assiduo della chiesa Madre dei Cristiani di LaSalle dove abitava. Entrò nei ranghi dell";Azione Cattolica di quella chiesa e, ben presto, la sua affabilità  e il suo spiccato interesse per le attività  sociali, lo portarono a diventare presidente di quest";associazione, posto che occupò per ben 6 anni.
Msa. Negli anni Sessanta e Settanta, gli emigrati cercavano di inserirsi, anche se con difficoltà , negli ampi spazi creati nella società  in concomitanza con l";arrivo di centinaia di migliaia di emigranti. Certamente non mancavano le ambizioni, e ad un certo punto, Tony Vespa fece il suo ingresso in politica.
Vespa
. Politica municipale: nel corso di un";infuocata campagna elettorale, fui eletto consigliere comunale della città  di LaSalle. Allora occorreva partecipare per evitare che il razzismo c";inghiottisse come vittime perché per correre per quei posti erano in tanti e di tutte le razze. Non dimentichiamo che a Montréal convivono più di 50 etnie diverse, e le divergenze e i conflitti non sono mai mancati e non mancano.
Il suo coinvolgimento in campo sociale la portò ad assumere responsabilità  più grandi, tra cui quella di capo di un Comitato per la costruzione della nuova chiesa Madre dei Cristiani.
Occorre premettere che la chiesa Madre dei Cristiani esisteva da molti anni, ma era un piccolo locale multifunzionale che oltre alla messa serviva anche per l";asilo e le attività  sociali della Missione. Nella popolazione italiana di LaSalle, iniziò a farsi strada l";idea di una nuova chiesa. Non era facile trovare chi appoggiasse un";idea del genere e fosse disposto ad ascoltarti perché a Montréal c";era un calo di fedeli, e tante chiese erano in grande difficoltà  perché destinate a chiudere i battenti. Allora, chiedere la costruzione di una nuova chiesa quando parecchie altre erano in vendita, era un";assurdità . Ma noi dimostrammo che era tutta la comunità  a volere la nuova chiesa, e che aveva i mezzi per pagarsela. Perciò iniziammo una vasta campagna per la raccolta di fondi. Io assunsi la presidenza del Comitato di questa campagna. Raggiungemmo gli obiettivi che ci eravamo prefissati. E oggi, la nuova chiesa Madre dei Cristiani di LaSalle è una realtà  in cammino.
Ma i suoi interessi andavano oltre la parrocchia. I molisani che abitavano a Montréal erano tanti, e avevano bisogno di un leader. Lei fu scelto e divenne presidente della Federazione delle Associazioni Molisane del Quebec.
Divenni presidente della grande Federazione delle Associazioni Molisane del Quebec, incoraggiato dai tanti amici che mi stimavano e mi spinsero a prendere in mano le redini di quell";organismo. Assunsi quell";incarico con un obiettivo preciso: incoraggiare la riorganizzazione delle varie associazioni. Oggi possiamo dire che contiamo ben 50 associazioni affiliate: un vero e proprio record se consideriamo che il Molise è una delle più piccole regioni d";Italia.
Quali sono i più importanti traguardi che la vostra Federazione ha raggiunto?
Prima di tutto una stabilità  finanziaria conseguita con l";aiuto della regione. Occorre dire che abbiamo instaurato ottimi rapporti con la nostra regione. Io faccio parte del Consiglio dei Consultori della Regione Molise, e come tale ho la possibilità  di condurre in porto, per conto della federazione, importanti accordi di carattere sociale e culturale. Ad esempio, abbiamo firmato, recentemente, un protocollo tra l";Università  Concordia di Montréal e l";Università  di Campobasso per riprendere quello scambio di studenti che in passato ha dato buoni frutti.
Che cosa fa la regione per i molisani all";estero?
Recentemente ha organizzato un Convegno Mondiale per i giovani Molisani che ha avuto un grande successo. La Regione conta di organizzarne uno anche nel 2004. Ma noi della Federazione delle Associazioni Molisane del Quebec, contiamo di realizzare anche qualche nostro progetto particolare. Stiamo proponendo alla Regione di organizzare degli stage o meglio dei tirocini di carattere professionale in aziende molisane, allargati ai giovani che si vogliono specializzare in varie discipline. E poi, corsi di qualificazione professionale per giovani molisani residenti in Canada che vogliono specializzarsi come pasticcieri, macellai, panificatori, cuochi o come direttori di hotel. Questi corsi dovrebbero essere organizzati insieme alla Regione e alla Confcommercio.
Quali sono le manifestazioni più importanti che la Federazione organizza?
Sono due. Il Gran Gala Molisano: una serata in cui viene premiato il «Molisano dell";Anno». A Montréal abbiamo diversi molisani che si sono affermati con risultati notevoli in tutti i campi, siano essi professionisti che imprenditori. E noi siamo fieri di questa gente che ci fa onore. La seconda è Settimana Molisana. È un modo per ritrovarsi e rivedersi con la nostra gente all";insegna della cultura e delle tradizioni. Di solito allestiamo una mostra in un grande salone, alla quale partecipano tutte le associazioni. Ogni associazione ha uno stand dove espone i propri cimeli che ne raccontano un po"; la storia. E per una settimana intera vengono serviti piatti tradizionali, si balla e si cantano i vecchi motivi della nostra terra.
Quali sono i progetti per il prossimo futuro?
Ci stiamo battendo per avere in Canada Rai International ed io, come membro del Comites di Montréal, ho mobilitato tutte le associazioni per fare sentire anche la nostra voce. Vogliamo creare delle joint-ventures tra ditte molisane e canadesi. Continueremo a pubblicizzare i prodotti italiani e quelli molisani. Ad organizzare manifestazioni culturali per valorizzare gli scrittori e i giornalisti molisani che in seno alla nostra comunità  non mancano. 
www.ermannolariccia.com

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017