Dossier. Un'estate da non perdere
Nella monumentale opera letteraria Alla Ricerca del tempo perduto, Marcel Proust scrive che «il solo vero viaggio non consiste nel cercare nuovi paesaggi, ma nell’avere occhi differenti, nel vedere l’universo con lo sguardo di un’altra persona, di cento altre persone; nel vedere i cento universi che ciascuna di quelle persone vede, e i cento universi che ciascuna di quelle persone è».
La nostra estate può essere davvero come il «viaggio» di Proust: un’opportunità da cogliere, un impegno da vivere, un obiettivo da darsi; qualsiasi cosa si decida di fare, qualsiasi luogo si scelga di visitare, con l’imperativo categorico di guardare oltre le abitudini, le convenzioni e i pregiudizi che spesso appesantiscono o condizionano la nostra esistenza.
Così l’estate diventa la stagione ideale, ma reale, per alimentare la nostra cultura, per vivere esperienze di condivisione e di solidarietà, per dare un contributo fattivo al mondo che ci circonda, o per tornare a gustare antichi sapori. Se elencate le cose che, durante l’anno, non si riescono a fare, vedrete che l’estate è addirittura fin troppo breve per riuscire a concretizzarle tutte. E allora che aspettate? Realizzate il sogno che avete sempre accarezzato. Date uno sguardo alle possibilità che vi vengono offerte. In queste pagine, ve ne proponiamo alcune. Buon viaggio!
Treni, che passione!
Vecchie locomotive a vapore che sbuffano ancora, motrici diesel o elettriche degli anni Cinquanta, vagoni d’antan da tirare a lustro. Per chi ama i treni d’epoca, l’estate offre molte possibilità anche ai non addetti ai lavori. Alla bellezza di viaggiare, spesso su linee ormai chiuse ma di grande fascino paesaggistico, si aggiunge la meraviglia di scoprire o riscoprire il paesaggio sul piano storico, archeologico ed enogastronomico. E c’è pure la possibilità di fare volontariato.
«Nell’area del lago d’Iseo, per esempio, si attraversa la Franciacorta – sottolinea Silvio Cinquini, presidente dell’Associazione ferrovie turistiche italiane che raggruppa la Ferrovia del Basso Sebino, la Ferrovia Val d’Orcia e la Ferrovia Turistica Camuna –. In Toscana si viaggia nella zona delle Crete Senesi e nella vallata del fiume Orcia ai piedi del Monte Amiata», passando nel territorio noto per la produzione vinicola del pregiatissimo Brunello. La Ferrovia Turistica Camuna, invece, porta i viaggiatori in Valcamonica, alle pendici dell’Adamello, prima di lasciarli proseguire con altri mezzi lungo sentieri che conducono a rifugi e malghe.
Ma il treno storico porta i suoi viaggiatori anche in siti archeologici come Segesta e Selinunte. È il caso della Sicilia dove opera l’Associazione Treno Doc che, oltre a occuparsi del restauro di locomotive e carrozze nel deposito delle Ferrovie dello Stato di Brancaccio, a Palermo, in convenzione con Trenitalia, «organizza visite per gruppi nell’ampio e fornitissimo deposito, ma anche convogli storici e tematici come il Treno dei Normanni che arriva a Cefalù, il Treno del Barocco che raggiunge la bellissima città di Noto, il Treno della Valle dei Templi che fa tappa ad Agrigento e vanta una stazione nei pressi del Tempio di Vulcano», ci ricorda uno dei fondatori dell’Associazione, Nicola Macaione.
Treno Doc ha collaborato anche alla lavorazione del film Baarìa di Giuseppe Tornatore. I treni storici hanno ritrovato una seconda vita proprio grazie al cinema.
