Cose vecchie e cose nuove

Un anno se ne va e un altro arriva. Anche nel nostro piccolo, qui al «Messaggero di sant’Antonio», il tempo passa. Alcuni collaboratori ci lasciano. Altri, nuovi, arrivano. Agli uni e agli altri il nostro caloroso «grazie!». Di cuore.
09 Dicembre 2014 | di

Dalle mie parti bruciano, neanche tanto simbolicamente, la «vecchia». Immagino che da altre parti, in giro per il mondo, l’uomo si sia industriato con fervida fantasia a escogitare tanti altri modi per dire l’addio all’anno vecchio e dare il benvenuto a quello nuovo. Sappiamo tutti che il «primo» e l’«ultimo» dell’anno sono poco più che una convenzione. Infatti, ad altre latitudini e longitudini festeggiano il capodanno in altri momenti del nostro calendario. Ma tant’è: potersi buttare alle spalle un anno, con i suoi giorni di sole ma anche di pioggia e di buio, sperare immancabilmente che l’anno nuovo sia meglio di quello appena pensionato ma, mi sembra, soprattutto esorcizzare in qualche modo lo stesso trascorrere inesorabile degli anni, perciò del tempo, e perciò della mia vita, ci è troppo importante!

La paura di domani, il timore di perdere quello che si ha. La sensazione, di pancia più che di testa, che la fine del mondo sia incombente. O, in particolare di questi tempi velocissimi, la fine del mondo a cui eravamo abituati. O, almeno, la fine del nostro mondo. No, davvero, non c’è di che starsene tranquilli. E se ci eravamo in qualche modo riusciti per qualche mese, l’ennesimo capodanno, che pareva sempre così lontano da venire, assieme a tacchini e panettoni ci regala anche un po’ di indigeribile ansia. Diciamocelo senza pudore: di paura!
 
Poi facciamo del nostro meglio per sopravvivere, e non sono certo i gadget che ci mancano a tal scopo. E neppure le assicurazioni per il futuro. Ma se fosse proprio qui il nostro errore? Combattere contro il tempo, invece che usarlo come pentagramma dove andare a scrivere la canzone dei nostri giorni? Che come ogni sinfonia scorre su molto andante, allegro, ma anche su adagio e lentissimo. Attacchi orchestrali, ma anche calandi che si spengono nell’aria. Nessuno, di per sé, ci autorizza a pensare che quando la nostra vita, verso il suo concludersi, arriva ad assomigliare alla firma arzigogolata di un ragno avvinazzato, sia per ciò stesso meno vita e quindi meno degna. Non lo fa certamente Cristo, quando ci ricorda piuttosto che egli è l’Alfa e l’Omèga, prima e ultima lettera dell’alfabeto greco, il Principio e la Fine (Ap 22,13): è cioè Signore di tutto il tempo e del suo trascorrere, della nascita come della vecchiaia.

E se fosse che è l’idea di vita che abbiamo in testa a essere un po’ troppo limitata? Come lo può essere quando è ridotta solo a una parte di essa, perdendocene così per strada, tra lamentele e paure, un bel pezzo. Ma non ce lo rammentavano già i nostri anziani, nella loro saggezza popolare: ogni stagione ha i suoi frutti? Non è bello da dire: «Da allora sono diventata adulta. / Vecchia, via. Non temiamo le parole» (Daria Menicanti)?
 
Anche nel nostro piccolo, qui al «Messaggero di sant’Antonio», il tempo passa. Alcuni collaboratori, che abbiamo imparato ad apprezzare numero dopo numero, ci lasciano. Altri, nuovi, arrivano. Agli uni e agli altri il nostro caloroso «grazie!». Alcune rubriche sono giunte a termine. Altre muovono i primi passi tra le pagine della rivista. L’attenzione è sempre verso la famiglia, quella reale: grandi e piccoli; verso le periferie del mondo, incendiate da guerre e povertà, ma anche da sogni e bene che si fa strada con coraggio; verso i religiosi e le religiose, nell’anno che il Papa ha voluto dedicato a loro. Sull’edizione nazionale, dopo il percorso sulle beatitudini evangeliche, ci accompagniamo ancora verso il prossimo convegno ecclesiale di Firenze con le pagine di catechesi dedicate a Cristo, uomo perfetto. Expo 2015, «Nutrire il pianeta. Energia per la vita», ci provocherà a riflessioni, variamente declinate, a partire dal cibo. E tanto altro. Sempre nel nome, nello stile e con l’aiuto di sant’Antonio e san Francesco. Buon 2015 assieme!

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017