Duemila: impazziranno i computer?

11 Marzo 1998 | di

Molti per quella data hanno già  prenotato il cenone, o comunque il biglietto per qualche festa. Ma in realtà  la notte del 31 dicembre 1999, che ci accompagnerà  nel terzo millennio, per parecchi sarà  da incubo; e già  adesso, per evitare il disastro, c`€™è chi sta investendo miliardi.

È un problema tanto semplice quanto devastante, ed è legato al cambio di data automatico dei computer, un`€™invenzione di quest`€™ultimo scorcio del ventesimo secolo, che è programmata in modo da indicare solo le ultime due cifre dell`€™anno in corso: attualmente, dunque, su quello di casa nostra o dell`€™ufficio compare '98' anziché '1998'.

Ma come fa un computer a cambiare automaticamente l`€™anno? In realtà , la macchina è per così dire addestrata a riconoscere che dopo 97 viene 98, dopo 98 arriva 99, e così via. Il problema sopraggiunge per l`€™appunto quando si tocca quota 99: come è stato giustamente ricordato più volte, un computer è una sorta di cretino supersonico. E quando si troverà  a far scattare '00', nessuno riuscirà  a fargli capire che si tratta del 2000; per lui, sarà  1900, quindi un salto indietro di un secolo!

Sembra uno scherzo, e invece le conseguenze possono essere devastanti, come spiegano gli esperti ricorrendo ad alcuni esempi terra-terra: i computer delle torri di controllo possono perdere le tracce degli aerei in volo, l`€™ascensore di casa può bloccarsi, le centrali elettriche possono smettere di emanare corrente, noi stessi introducendo il bancomat in uno sportello per ritirare soldi potremmo vedercelo restituire.

Il perché è presto spiegato. Gran parte dei programmi dei computer funzionano facendo riferimento alla data di inizio o di conclusione di una data operazione, e confrontandola con la data del giorno. Prendiamo una carta di credito: quando uno la presenta, il computer controlla la data del giorno con quella di scadenza della carta stessa, e se è ancora valida accetta il pagamento. Ma, come spiegato, l`€™anno viene indicato solo con le ultime due cifre. Supponiamo che la carta scada nel gennaio del 2000; l`€™indicazione sarebbe '01 (cioè gennaio) / 00 (cioè l`€™anno)'. Ma il computer confrontandola con la data attuale (98) capirebbe solo che 98 è maggiore di 00, e riterrebbe scaduta la carta, rifiutando il pagamento.

Considerando quante cose anche complesse (una centrale nucleare, per esempio) sono controllate dal computer, si può ben capire a quale guazzabuglio si rischia di andare incontro. L`€™ex presidente sovietico Gorbaciov, ad esempio, ha avvertito che dall`€™1 gennaio 2000 Mosca potrebbe perdere il controllo delle sue armi atomiche. Ecco perché gli esperti sono al lavoro, e sarà  comunque un lavoro costoso: secondo alcune stime, agli Stati Uniti porre rimedio costerà  600 miliardi di dollari, e a Londra da sola 50 miliardi di dollari.

Una delle principali società  mondiali, la Merryl Linch, ha messo al lavoro su questo problema addirittura un`€™ottantina di specialisti, che operano a turno sette giorni su sette ventiquattr`€™ore su ventiquattro, con una spesa preventivata in 200 milioni di dollari. Qualcuno ci ha già  rimesso del suo, e pesantemente; Marks & Spencer, catena britannica che rifornisce molti grandi magazzini, si è già  vista mandare automaticamente al macero tonnellate di alimenti, solo perché recavano una data di scadenza successiva al 2000, il che significa che il computer li aveva ritenuti vecchi di un secolo!

Scherzi della macchina, a dimostrazione che la differenza la fa sempre la testa.

Il super-Internet

Nei prossimi anni verrà  realizzato un super-Internet ad altissima velocità , che sarà  in grado di garantire ogni tipo di applicazione commerciale; è un`€™iniziativa che si propone di superare gli attuali limiti infrastrutturali della rete Internet, la quale in alcune ore del giorno è praticamente satura.

Ne uscirà  una vera e propria autostrada dell`€™informazione, denominata 'Progetto Oxygen', e articolata in reti sia sottomarine che terrestri dotate di 256 punti di accesso, con ben 275 mila chilometri di cavi a fibre ottiche; riuscirà  a collegare tutti i continenti del pianeta, con la sola eccezione dell`€™Antartide. Il costo previsto si aggira sui 14 miliardi di dollari.

Grazie a questa super-Internet, saranno alla portata di tutti realtà  come le videoconferenze e la televisione via cavo, nonché la televisione interattiva già  sperimentata in molte città  europee ed americane, ma bloccata per ora dai costi proibitivi. La prima fase del progetto si concluderà  entro il 2000.

Di donna le prime impronte

Tre impronte di un piccolo piede femminile, lasciate nella sabbia resa soffice dalla pioggia appena caduta e poi solidificatasi in pietra arenaria nell`€™arco di 117 millenni, costituiscono le più antiche orme dell`€™Homo sapiens che siano mai state trovate. Le ha scoperte al margine di una laguna nei pressi della costa atlantica sudafricana, un centinaio di chilometri a Nord di Città  del Capo, il geologo David Roberts.

Lo studioso ha potuto esibire calchi in vetro di quelle impronte, che si possono attribuire a una persona di bassa statura, di peso compreso tra i 30 e i 35 chilogrammi, che camminava in discesa lungo un pendio sabbioso verso la costa, dove si stava recando probabilmente per raccogliere molluschi.

Roberts spiega che si trattava di un piede decisamente umano, uguale a quello dei nostri contemporanei, come si può ricavare dalla forma delle dita visibile con assoluta nitidezza, e dal modo di incedere lungo il pendio. Il piede destro, aperto a 45 gradi sulla destra, è parallelo al pendio, mentre quello sinistro punta verso il mare ed è molto avanzato, per controbilanciare il peso del corpo e la pendenza del cammino.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017