Viaggiare sui treni d’epoca significa soprattutto stare insieme, socializzare. I volontari curano spesso anche il decoro e il restauro di vecchie stazioni, provvedendo allo sfalcio dell’erba e alla dipintura. Spesso si tratta di architetture storiche. «In Sicilia ci sono stazioni molto belle – ricorda Macaione –, come quella novecentesca di Taormina in stile liberty, o quella di Segesta degli anni Trenta in stile razionalista».
«L’Associazione dei treni storici della Puglia – aggiunge il suo presidente, Oreste Serrano – si sta impegnando nel recupero di un vecchio deposito di locomotive sulla linea Taranto-Martinafranca, oltre alla manutenzione e al restauro di una cinquantina di mezzi a vapore, elettrici e diesel, all’organizzazione di una fornitissima biblioteca specializzata e alla catalogazione di materiale ferroviario raccolto presso il deposito locomotive (Omr) di Taranto». L’Associazione, che vanta iscritti provenienti da tutta Italia, organizza percorsi didattico-divulgativi anche nel periodo estivo, con la possibilità di visitare il Deposito rotabili storici.
L’Avts, Associazione veneta treni storici, i cui membri si suddividono tra Verona e Venezia, si è specializzata nei mezzi a vapore. «Una locomotiva è in fase di completamento nel deposito di Verona – dice il presidente Lionello Signori – e sarà pronta per metà settembre in occasione di una manifestazione per festeggiare i suoi cent’anni di vita, organizzata in città lungo la vecchia linea dismessa per Bologna. Un’altra locomotiva a vapore è in fase di restauro nel deposito di Venezia, sempre sotto la supervisione della Direzione Passeggeri Regionale Veneto di Trenitalia». Anche i «Musi neri» dell’Avts cercano volontari.
A Milano opera l’Associazione rotabili storici Milano Smistamento dove spicca la presenza di due affermati musicisti: Marco Rossi, che insegna Lettura della partitura al Conservatorio di Como, e il presidente stesso dell’Associazione, Ambrogio Mortarino, che suona il corno nell’Orchestra dei «Pomeriggi musicali» di Milano. All’interno del sodalizio è attivo il Gruppo Pittori Milano Smistamento: veri e propri artisti delle livree che, armati di «pennello e vernice», con una pazienza certosina riportano agli antichi fasti le motrici di un tempo. «Ora stiamo restaurando una vecchia vaporiera, la 835.226 ritrovata ad Arona proprio da Mortarino – dice Rossi con entusiasmo –. E siamo aperti alla collaborazione di chi vuole sentirsi utile».
Degno di nota, per chi si trova in Sardegna, il Trenino Verde: tutti i percorsi e gli appuntamenti sono sul sito www.treninoverde.com, tel. 070 580246. Infine, in Friuli-Venezia Giulia, da non perdere, il 3 luglio e il 24 luglio, il percorso storico della Transalpina, da Gorizia a Bled, in Slovenia. Per informazioni: Consorzio Turistico Gorizia e Isontino, tel. 0432 200371.
