Corale Veneta, emozioni all'unisono

Uno dei più apprezzati sodalizi canori del Canada, ha incantato le città del Veneto con il proprio repertorio classico e folkloristico.
15 Novembre 2007 | di

Toronto

La Corale Veneta fa parte della Federazione delle Associazioni Venete dell’Ontario, e iniziò le sue attività nel 1989. Composta da circa 45 voci miste, si è esibita con molto successo in varie manifestazioni socio-culturali e nelle solenni cerimonie religiose, a Toronto e in varie altre città del Canada, con un vasto repertorio di canti sacri, classici e folkloristici. La Corale Veneta è uno dei più rinomati e apprezzati cori nella grande comunità italiana di Toronto. Negli anni Sessanta e Settanta, infatti, quando il flusso migratorio italiano verso questa città era molto elevato, questi gruppi musicali formati dagli italiani si sono resi utili partecipando all’animazione liturgico-pastorale della parrocchie. E quando, nel corso degli anni, giungevano dei cori dalle regioni italiane, questi venivano presi come modello e divenivano rifornitori di materiale musicale. Oggi ritroviamo dei gruppi corali italiani in Nord America, in Sud America, in Australia e in tanti altri Paesi dell’Europa dove esiste un’importante comunità d’origine italiana. Nella «Grande Toronto», dove la comunità italiana è composta da oltre mezzo milione di abitanti, esistono attualmente una decina di questi cori folkloristici che riflettono la regione di provenienza dei loro componenti. Tra essi la Corale Veneta eccelle per la serietà e la varietà del suo repertorio e per l’alto livello di esecuzione da esso raggiunto.

Sin da quando ho accettato la direzione musicale della Corale Veneta di Toronto, nel 1998, avevo detto ai cantori che, forse, un giorno saremmo andati in Italia a cantare i più bei motivi del nostro repertorio nelle regioni dove essi ebbero inizio. Sembrava a quel tempo un sogno impossibile. Tuttavia, dopo il grande successo ottenuto con un Cd dei nostri canti più apprezzati dal pubblico, prodotto nel 2005, e dopo l’invito incoraggiante di alcuni membri di cori e di delegazioni venete di passaggio a Toronto durante le loro frequenti tournée in Nord America, il nostro sogno sembrava sempre più realizzabile. Molto credito, però, va dato al diretto intervento del presidente della Federazione Veneta dell’Ontario, Domenico Angaran, il quale non solo mobilitò tutti i responsabili più importanti della Federazione, ma riuscì a coinvolgere nel progetto l’assessore all’Emigrazione della Regione del Veneto, Oscar De Bona, assicurandosi allo stesso tempo della collaborazione delle Associazioni dei Vicentini, dei Bellunesi, dei Trevisani, dei Padovani nel Mondo insieme al Messaggero di sant’Antonio – edizione italiana per l’estero, e stabilendo dei gemellaggi d’accoglienza e ospitalità con alcuni cori veneti, nelle cui sedi avremmo poi presentato il nostro spettacolo.

Così, dopo alcuni mesi di seria preparazione, la Corale Veneta, presieduta da Imperia Berton, e accompagnata da Loredana Basso in veste di organizzatrice della tournée, e presidente dei Trevisani nel Mondo di Toronto; da Clara Ceolin, responsabile del settore culturale della Federazione Veneta di Toronto; e da Angelo Berton vice-presidente della stessa Federazione, il 22 settembre 2007 ha iniziato la sua tournée di dieci giorni in terra veneta. E quale miglior esordio avremmo potuto desiderare se non quello di cantare nella grandiosa Basilica di Sant’Antonio a Padova, colma di pellegrini provenienti da varie parti del mondo? All’inizio eravamo un po’ nervosi perché era la prima volta che un gruppo di veneto-canadesi del dopoguerra, con limitata conoscenza musicale, si esibiva in un territorio che vanta numerosi cori professionali di fama nazionale e internazionale. Tuttavia, gli elogi inaspettati del rettore della Basilica, alla fine della messa, e gli applausi scroscianti della folla dei fedeli presenti, ci hanno emozionato, dato fiducia ed entusiasmo. Ed eccoci subito dopo nella sala delle conferenze del Chiostro della Magnolia, adiacente alla Basilica, strapiena di un pubblico di conoscitori del bel canto che ci ascoltavano con attenzione. I canti in programma erano i più rappresentativi della nostra tradizione musicale e mettevano in evidenza l’amore per la patria, per la regione e per il proprio paese d’origine, alternati a canti di carattere patriottico, folkloristico o nostalgico, tanto cari a chi per ragioni economiche ha dovuto lasciare il patrio suolo, ma che, trascendendo il tempo e la distanza, non ha mai cessato di ricordarlo e di amarlo.

