Con lo sguardo al futuro

Un nuovo «Messaggero di sant’Antonio» è entrato in questo primo mese dell’anno nelle vostre case. Più ricco di «italianità» ma sempre attento alla realtà del mondo dell’emigrazione. Per guardare al domani, restando saldi nelle proprie radici.
12 Dicembre 2011 | di

Iniziamo un nuovo anno di attività attraverso un mensile che ha una lunga storia di amicizia con gli italiani all’estero legati al patrimonio di valori umani e spirituali della terra delle loro origini. Portiamo avanti un impegno di lunga data, che coinvolge sia voi lettori – che con i vostri suggerimenti ci aiutate a migliorare – sia noi che concretamente realizziamo mese dopo mese la rivista e che cerchiamo di renderla più rispondente alle vostre esigenze e a quelle delle nuove generazioni di italiani all’estero, assetati di «italianità». Sfogliando questo primo numero del nuovo anno, vi sarete accorti di alcune novità che abbiamo voluto introdurre nella rivista: dalla rubrica «Trecento60Gradi» alle pagine «Società»; dalla sezione «Antonio vivo» a «Giorno per giorno», per concludere con la rivisitazione anche grafica oltre che contenutistica di sezioni di vecchia data come «Crescere nella fede», «Cultura italiana», «Mondo giovane». Numerosi articoli sono riproposti dall’edizione nazionale del «Messaggero di sant’Antonio»: una scelta dettata dal desiderio di portare nelle vostre case una parte importante di questa nostra «Italia viva», attraverso pagine di riflessione, aggiornamenti, commenti sugli eventi nazionali e il racconto di esperienze di vita utili a valorizzare maggiormente l’apporto dell’Italia e della sua cultura nel mondo.
Viviamo in una situazione «che si fa sempre più varia e impegnativa, nel contesto della globalizzazione e del mutevole intreccio di popoli e culture che la caratterizza», sottolineava il beato Giovanni Paolo II nella lettera apostolica Novo millennio ineunte. La situazione è dunque complessa, ma in tale contesto, vincendo atteggiamenti di distacco e di paura motivati dalle instabili prospettive economiche che coinvolgono anche l’editoria, intendiamo valorizzare maggiormente il ruolo del nostro mensile nel trasmettere visioni ed esperienze di vita positive in risposta ad alcuni interrogativi oggi emergenti che ci coinvolgono come uomini e come credenti.
Con questa consapevolezza e con queste finalità, dunque, la rivista si è arricchita di nuovi apporti, come le riflessioni del cardinale Angelo Scola – arcivescovo di Milano –, di padre Giulio Albanese – noto africanista –, o di monsignor GianCarlo Bregantini – arcivescovo di Campobasso-Bojano –. E così pure sono stati inseriti numerosi articoli sulla cultura italiana e su realtà significative operanti nella penisola che coinvolgono soprattutto le nuove generazioni. Un’attenzione, quest’ultima, che trova il suo perché nel fenomeno sempre più esteso della mobilità che coinvolge tanti giovani italiani che costruiscono il loro futuro, sempre più spesso anche all’estero. A loro, a queste nuove generazioni, vorremmo esprimere in modo particolare la nostra vicinanza, aiutandoli a cercare nel loro presente quei segni di speranza che possano aiutarli a costruirsi il futuro.
Nonostante questi cambiamenti, però, la rivista rimane profondamente ancorata alla sua identità. Lo scopo precipuo del «Messaggero di sant’Antonio – edizione per gli italiani all’estero» è sempre stato quello di valorizzare il messaggio cristiano. Dietrich Bonhöffer scriveva: «A noi non interessa un divino che non faccia fiorire l’umano. Un sacro che non sia al tempo stesso pienezza d’umano non merita che ad esso ci dedichiamo». Far quindi «fiorire l’umano», donare pagine di riflessione ed esperienze di vita che intensifichino e promuovano una maggiore fioritura dei valori della vita e della fede, continuano a essere gli obiettivi prioritari della nostra rivista. Rappresentano dunque il primo obiettivo che ci poniamo in questo 2012, nonostante le difficoltà legate alla crisi economica; ma con la speranza che un rinnovato senso di aggregazione alla Famiglia antoniana, e il nuovo volto della rivista, possano garantire prospettive di sviluppo e nuove relazioni.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017