PER GLI APPASSIONATI DI TRENI STORICI
Lombardia e Toscana
Associazione rotabili storici Milano Smistamento
www.milanosmistamento.com; e-mail: info@milanosmistamento.com
oppure news@milanosmistamento.com
Fti– Associazione ferrovie turistiche italiane
www.ferrovieturistiche.it
Ferrovia Basso Sebino
Palazzolo sull’Oglio (Brescia)
e-mail: fti@ferrovieturistiche.it, trenoblu@ferrovieturistiche.it; tel./fax 030 7402851; cell. 338 8577210
Ferrovia Val d’Orcia
e-mail: trenonatura@ferrovieturistiche.it; tel. 0577 207413; cell. 338 8992577
Ferrovia Turistica Camuna
cell. 338 8577210 e-mail: camuna@ferrovieturistiche.it
Puglia
Associazione treni storici Puglia
Delegazioni anche a Statte e a Foggia
www.atsp.it; e-mail: presidente@atsp.it; tel./fax 099 7332502
Sicilia
Associazione Treno Doc
www.trenodoc.it; e-mail: info@trenodoc.it; tel. 091 6257426
Veneto
Verona e Venezia
Avts – Associazione veneta treni storici Verona e Venezia
www.avts.it e-mail: segreteria@avts.it ; tel. 045 8023588 (tutti i giovedì fino alle ore 15.00); fax 045 8022554
Con l’Auser insieme agli anziani
Per molti anziani l’estate accentua la sensazione di tristezza e di vuoto. Diventa così ancora più importante il servizio svolto dall’Auser, l’Associazione di volontariato diffusa su tutto il territorio nazionale, che si impegna a favorire l’inserimento attivo della persona in età matura nel tessuto comunitario. L’Auser mette a disposizione un numero verde, 800 995988, per coloro che hanno necessità di aiuto anche per piccole incombenze quotidiane. E offre la possibilità, a chi invece ha la volontà e le forze per dare una mano agli altri, di fare volontariato. Basta telefonare alla sede Auser più vicina. I recapiti si trovano su internet: www.auser.it.
L’Auser Lazio, per esempio, cerca volontari nelle biblioteche e nei musei di Roma per attività di sorveglianza, vigilanza, presidio delle sedi, front-office, o, in ambito sociale, per l’assistenza domiciliare leggera, il trasporto di anziani o, ancora, per insegnare la lingua italiana agli immigrati. Per chi desidera conoscere altre persone e socializzare, i circoli culturali e ricreativi dell’Auser – sono circa 1.500 in tutta Italia – organizzano gite, passeggiate, escursioni, e il tradizionale pranzo di Ferragosto.
Libera Terra contro le mafie
Melanzane e peperoncini al posto della lupara. Distese di oliveti e alberi da frutto in terreni appartenuti a mafia, ’ndrangheta, camorra e Sacra corona unita. Al Sud come al Nord, da Castelvolturno e dalle terre di don Beppe Diana fino alla provincia di Torino, dov’era riuscita a infiltrarsi la ’ndrangheta con la famiglia Belfiore, sono tanti i volontari e le volontarie che anche quest’estate hanno modo di fare un’esperienza, denominata «E!State Liberi», sui terreni sottratti alle mafie, e ora gestiti dalle cooperative sociali di Libera Terra.
L’obiettivo principale è quello di diffondere una cultura fondata sulla legalità e sulla giustizia sociale.
Libera propone campi per gruppi e per singoli, per ragazzi fino ai 18 anni, e per persone già maggiorenni. I gruppi organizzati sono solitamente di scout, oppure provenienti da parrocchie, o, più in generale, gruppi associativi con un referente, e capaci di autonomia organizzativa. La partecipazione di minorenni è possibile a patto che il referente sia d’accordo con la famiglia del ragazzo. I campi per singoli sono rivolti a tutte quelle persone che hanno deciso di passare il proprio tempo libero fornendo un servizio alla collettività. «Dopo la confisca dei beni, i clan sono soliti distruggere quanto è stato loro sottratto, per renderlo inutilizzabile – spiega Roberto Iovino, responsabile nazionale di Libera per i campi estivi –. Noi puntiamo a sistemarlo il prima possibile, per restituirlo alla collettività tramite il riutilizzo sociale». Per informazioni: Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, sede nazionale – Campi di volontariato, via IV Novembre 98 - 00187, Roma, tel. 06 69770301; sito: www.libera.it; e-mail: estateliberi@libera.it
Sant’Egidio per la terza età
«Cerchiamo di creare un contesto amicale» spiega Giancarlo Penza, uno dei responsabili del servizio anziani della Comunità di Sant’Egidio. L’associazione, attiva in molte città italiane soprattutto nell’ambito del disagio sociale, ha avviato un progetto (denominato «Viva gli anziani») dalle molteplici finalità: garantire nel periodo estivo, in particolare ad anziani poveri e malati, un soggiorno di almeno una settimana; animare le giornate e fare compagnia a quanti sono ricoverati in casa di riposo; sostenere gli anziani in modo permanente. Il progetto, un’esperienza pilota in due rioni di Roma, prevede il monitoraggio attivo degli ultrasettantacinquenni, attraverso un contatto telefonico assiduo e una rete di prossimità formata da portieri, negozianti, vicini di casa, badanti, medici di famiglia. Info: www.santegidio.org, tel. 06 8992234.
