Da Padova a Roma un «nuovo» sant’Antonio
Aveva fatto scalpore – lo scorso ottobre – il raid vandalico nel corso del quale un folle solitario aveva gravemente danneggiato quattro immagini sacre venerate in alcune chiese romane del centro storico. L’autore degli atti di vandalismo era stato bloccato nel giro di poche ore, ma il guasto era fatto, con alcune statue più rovinate di altre, irrecuperabili alla devozione dei fedeli.
Tra queste, proprio un simulacro di sant’Antonio, nell’antica Basilica di Santa Prassede, a due passi dalla Basilica papale di Santa Maria Maggiore, affidata alla cura dei monaci vallombrosani.
Da qui l’idea dei frati della Basilica del Santo di Padova e del «Messaggero di sant’Antonio»: riempire il vuoto lasciato nella teca destinata a sant’Antonio con una nuova statua del santo taumaturgo. E quale tempo migliore per offrire un tale dono di giugno, mese antoniano? Ecco che domenica 11, al seguito della Messa solenne concelebrata da padre Giuseppe Casetta, abate generale vallombrosano, e da fra Giancarlo Zamengo, direttore generale del «Messaggero di sant’Antonio», la nuova statua è stata svelata e benedetta.
Nell’occasione, fra Giancarlo Zamengo ha portato in pellegrinaggio da Padova anche una reliquia di sant’Antonio, esposta alla venerazione dei fedeli romani presenti.