Cultura, passione tutta italiana

L’impegno dell’associazione è, da sempre, quello di promuovere la lingua e la cultura italiana. Nel prossimo futuro, tra le sfide che l’attendono, la concorrenza di altre istituzioni, pubbliche e private, che investono nella cultura.

Lo scorso primo febbraio 2011 è stata resa pubblica la bozza preliminare del curriculum nazionale sulle lingue. Tutti gli studenti australiani dovranno apprendere una seconda lingua per almeno 300 ore durante le scuole elementari. Saranno 11 le lingue straniere per le quali verranno elaborati programmi di insegnamento. In pole position l’italiano e il cinese perché raccolgono gli interessi e il retaggio culturale della grande maggioranza degli studenti. Secondo Joe Lo Bianco, docente alla Melbourne University, con la riforma del curriculum nazionale è stato fatto un grande passo in avanti, ma non c’è da illudersi. Trecento ore sono poca cosa per la padronanza soddisfacente di una lingua straniera. Si spera, almeno, che questo monte ore sia sufficiente per trasmettere ai ragazzi il desiderio di imparare: chi vorrà avere una conoscenza più approfondita farà poi ulteriori scelte.
La notizia apre, di fatto, nuove prospettive per tutti gli enti che intendano promuovere la lingua e la cultura italiane in Australia, com’è il caso della Società Dante Alighieri. Essa, di fatto, riveste già un ruolo importante nella promozione della lingua nel continente australe; ma ora le si aprono altre possibilità di ampliare la propria missione culturale. Le «Dante Alighieri» d’Australia hanno avuto, qualche mese fa, il loro raduno biennale ad Adelaide. All’incontro hanno partecipato, oltre a quella di Adelaide, le Società di Perth, Melbourne, Sydney e Canberra. Assente invece la delegazione di Brisbane, considerata una delle più attive, e quelle di città minori (Gold Coast, Hobart, Stanthorpe, Townsville) che, per ragioni di distanza, non hanno potuto aderire all’iniziativa. Ogni delegato delle «Dante» presente ad Adelaide ha illustrato i programmi realizzati, i quali variano secondo le diverse realtà. Melbourne, come ha riferito il presidente Domenico Barbaro, è più orientata a tener vivo lo studio dell’italiano tra gli alunni delle scuole tramite concorsi letterari che coinvolgono migliaia di ragazzi di scuole private e pubbliche. Elargisce 15 borse di studio ad altrettanti studenti delle varie università cittadine, offrendo loro un incentivo per studiare l’italiano, e borse di studio per quanti vogliono recarsi in Italia a frequentare dei corsi. Nel Comitato direttivo sono stati inseriti due giovani, proprio per garantire questa caratteristica di «freschezza» e preparare sin d’ora i futuri rappresentanti alla guida della società.
«A Canberra siamo una forza – afferma la vicepresidente, Ivette Devlin –. Organizziamo corsi di lingua di 5 livelli, conversazioni settimanali gratuite, conferenze su argomenti di cultura e tradizioni italiane, una serata di carnevale, teatro, il programma “Dante Musica Viva”. Abbiamo inoltre il coro della Dante, che si esibisce in varie località».
Carlo Pennone, vicepresidente della Dante del Western Australia ha rilanciato, per la terza volta, dopo i raduni di Sydney e Perth, l’idea di una «Dante – Australia», una sorta di federazione delle varie società, al fine di avere una voce unica, forte e autorevole sia presso il governo australiano sia a Roma negli uffici della sede centrale e, possibilmente, anche al Ministero degli Esteri. L’idea è caduta nel vuoto, ma Pennone insisterà tra due anni, al prossimo raduno.
Secondo il censimento 2006 i nati in Italia che vivono in Australia sono 199.124, e coloro che si dichiarano di origine italiana (seconde e terze generazioni) sono 852.417. Parlano italiano in famiglia, e in modo fluente, ben 316.900 persone. Il gruppo etnico italiano è ancora il più numeroso dopo quello anglosassone e la lingua italiana è la seconda più parlata dopo l’inglese.
L’esempio di Melbourne dà un’idea dei vari settori in cui si articola la promozione. L’italiano viene insegnato in numerose scuole pubbliche e private. Corsi di italiano sono organizzati dall’Istituto Italiano di Cultura (ve ne sono due in Australia, a Melbourne e Sydney), Co.As.It. (Comitato Assistenza Italiani), CIS (Centro Italiano Scuola), associazione culturale L’Aurora (500 alunni in 16 corsi), Lyceum scuola privata, Università della Terza Età, Victorian School of Languages. Le biblioteche comunali nell’area metropolitana sono oltre 200, tutte con un reparto libri e riviste italiane. Anche le biblioteche organizzano «Giornate Italiane» e «Angoli di lettura in italiano». I centri commerciali programmano giornate di lancio di prodotti «made in Italy». Vi sono compagnie teatrali, complessi musicali, l’Italian Film Festival. La stessa Melbourne City Opera è diretta da un maestro italiano con cantanti lirici italiani. Tra le iniziative recenti «Arcobaleno Bimbi», per l’insegnamento dell’italiano ai piccoli dai 2 ai 5 anni, ideata da due maestre in uno dei quartieri più popolari. La risposta delle famiglie è stata più che positiva: 90 adesioni in poco tempo.
C’è una domanda diffusa di italianità che affiora nella vita quotidiana in Australia (così come accade del resto in ogni parte del mondo). Per questo, non si possono chiudere gli occhi sugli ultimi sviluppi della politica italiana, che mettono le comunità italiane all’estero in uno stato di disagio. Non si possono, poi, tacere i tagli imposti dal governo alla cultura (con la Dante vittima eccellente) o alle istituzioni come Consolati e Camere di Commercio. La Dante Alighieri si rimboccherà le maniche, forte di una lunga tradizione e con i sacrifici del personale, tutto volontario, delle 400 e più sedi sparse nel mondo. In questo 2011 in cui si celebra il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, appare più che mai azzeccato il tema del concorso nazionale di fotografia: passioneitalia.it. Perché non adottarlo come slogan, rilanciando l’idea di Italia Bel Paese, dal titolo del libro dell’abate Antonio Stoppani che, nell’Italia da poco unita, contribuì a far conoscere agli stessi italiani la loro nuova nazione?
 
