Dean Martin (1917-1995) durante la registrazione di una puntata di «The Dean Martin Show», 1967, Los Angeles, California. © Martin Mills / Getty Images

Dean Martin, lo stile di un fuoriclasse

Cantante, attore, comico, showman di origine abruzzese, scomparve il 25 dicembre di trent'anni fa. Plasmò la sensibilità e i gusti di una generazione con il suo garbo e la sua ironia. E con un aplomb tutto italiano.
| Alessandro Bettero Caporedattore

Il suo vero nome era Dino Paul Crocetti. Nacque il 7 giugno 1917 a Steubenville, Ohio, da genitori abruzzesi emigrati negli Stati Uniti. A partire dal secondo dopoguerra, Dean Martin è diventato una delle figure più iconiche del mondo dello spettacolo a stelle e strisce. Eppure non ha mai rinnegato la sua identità ed eredità culturale italiana, anzi ne ha fatto tesoro tanto da assorbirla nel suo carattere bonario, venato da un’ironia elegante, e accompagnato da una vocalità calda e vellutata, divenuta nel tempo inconfondibile e inimitabile.

La carriera musicale di Dean Martin decollò negli anni Quaranta del secolo scorso, quando abbandonò il lavoro di operaio in fabbrica e poi quello nei night club per firmare un contratto discografico con la Capitol Records. Fu l’inizio di una stagione d’oro. La sua voce, a metà strada tra lo stile crooner di Bing Crosby e un fraseggio più spontaneo, conquistò il pubblico con successi planetari come That’s Amore, brano del 1953 che esaltava le sue radici italiane tanto da divenire un classico. Successivamente incise altri dischi tra i più noti della sua carriera come Dean Martin Sings (1953), Swingin’ Down Yonder (1955), e Sleep Warm (1959): un album prodotto dall’amico e collega Frank Sinatra. Con il passaggio alla Reprise Records, etichetta fondata dallo stesso Sinatra, Dean Martin continuò a sfornare hit: Everybody Loves Somebody (1964) raggiunse il primo posto nelle classifiche americane, scalzando addirittura i Beatles dell’epoca d’oro.

Ma il talento di Dean Martin non si fermò alla musica. C’era infatti il cinema ad attenderlo. A Hollywood raggiunse una popolarità straordinaria, prima grazie alla lunga collaborazione con il comico Jerry Lewis, di cui a marzo ricorre il centenario della nascita. Insieme formarono una delle più azzeccate coppie artistiche nella storia della comicità americana che univa il fascino disinvolto di Martin con la fisicità esplosiva di Lewis. Il loro sodalizio produsse film assai significativi come La mia amica Irma (1949), Il nipote picchiatello (1955) e Hollywood o morte! (1956). Il binomio Martin-Lewis era inizialmente così solido che, quando il duo si sciolse nel 1956, molti misero in dubbio il fatto che Martin potesse affrontare una carriera da «solista». Invece, ancora una volta, il suo talento sbaragliò i peggiori presagi.

Negli anni Sessanta, Dean Martin era già un attore maturo, in grado di sostenere al cinema sia ruoli brillanti che drammatici. In quel periodo entrò a far parte del celebre gruppo Rat Pack, composto da Frank Sinatra, Sammy Davis Jr. e altri artisti famosi, che incarnava uno stile anticonformista, ironico e sfacciato. Con Sinatra, Martin strinse un’amicizia profonda, costruita sul rispetto reciproco e su un’intesa artistica, frutto anche delle comuni origini italiane. Insieme recitarono in film come Colpo grosso (Ocean’s 11, 1960), considerato uno dei capisaldi del genere heist movie o caper movie (film d’azione che vedono una banda mettere a segno una grande rapina o una truffa), e I 4 di Chicago (Robin and the 7 Hoods, 1964). Ocean’s 11 ispirerà il remake del 2001 Ocean’s Eleven di Steven Soderbergh con George Clooney, Brad Pitt e Matt Damon.

Anche la televisione concorse a consolidare la leggenda di Crocetti. Il programma The Dean Martin Show, andato in onda sulla NBC dal 1965 al 1974, rivelò al pubblico un artista dotato di una grande autoironia, e di una padronanza assoluta dei tempi comici e dell’improvvisazione. In realtà, dietro al suo stile in apparenza svagato, alle battute sottovoce, all’aria rilassata, c’era un professionista impeccabile che non lasciava nessun dettaglio al caso.

Dean Martin si spense il giorno di Natale di trent'anni fa, il 25 dicembre 1995, all’età di 78 anni, ma rimane ancora oggi un punto di riferimento della cultura pop americana. Un cantante che ha saputo trasformare la tradizione italiana in poesia musicale, un attore versatile e affabile, un uomo di spettacolo capace di creare alchimie intramontabili, in particolare con due artisti geniali come Jerry Lewis e Frank Sinatra. La voce e i film di Dean Martin-Dino Paul Crocetti continuano a rappresentare un ponte musicale e culturale tra Europa e Stati Uniti, ricordando i talenti, l’eleganza e il glamour di un’epoca irripetibile.

 

Data di aggiornamento: 25 Dicembre 2025