Cinecittà, sul set dei grandi divi
Ciak, si… mostra! Questa volta a essere sotto i riflettori non sono i divi d’Oltreoceano, né i palestrati attori dei peplum mitologici di casa nostra. E nemmeno le evanescenti starlettes che, in riva al Tevere, hanno contribuito a scrivere, non foss’altro che per qualche sparuta comparsata, la storia della Hollywood romana. Stavolta a godere meritatamente della ribalta è proprio lei: Cinecittà, la «vecchia signora del cinema» che tante emozioni ha regalato al pubblico di ogni latitudine grazie a quei luoghi e a quelle epoche immaginarie che ha saputo ricostruire e far rivivere con genialità e fantasia.
Settantaquattro anni portati con nonchalance, Cinecittà, per la prima volta, apre le sue porte al pubblico per lasciarsi ammirare e per mostrare i suoi gioielli: location, scenografie, costumi, accessori, foto, spezzoni di film, interviste, memorabilia che si snodano attraverso percorsi didattici e divulgativi, allestiti per spiegare, anche ai profani, come si fa un film. E con un laboratorio dedicato ai più piccoli, Cinebimbi, per sperimentare e divertirsi. Insomma, tutto ciò che la magia del cinema sa tradurre in emozioni, sogni e miti. Spesso riflettendo quelle mode e quei costumi culturali e sociali dell’Italia del Novecento che proprio il grande schermo ha trasposto, senza troppo malcelate ipocrisie, grazie a maestri irripetibili come Blasetti, Rossellini, De Sica, Fellini e Leone.
Di particolare suggestione i set del magnifico Foro della Roma Imperiale ricostruito su quattro ettari di superficie per una famosa serie tv americana, o la Broadway del film Gangs of New York realizzata dal due volte Premio Oscar Dante Ferretti per Martin Scorsese. La mostra vuole essere anche il primo tassello del futuro Museo del Cinema. Dunque, lunga vita alla signora!
Come diventare Indiana Jones
Oltre ai tradizionali campi archeologici per adulti e ragazzi, innamorati della storia antica e degli straordinari tesori del sottosuolo – organizzati quest’anno in zona etrusca, nell’antica Falerii, e a Ischia di Castro –, i Gruppi archeologici d’Italia coinvolgono anche gli appassionati dei fondali sottomarini proponendo un campo subacqueo. «Non occorre una specifica formazione archeologica per partecipare alle nostre iniziative, sempre seguite da personale preparato e in collaborazione con le Soprintendenze – spiega Nunziante De Maio, direttore nazionale dell’Associazione –. Per il campo subacqueo, invece, è richiesto il possesso del brevetto di sub».
Prenotandosi quindici giorni prima dell’inizio del campo, è possibile aderire alla suggestiva esperienza che si svolgerà nelle acque di Capo Piccolo, a Crotone, dal 27 agosto al 3 settembre, e dal 3 all’11 settembre. «Il prossimo obiettivo che ci siamo dati, a partire dalla fine dell’estate – aggiunge De Maio – è aprire le nostre attività anche alle persone con disabilità». Per informazioni: www.gruppiarcheologici.org oppure segreteria nazionale Gai, tel. 06 39376711.
