Elogio della mente flessibile

Da qualche anno è cresciuto il numero dei centenari. Tra questi il premio Nobel Rita Levi Montalcini che condensa in una frase l’obiettivo fondamentale della sua vita: «Il corpo faccia quello che vuole, io sono la mente».
28 Luglio 2009 | di

Finalmente siamo detentori di un primato! Pare, infatti, che la nostra aspettativa di vita – che fa registrare 77-78 anni per i maschi e 83-84 per le femmine – sia la più alta d’Europa. Inoltre, il 30 per cento della nostra popolazione è costituito da ultrasessantenni. Peccato però che questo primato non sia sostenuto da un adeguato standard di ricerche, come si evince dalla mancanza di un Piano nazionale sull’invecchiamento, esistente invece in altri Paesi, e dall’endemica penuria di risorse a ciò destinate. Ma questa è un’altra storia. Per fortuna la natura fa da sé e, da qualche anno a questa parte, è notevolmente cresciuto anche il numero dei centenari o quasi, alcuni dei quali ancora in grado di rivelarci il loro segreto. Fra questi, Rita Levi Montalcini che qualche tempo fa è riuscita a condensare in una frase l’obiettivo fondamentale della sua vita: «Il corpo faccia quello che vuole, io sono la mente».

Vale la pena di riflettere a lungo su questa pillola di saggezza. Certo, con gli anni gli acciacchi aumentano e non è possibile negarli: la vista diviene fioca, l’udito percepisce solo un brusìo indistinto, le membra non rispondono ai comandi. Non resta che accettare questo inevitabile declino, anche se la scienza potrà aiutarci a contrastarlo entro certi limiti. Ma ciò che conta, soprattutto in quest’ultima fase della vita, è la mente, a cui è demandata la nostra identità. «Io sono la mente» dice la nostra ricercatrice, affermando con forza il principio che il vero ubi consistam (letteralmente: il punto d’appoggio) dell’essere umano sta nella sua capacità di pensare, di parlare, di decidere, di progettare, di immaginare. Tutto il resto con gli anni svapora, mentre può restare intatto, a meno che non intervengano gravi processi degenerativi, il potere della mente. Si tratta però di una possibilità che non viene data una volta per tutte, indipendentemente dal nostro impegno. No, dobbiamo meritarcela seguendo anche in questo caso la legge della vita, che impone sacrifici e rinunzie per ogni realizzazione. Molte le ricette che ci vengono offerte dai media, dalle mira­colose creme contro le rughe agli esercizi di mnemotecnica per tenere allenata la mente. Tutto utile e giusto, ma vorrei soffermarmi piuttosto su alcuni processi psicologici ai quali credo possa essere demandato il predominio della mente. Purtroppo si tratta di processi che non possono essere innescati a comando nel momento del bisogno, ma che devono diventare abitudini di vita fin dall’infanzia.

Per un pensiero vigile, che voglia supe­rare le costrizioni del tempo che passa, una caratteristica fondamentale è la flessibilità. Quella capacità cioè che ci permette, anziché di restare arroccati su pensieri e soluzioni stratificati, di cambiare direzione, di andare incontro a nuove prospettive, di inventare altre soluzioni. Tempo fa, illustrando questo concetto in una conferenza, mi sono sentita contraddi­re da un’ascoltatrice che riteneva che questa capacità potesse riguardare non la gente comune ma una ristretta cerchia di intellettuali. Non sono d’accordo. Penso che la flessibilità possa realizzarsi in molteplici campi: può essere d’aiuto allo scienziato che se ne avvale per ipotizzare nuove scoperte, ma può anche servire in cucina, quando ci si impegna a interrompere la mono­tonia del pasto quotidiano. La psicologia ci viene ancora incontro proponendoci una serie di strategie utili a prolungare la nostra efficienza mentale. Sono i processi chiamati Soc, basati sulla selezione, l’ottimizzazione e la compensazione. Un esempio pregnante è quello del pianista Arthur Rubinstein che riusciva così a superare le sue debolezze: aveva ridotto il suo repertorio musicale (selezione), ripeteva spesso i pezzi (ottimizzazione), diminuiva la velocità dei movimenti più veloci (compensazione). Potere e astuzia della mente!
 

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017