Disabili a scuola l’integrazione difficile Per chi suona la campanella

12 Ottobre 1999 | di

L`€™insegnante di sostegno è fondamentale per l`€™inserimento del ragazzo disabile, ma trovare quello adatto proprio all`€™inizio della scuola non è così banale. Un`€™associazione cerca soluzioni.

 
   
C ome ogni anno si torna dietro i banchi di scuola... come ogni anno sono decine le lettere e le telefonate che ricevo da mamme disperate in cerca di  aiuto per la mancanza di un do  cente che segua la figlia in difficoltà ; di padri «alterati» perché l`€™insegnante arriva perennemente in ritardo `€“ a volte la nomina viene «sbloccata» mesi dopo l`€™inizio dell`€™anno scolastico `€“ con gravi ripercussioni proprio su certi figli che avrebbero bisogno di maggiore aiuto. Questo numero è una sintesi delle loro lamentele, lo spaccato di un`€™Italia che deve ancora molto crescere prima di far crescere...

Un figlio che nasce con disabilità  e handicap deve unirsi ai propri coetanei anche nell`€™ambiente scolastico. La ricerca di normalità , infatti, anche nella frequentazione dei luoghi, è da utilizzare come «ausilio terapeutico». Ma la teoria a volte viene svilita dalla pratica e la fase di inserimento graduale diventa difficile, se non impossibile, a meno che il bambino non venga affiancato da un sostegno, una persona con determinate caratteristiche. La capacità , l`€™esperienza, la preparazione e un pizzico di sensibilità , che non guasta mai, sono gli ingredienti di base per «modellare» la figura dell`€™insegnante di sostegno. Una miscela di qualità  non così semplice da trovare. E quando la fortuna assiste e il caso vuole che certi insegnanti risultino «perfetti» per certe situazioni, ecco che si affaccia il rischio della sostituzione.
«È un problema grave» `€“ afferma il professor Nicola Quirico presidente del Fadis (Federazione associazioni di docenti per l`€™integrazione scolastica) `€“ che può incidere molto sulle possibilità  di apprendimento dell`€™alunno. Il tempo impiegato sia dall`€™alunno in situazione di handicap, sia dall`€™insegnante di sostegno per la conoscenza reciproca è molto maggiore rispetto a quello utilizzato dagli alunni normodotati. Inoltre, spesso si instaurano dei legami 'forti' tra alunno e docente per cui ogni cambiamento per gli alunni in situazione di handicap è un trauma che ha bisogno di tempi lunghi per essere superato. Come Fadis riteniamo che la creazione di un organico d`€™istituto stabilizzato almeno per un triennio e commisurato alle reali esigenze dell`€™utenza sia un obiettivo da perseguire. Purtroppo oltre 20 mila docenti di sostegno specializzati, ancora precari, rendono quanto mai difficile la soluzione di questo problema. L`€™avvio dei concorsi riservati e ordinari, che dovrebbero svolgersi e concludersi nel corso dell`€™anno scolastico 1999/2000, potrà  dare qualche segnale positivo rispetto a questa grave questione». Se non bastasse poi «è opportuno rilevare che `€“ prosegue Nicola Quirico le nomine del personale in ritardo vengono fatte a docenti privi del titolo di specializzazione e ciò comporta un ulteriore danno nei confronti dell`€™alunno in situazione di handicap. Tra gli impegni del ministro è stata annunciata la stabilizzazione dell`€™80 per cento degli organici di sostegno entro il 2001, vale a dire che si passerebbe a circa 47 mila docenti di sostegno di ruolo».

Per Informazioni

Federazione associazioni docenti per l`€™integrazione scolastica. Sede: c/o studio legale
E. Casanova, Via Marchetti, 2 - Bologna, Tel. E fax 0532/754503; email: bomarzo@tin.it; internet:
www.comune.fe.it/apis.

 

   
   
I PROSSIMI       APPUNTAMENTI
SULL`€™INTEGRAZIONE SCOLASTICA
     
           
  •   5, 6, 7 novembre 1999 - Riva del Garda: «La qualità  dell`€™integrazione scolastica».        
  • Marzo-aprile 2000 - Bologna: «Progettare l`€™integrazione scolastica nella scuola dell`€™autonomia».        
  •     Nei prossimi mesi, inoltre, verranno organizzati iniziative e corsi di approfondimento: da ottobre a gennaio «Handicap e concetti psicopedagogici chiave» (5 incontri di 3 ore e 3 ore di credito         formativo).        
  •   Febbraio-marzo 2000: «I disturbi dell`€™attenzione» (3 incontri di 3 ore ciascuno).        
  •   10-11 marzo 2000. Convegno: «Dedalo: le avventure dell`€™integrazione».                                

 

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017