Difesa sotto accusa

A colloquio con Silvano Berti, presidente dell’Organismo unitario dell’avvocatura.
05 Febbraio 2001 | di

Msa. Avvocato Berti, in una società  che mostra di avere sempre meno fiducia nella giustizia, la figura del legale si trova spesso nel centro del mirino.
Berti
. Penso che quando si fanno certe osservazioni non si conosce affatto il ruolo dell' avvocato e della difesa. L' avvocato non è altri che il garante dei diritti dei cittadini e del conseguente iter che si sviluppa durante il processo. A meno che non si voglia mettere in discussione l' esercizio della difesa& Credo, d' altra parte, che si continuino a confondere le garanzie con la sicurezza dei cittadini e, quindi, la giustizia con il processo. Deve essere chiaro che un conto è la sicurezza, un altro l' esigenza che la giustizia arrivi in base a un percorso di legalità , tramite un contraddittorio tra accusa e difesa.
Ciò non toglie, comunque, che la fiducia nella giustizia venga sempre meno.
Questo, purtroppo, è un fatto indubitabile. Quelle della gente comune sono considerazioni che si fanno quando c' è una chiara insufficienza del sistema giustizia. Un sistema che arriva a creare problemi anche all' economia, che resta bloccata. Non è un mistero che l' economia internazionale, in particolare, si tenga lontana dall' Italia perché la giustizia non funziona a dovere. D' altra parte, pensiamo ai costi che la giustizia provoca nel sistema di garanzia dei contratti. Arriviamo quasi al paradosso, per cui il blocco del sistema giudiziario causa danni gravi all' economia e favorisce, involontariamente, i truffatori e gli inadempienti. Per il cittadino, specie se toccato in prima persona, la giustizia si trasforma in un disvalore, in qualcosa in cui non si crede più. Ed è ovvio, a mio avviso, che il cattivo funzionamento del sistema chiami in causa tutti coloro che vi sono coinvolti, a partire dai magistrati e dagli avvocati, nessuno escluso.
Tra i tanti dati sotto esame, ce n' è uno che più degli altri può servire a inquadrare meglio il problema?
Il 50 per cento delle persone sottoposte alla carcerazione preventiva viene assolta in sede processuale e, quindi, dichiarata non colpevole. Credo che sia un dato sufficiente per far meditare tutti: la cifra indica che ci troviamo di fronte a una percentuale di errore altissima. Ecco perché è importante non perdere di vista il discorso della garanzia: se una persona è colpevole, deve essere condannata in modo legittimo. Senza dimenticare che lo stesso sistema penitenziario penalizza soprattutto la parte più debole della società , come gli emarginati e i tossicodipendenti, di cui ci liberiamo per poterli dimenticare più in fretta.
Ci sono, secondo lei, anche responsabilità  esterne se la macchina della giustizia si inceppa con troppa frequenza?
Quando in un paese si registra una grande emergenza di dignità  del sistema giustizia, la questione dovrebbe essere trattata come merita. Invece, l' argomento non è affrontato in modo giusto né dalla politica né dai media, che dovrebbero evitare le polemiche inutili e contribuire a una crescita della giustizia. Credo, insomma, che sia necessaria una maggiore attenzione da parte di tutti, e che, piuttosto, bisognerebbe battersi per un eventuale riforma globale del pianeta giustizia.

   
   
PER SAPERNE DI PIà™      

Libri

     

- Carlo Maria Martini, Sulla giustizia , Milano, Mondadori, 1999.
- AA.VV., Il trattamento apparente, Roma, Edizioni Seac, 2000.
Nanni Vella,   Il volontariato nelle carceri (La storia del Seac) , Roma, Edizioni Fondazione italiana per il volontariato, 2000.
-
n AA.VV., Giustizia senza vendetta, Roma, Edizioni Fondazione italiana per il volontariato, 2000.
- AA.VV. La bilancia e il labirinto (a cura di Giorgio Tosi), il Poligrafo, Padova 2000, pagine 294, lire 30.000. Istruttorie e processi esemplari svoltisi a Padova.
- AA.VV. Diritti dell' uomo e leggi (in)umane , Edizioni Messaggero, Padova 1998, pagine 96, lire 10.000.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017