È stato questo il messaggio che volevamo dare all’uditorio, e dalla reazione degli ascoltatori, insieme alla loro gioiosa partecipazione a qualcuno dei nostri canti, potevamo dedurre l’apprezzamento e la gratitudine che essi sentivano nei nostri riguardi per aver portato con noi, nel nostro migrare, il patrimonio più genuino della tradizione musicale della nostra terra, diventando così i messaggeri più rappresentativi della cultura veneta e italiana in Canada. Molto apprezzato è stato anche l’elogio del maestro Gianni Malatesta che facendoci dono di un volume delle sue composizioni corali e di un Cd con i canti eseguiti dal suo universalmente famoso Coro Tre Pini di Padova, ha espresso la sua soddisfazione per l’interpretazione del sublime canto da lui composto: Oh Montagne.

L’entusiasmo di questo debutto eccezionale ci ha accompagnato durante tutte le tappe della nostra meravigliosa tournée. E così, mentre di giorno abbiamo visitato i luoghi più caratteristici e più illustri dal punto di vista artistico, culturale, religioso del padovano, vicentino, bellunese e trevigiano, ricevendo ovunque un’accoglienza calorosa e un’ospitalità fraterna superiore a qualsiasi aspettativa, alla sera ci presentavamo nelle platee o nelle chiese sempre gremite di spettatori: a Chiampo, a Longarone, a San Vito di Cadore, a Badoere o a Ca’ Rainati per trasmettere ai presenti il nostro messaggio d’amore e d’amicizia, ispirato alla nostra straordinaria tradizione corale, tanto preziosa per noi, lontani dalla terra d’origine. Nel corso della cena di celebrazione che ne seguiva, offerta dalla Regione del Veneto o dal coro che ci ospitava, venivano scambiati doni e trofei a perenne ricordo del lieto incontro che dimostrava l’impegno, la capacità e la generosità messi a disposizione di tutti noi, sia dai rappresentanti della Regione che da tutti i veneti che abbiamo incontrato.

Quanti cari ricordi, quante emozioni, quanti elogi! Con quanta ammirazione abbiamo osservato in tanti paesi e città il monumento ai caduti, e a poca distanza, quello all’emigrante, a testimonianza della gratitudine degli abitanti verso quelli che avevano dato la loro vita per la difesa della Patria, ma anche verso quelli che erano stati costretti a lasciare quei cari luoghi ma che, con la loro onestà e laboriosità, erano riusciti, in qualsiasi angolo della terra si fossero trovati, a fare onore a se stessi e alle proprie radici.

Con quanto entusiasmo ci siamo fermati ad eseguire il canto Sul Ponte di Bassano proprio sul famoso Ponte degli alpini a Bassano del Grappa! Con quanta emozione abbiamo cantato La leggenda del Piave mentre ammiravamo dall’autobus gli avvincenti panorami del bellunese, con le incantevoli Dolomiti all’orizzonte, gl’improvvisi paesaggi pittoreschi, le lunghe gallerie, i viadotti e i precipizi impressionanti mentre le impetuose acque del fiume Piave scorrevano nel fondo di enormi rocce scoscese. Con quanta commozione abbiamo eseguito il canto Signore delle cime al Centro Culturale di Longarone, la cittadina risorta dopo il tragico evento del Vajont, la notte del 9 ottobre 1963, dedicandolo alle oltre tremila vittime a cui avevamo poco prima reso omaggio al cimitero. E quale conclusione più gratificante poteva avere la nostra favola meravigliosa se non quella di cantare durante una messa nella Basilica di San Marco, a Venezia, e più tardi, circondati dai numerosi turisti in Piazza San Marco, intonare Viva Venezia e Sotto il Ponte di Rialto, terminando tra fragorosi battimani, con le parole: Oh Venezia, tu sei la più bella! Oh Venezia tu sei la più forte! Dell’Italia qual fulgida stella, incanto e gloria del mondo e del mar. Viva San Marco con la laguna, Viva Venezia regina sei tu.
Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017