Un’importante iniziativa che si rivolge in particolare ai non vedenti che vogliono poter godere del patrimonio storico e artistico di Roma, è quella messa in cantiere dai volontari della onlus Museum che conducono visite guidate su prenotazione (tel. 338 1485361), anche per gruppi di stranieri.
Le persone con deficit visivo vengono aiutate da ausili didattici come mappe, modellini, pannelli tattili. Monumenti già dotati di tali strumenti sono i musei capitolini di Palazzo Nuovo e Palazzo senatorio con la Galleria lapidaria, il Museo Barracco, il Museo Pigorini e il Museo della civiltà romana.
INFORMAZIONI
Cinecittà si mostra
Roma, via Tuscolana 1055. Metro A (Fermata Cinecittà). Fino al 30 novembre 2011
Tutti i giorni dalle ore 10.30 alle 18.30 (martedì chiuso)
www.cinecittasimostra.it
www.cinecittastudios.it
Biglietto d’ingresso, adulti 10 euro, bambini 5 euro.
Torino. Museo egizio in formato famiglia
In luglio e agosto sono parecchie le iniziative del Museo egizio di Torino programmate, in particolare, nei fine settimana, e dedicate alle famiglie e ai bambini. «I ragazzi rappresentano la nostra principale fascia di pubblico: quasi due terzi dei visitatori hanno meno di 18 anni – sottolinea la direttrice del Museo, Eleni Vassilika –. Proprio per stimolare la visita e incuriosire i più piccoli, alle classiche visite guidate affianchiamo un grande numero di laboratori didattici e percorsi tematici rivolti alle famiglie». Sono previste anche alcune visite guidate per adulti nelle serate di giovedì, ognuna delle quali dedicata a un tema specifico: il ruolo della donna, la scrittura, la religiosità, ecc. Da non perdere i percorsi di quest’anno: Forze divine e formule magiche alla scoperta di rituali, amuleti, nomi segreti, incantesimi che permeavano la dimensione soprannaturale della civiltà egizia. A casa di Kha per avvicinarsi alla vita quotidiana al tempo dei Faraoni. Animali o Dei? per comprendere la galleria di entità che davano forma alle divinità egizie. Geroglifici... che emozione! utile per decifrare i segreti e i simboli di una delle forme di scrittura più affascinanti del mondo. E, infine, una nota gastronomica con Una fame da oltretomba per conoscere oggetti e pietanze che componevano la cucina del popolo del Nilo. Per orari e informazioni: sito www.museoegizio.it; tel. 011 4406903.
Vasari celebrato a 500 anni dalla nascita
Pittore, architetto e storico dell’arte, Giorgio Vasari nacque ad Arezzo il 30 luglio 1511. Firenze gli rende omaggio dedicandogli la mostra intitolata «Vasari, gli Uffizi e il duca», aperta fino al 30 ottobre alla Galleria degli Uffizi. La mostra verte sulla fondazione degli Uffizi (1559-1560) ovvero un sistema architettonico frutto di una stretta collaborazione tra il duca Cosimo I de’ Medici e Vasari.
Per chi vuole saperne di più: www.uffizi.firenze.it/musei/uffizi/.
Cortona ricorda invece Vasari con un ciclo di conferenze. Gli incontri si tengono presso la Sala Medicea di Palazzo Casali con alcuni esponenti del Crea, la Cortona recreational educational association: il 20 luglio Ilaria Ceccarelli approfondisce il tema «Giorgio Vasari architetto: contributo a Cortona». Il 28 luglio Maria Grazia Caldarone si occupa di «Giorgio Vasari e la pittura». Per informazioni: www.cortonamaec.org, info@creacortona.com, tel. 0575 637248.
Veneto. Andar per Ville
È un itinerario davvero straordinario quello che accompagna visitatori, grandi e piccini, alla scoperta di suggestivi scenari come quelli offerti dalle Ville Venete. Alcune di loro hanno creato una sorta di sodalizio e si presentano attraverso il sito www.villevenetetour.it.
