Famiglia in via d’estinzione?
«Si può ancora parlare oggi di un modello di famiglia?». È un interrogativo che spesso ci poniamo di fronte al costante aumento di separazioni, divorzi e scelte di convivenza da parte di giovani coppie, e che si riscontra in tutto il mondo. Un interrogativo che Giovanni Paolo II si è recentemente posto parlando ai docenti universitari di 32 Paesi, convinto che nel processo di secolarizzazione in atto, sia necessario «riaffermare le istituzioni del matrimonio e della famiglia come realtà che derivano dalla sapiente volontà di Dio, e che rivelano in pienezza il loro significato e valore all";interno del suo disegno creativo e salvifico». In questo 2004, designato dall";Assemblea Generale dell";Onu come Anno Internazionale della Famiglia , credo sia opportuno offrire anche una nostra riflessione.
Chiedendo se «si può ancora parlare oggi di un modello di famiglia», Giovanni Paolo II si riferiva al modello, maturato nel diritto romano e nella cultura cristiana, che gradualmente si è diffuso nei Paesi dell";Europa e nelle Americhe come retaggio della civiltà occidentale. E tra i testimoni di questo patrimonio, presente per secoli nell";ordinamento giuridico e culturale delle genti italiche, dobbiamo porre i nostri connazionali all";estero. Oggi questo modello è in crisi soprattutto nelle società in cui si è maggiormente sviluppato il benessere e dove il processo di secolarizzazione ha disgregato le norme della morale cristiana riguardanti il matrimonio e la famiglia. Tolti i principi etici ritenuti per secoli universali e snaturata la concezione della famiglia come nucleo portante della società , sono sorte delle alternative all";istituzione matrimoniale, basate sul principio della libertà dell";individuo, concesse da recenti legislazioni di alcuni Paesi. Per la rivelazione e la cultura cristiana la famiglia è un";istituzione su cui si gioca il futuro della società . Deve però nascere da un matrimonio concepito come «vocazione» e come «servizio». Agli sposi è affidato infatti l";impegno di credere ai valori della persona e d";accogliere i figli come dono di Dio, senza delegare ad altri il loro ruolo educativo. Un impegno quasi profetico, in un contesto che dà oggi priorità al lavoro, al guadagno, al divertimento, perdendo anche la memoria di che cosa è la famiglia in ordine ai valori della vita, della società e della storia.
Contro questa cultura incline a privilegiare i diritti dell";individuo, la Chiesa cattolica è quanto mai decisa a riaffermare il ruolo della famiglia. Recentemente i vescovi europei hanno approvato un documento con l";intento d";incoraggiare la Ue, allargata a 25 Stati, a promuovere un";adeguata politica per la famiglia. Partendo dalle carenze dell";attuale situazione sociale e legislativa, essi hanno puntualizzato sei obiettivi di vitale importanza. Il primo stimola una migliore integrazione degli anziani nella società , aiutando per esempio le loro famiglie quando essi scelgono di rimanere nella propria casa invece del ricovero. I costi della concessione di part-time ai familiari verrebbero compensati dalla diminuita incidenza sul carico sostenuto dalle strutture specializzate.
Il secondo obiettivo rivolge l";attenzione alle costrizioni abitative che penalizzano la crescita demografica. C";è infatti urgente bisogno di nuove politiche per l";infanzia e la casa.
La terza indicazione evidenzia la necessità che le legislazioni e le politiche incoraggino il matrimonio come punto di partenza per ogni famiglia, incoraggiando iniziative, come la flessibilità dell";orario di lavoro, affinché i genitori stiano più vicini ai figli. Il divorzio, osservano i vescovi, non deve essere considerato come l";automatica soluzione a inevitabili crisi in seno alla coppia.
Il quarto obiettivo è rivolto al dialogo intergenerazionale, per promuovere cioè dialogo e legami tra giovani e anziani. Le ultime indicazioni ripropongono i valori della solidarietà e dell";associazionismo. Essi sottolineano come compiti della Chiesa e della società civile: favorire le associazioni che operano a tutela dei disabili; facilitare la legislazioni sulle adozioni e le forme d";aggregazione che attivino condivisione e solidarietà . Sono indicazioni che pongono la famiglia al centro dell";attenzione delle società , con la consapevolezza che ogni vera politica non può rimanere neutra e lontana da quei principi morali che, promuovendo la famiglia, garantiscono il futuro dell";umanità .