Order of Australian Medal
 
Per Anna Cavedon onorificenza della Regina
 
L’Australia Day, la festa nazionale che cade il 26 gennaio per tradizione, è la data in cui si annunciano le onorificenze concesse dalla regina d’Inghilterra, tramite il governo australiano, a persone meritevoli di uno speciale riconoscimento per la loro attività in campo culturale e artistico, servizi comunitari, industria e commercio, scienza e difesa delle istituzioni democratiche con nobili forme di impegno. Tra coloro che hanno ricevuto l’onorificenza Order of Australian Medal (OAM) vi è Anna Cavedon, per servizi nel campo della cultura, in particolare nella promozione della lingua italiana. Anna ha sempre nutrito una grande passione per l’insegnamento della lingua italiana. Nel 1983 si è iscritta alla «Giovane Dante» e nel 1984, già nel Comitato della Dante Alighieri, ha preso in mano le redini del Concorso di recitazione di poesie italiane, a cui si è aggiunto nel 1988 quello di Composizione di poesie originali, prelevato dalla VATI (Associazione Insegnanti di Italiano del Victoria). Il concorso è stato ampliato nel 1991 con la «Junior Poster Competition» e nel 1997 con «Il Discorso in Lingua Italiana». Nel 2002, ha coordinato le classi di conversazione per alunni degli anni 11 e 12 VCE.  Con grande abilità, competenza e dedizione ha operato per 26 anni nel campo della scuola. Il concorso coinvolge oltre 70 scuole elementari e secondarie, pubbliche e private, e più di 4 mila alunni. Dal 1995 al 2010 Anna è stata segretaria onoraria della Dante Alighieri di Melbourne e, nel 2004, ha ricevuto la medaglia d’oro dalla sede centrale di Roma. Oggi è vicepresidente della Victorian School of Language, istituzione che organizza corsi in 43 diverse lingue comunitarie in varie scuole di Melbourne.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017