Villa Ca’ Marcello, a Levada di Piombino Dese (Padova) è uno splendido esempio di Villa Veneta in cui dimora la nobile famiglia veneziana dei Marcello che la fece erigere nel 1500. Fu poi ampliata, arredata e finemente decorata nel 1700. È immersa in un armonioso parco di sette ettari. «La stagione estiva è un tripudio di colori – racconta il conte Jacopo Marcello, giovane erede della nobile famiglia a cui appartennero dogi e condottieri – anche grazie alla suggestiva architettura del paesaggio che mette insieme il giardino all’italiana, contraddistinto da elementi tipici come la fontana, le statue, i giochi geometrici di siepi e prati; e il parco all’inglese con la peschiera, la torre colombaia, il brolo, la cappella gentilizia e una miriade di varietà floreali». Il parco è aperto tutti i giorni, tranne il sabato, dalle 9.30 alle 19.00.
La Villa organizza anche laboratori didattici che vanno dalla realizzazione del terrazzo veneziano alla scoperta del parco attraverso la caccia al tesoro. Per informazioni: www.camarcello.it, e-mail: info@camarcello.it, tel. e fax 049 9350340.
Il Castello di Roncade è una delle più caratteristiche testimonianze della cultura rurale della società veneta. Sorge al centro di Roncade – una cittadina trevigiana ai confini con la provincia di Venezia – ed è di proprietà del barone Vincenzo Ciani Bassetti. La tradizione di famiglia è concentrata sulla viticoltura e sulla produzione di vini di qualità.
Informazioni: www.castellodironcade.com, e-mail: claudio@castellodironcade.com, tel. 0422 708736.
Posta sulle pendici dei colli asolani, e circondata dai suoi vigneti, la Villa di Maser, in provincia di Treviso (nella foto), fu concepita fin dal 1550 al centro di una fiorente tenuta agricola, dall’architetto Andrea Palladio, per i nobili veneziani Daniele e Marcantonio Barbaro. La decorazione del piano nobile fu affidata al pittore Paolo Veronese e allo scultore Alessandro Vittoria. La villa è inclusa nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, e i vini che vi si producono sono famosi in tutto il mondo. Di particolare pregio la collezione di carrozze che annovera una trentina di mezzi del XIX e del XX secolo: www.villadimaser.it, e-mail: info@villadimaser.it, tel. 0423 923004.
Un’altra villa che fa parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco è Villa Emo a Fanzolo di Vedelago (Treviso). Il complesso rappresenta l’esito più alto cui giunge Palladio nell’elaborazione del modello di villa-fattoria con un linguaggio nuovo ispirato all’architettura antica. Venne costruita tra il 1557 e il 1559 su commissione di Leonardo Emo (1532-1586): www.villaemo.org, e-mail: info@villaemo.tv.it, tel. 0423 476334.
Villa Tiepolo Passi a Carbonera (Treviso) sorse invece nel XVII secolo su commissione di Almorò Tiepolo, procuratore di San Marco e senatore della Repubblica. Fu la principale dimora di campagna di quella nobile e potente famiglia veneziana che alla Serenissima diede dogi, patriarchi, comandanti di mare, ma in particolare quel Bajamonte Tiepolo che ordì una congiura ai danni della Serenissima: www.villatiepolopassi.it, e-mail: info@villatiepolopassi.it, tel. 0422 397920 oppure 0422 397790.
Milano. Personal shoppers
La Caritas Ambrosiana di Milano, da sempre impegnata sul fronte della giustizia sociale e della solidarietà, interviene a favore delle persone sole, malate o con disagi, attraverso la consegna a domicilio della spesa, ma anche aiutando chi ha difficoltà a sbrigare incombenze, a spostarsi per una visita medica, intervenendo laddove occorre risolvere quei piccoli problemi che, d’estate – complici le alte temperature in città e la fisiologica riduzione di attività e servizi –, rischiano di trasformarsi spesso in ostacoli insormontabili. Perciò sono benvenuti anche i volontari che vogliano impegnare e valorizzare il proprio tempo libero, magari mettendosi a disposizione di altri cittadini per un’esperienza che – come conferma chi l’ha provata negli anni scorsi – spesso fa conoscere persone straordinarie e regala sempre una grande carica di umanità. Caritas Ambrosiana: tel. 02 58325289.
CULTURA
Sui passi di poeti e scrittori
I Parchi letterari – nati da un’idea dello scrittore Stanislao Nievo – sono una trentina, distribuiti in tutta l’Italia, e sono ispirati ad autori come Dante, Verga, Quasimodo, Deledda. Mete di turismo culturale, sono aperti tutto l’anno e visitabili anche senza necessità di un evento catalizzatore. Con la bella stagione i siti diventano più godibili. È il caso del Parco letterario Giosuè Carducci, a Castagneto Carducci (LI), che propone una mostra sul Risorgimento e l’Unità d’Italia; o il Parco D’Annunzio, ad Anversa degli Abruzzi (AQ), che il 23 luglio organizza, con la riserva del Wwf di Gole del Sagittario e la cooperativa Il Bosso, un corso di orientamento in «Natura nelle Gole del Sagittario». Si possono seguire le iniziative di ogni singolo Parco sul sito:www.parchiletterari.com
Ilaria Borletti Buitoni
Fai, arte e paesaggio
Riscoprire le risorse naturali e artistiche del nostro Paese, sensibilizzare al rispetto dell’ambiente e accendere i riflettori sull’«emergenza paesaggio». Sono gli obiettivi di Ilaria Borletti Buitoni, presidente del Fai, il Fondo ambiente italiano: www.fondoambiente.it.
Msa. Quali sono le vostre proposte?
Borletti Buitoni. Quella più interessante è la visita alla Villa dei Vescovi, a Luvigliano di Torreglia, in provincia di Padova. La dimora, aperta al pubblico a fine giugno, dopo lunghi restauri, è stata edificata a metà del Cinquecento su un terrapieno dei Colli Euganei, ed è di proprietà della Fondazione dal 2005. Oltre alle letture teatrali nel Giardino della Kolymbetra, nella Valle dei Templi di Agrigento, il Fai propone anche visite e degustazioni nella Villa Gregoriana di Tivoli.
Ci sono iniziative per ragazzi e famiglie?
Sì, quest’anno abbiamo, per esempio, il «viaggio nel tempo» al Castello di Avio, in provincia di Trento: è un percorso-gioco alla scoperta del maniero e dei personaggi che lo hanno abitato. A Ferragosto l’appuntamento è a Varese, col pic-nic organizzato nel monastero di Torba. Oppure a Villa Gregoriana, dov’è in programma la manifestazione dedicata al jazz e agli strumenti a fiato. Sono pensati per i più piccoli, gli spettacoli di marionette a Casa Carbone, a Lavagna, in provincia di Genova.
E per quanto riguarda il volontariato?
In collaborazione con il Dipartimento di Ecologia dell’Università della Calabria, abbiamo attivato campi estivi dedicati ai maggiorenni, per la tutela delle tartarughe marine. Si tratta di soggiorni naturalistici di una o più settimane. La base del campo è a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, in provincia di Catanzaro: da lì partono le missioni per individuare i nidi di tartaruga Caretta caretta lungo la costa. Ai volontari tocca il compito di monitorare la schiusa dei piccoli e di sensibilizzare amministrazioni locali e turisti.
NATURA
Volontari nei Parchi
Il Parco delle Alpi Marittime, attraverso l’associazione di volontariato Amico parco, organizza ogni mese un progetto diverso per due volontari alla volta: ad agosto si cerca personale in grado di fare rilievi fotografici e topografici cinque giorni alla settimana; settembre sar&a