Fede e diplomazia

L’arcivescovo Martino è nunzio apostolico, osservatore permanente della Santa Sede all’Onu, e grande amico degli italiani.
04 Dicembre 1997 | di

L arcivescovo Martino è nato a Salerno il 23 novembre 1932. Suo padre, Alessandro, era ingegnere, e sua madre, Teresa, un'affermata e prolifica pittrice. È il terzo di cinque fratelli: Francesco, ispettore ecologico della provincia di Salerno; Carlo, avvocato civile ed ecclesiastico che lavora per la Sacra romana rota; Raffaele, ispettore della Banca nazionale del lavoro; e Marcello, ingegnere della Italstat.

Terminate le scuole elementari, inizia il liceo al Tasso, e poi entra nel famoso collegio 'Capranica' di Roma dove studia filosofia e teologia presso la Pontificia università  gregoriana. Riceve la laurea in giurisprudenza civile ed ecclesiastica dalla Pontificia università  lateranense, a cui seguono gli studi post-universitari alla Sacra rota e alla Pontificia accademia ecclesiastica dove consegue la laurea di Diplomatico della Santa Sede.

Il 20 giugno del 1957, all'età  di 24 anni, viene ordinato sacerdote e inizia il suo lavoro diplomatico in Nicaragua, poi a Manila, nelle Filippine, e più tardi nel Libano. Nel 1970, richiamato in Vaticano, viene nominato direttore del dipartimento delle Organizzazioni internazionali alla segreteria di stato. Seguono le altre trasferte in Canada, Brasile, Tailandia, Singapore, Malesia, Laos e Brumei. Il 14 dicembre 1980 è consacrato vescovo dal cardinale Agostino Casaroli, che allora fungeva da Segretario di Stato. Nominato Nunzio Pontificio a Bangkok vi rimane fino al 3 dicembre 1986, quando viene mandato a New York come Osservatore permanente della Santa Sede, succedendo all'arcivescovo Giovanni Cheli.

Della sua vita in Italia l'arcivescovo Martino ricorda con piacere l'Immacolata, la chiesa dei padri Cappuccini in piazza San Francesco a Salerno, attigua al liceo Tasso, dove egli divenne terziario dei Frati minori francescani cappuccini. Inoltre, parla con gioia della sua esperienza come assistente degli scout fatta durante il periodo dei suoi studi, come pure del suo interesse nel far sì che tanti giovani si facessero sacerdoti. Infatti, grazie alle varie lingue che parla - italiano, francese, spagnolo, portoghese, inglese e latino - l'arcivescovo Martino si mantiene ancora oggi in contatto con tanti seminaristi che ha incontrato durante il suo lavoro, e li segue e li aiuta.

Una presenza che conta alle Nazioni Unite

Quando il suo mandato in Bangkok si concluse nel 1986, l'arcivescovo Martino fu eletto Osservatore permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite, ente diplomatico stabilito ufficialmente nel 1964. L'arcivescovo Martino è il terzo a coprire la carica di Osservatore permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite, dopo l'arcivescovo Alberto Giovanetti e l'arcivescovo Giovanni Cheli.

Martino è uno dei più grandi diplomatici della chiesa cattolica attualmente nel mondo. Ha partecipato alle conferenze internazionali sullo Sviluppo e sulla Popolazione che si sono tenute prima a Istanbul, poi in Messico, e a quelle più recenti tenutesi al Cairo, in Egitto, nel settembre del 1994, e sullo Sviluppo sociale di Copenaghen nel marzo del 1995, e alla conferenza internazionale sulla Donna, svoltasi a Beijing nell'autunno del 1995.

Data la sua vasta esperienza di contatti col mondo, l'arcivescovo Martino si batte indefessamente sul valore della persona umana, indipendente dalla razza, religione, sesso e nazionalità . Studia i numerosi documenti prodotti dalle Nazioni Unite che variano dal disarmo allo sviluppo internazionale, dall'interesse dei rifugiati ed immigranti alla eliminazione dell'intolleranza religiosa e razziale, dagli argomenti che riguardano i narcotici a quelli dei giovani, degli anziani, degli handicappati e della famiglia... e partecipa alle varie agenzie come la Unicef, la Undp (the Un development program), ecc., enunciando i principi della dignità  della persona umana, soprattutto a servizio dei poveri, gli oppressi, gli emarginati ed aiutandoli attraverso scuole sovvenzionate dalla chiesa, materiale medico ed altre istituzioni a servizio dei bisogni sociali della gente. Sovente ha partecipato ed è intervenuto a favore dei diritti umani delle persone, dell'uguaglianza della donna e della promozione e protezione dei diritti dei bambini del mondo.

L'anno scorso si dedicò a far venire Papa Giovanni Paolo II alle Nazioni Unite dove venne accolto con tanto entusiasmo e affetto da parte di tutti quegli stati che fanno parte della grande famiglia delle Nazioni Unite.

Recentemente, l'arcivescovo Martino si è anche interessato all'Onu per i vari luoghi della Terra Santa, lavorando perché questi vengano riconosciuti, come un diritto internazionale, da tutti gli stati del mondo. Le Nazioni Unite sono composte da 156 paesi, molti dei quali non sono di tradizione cattolica e non appartengono a culture occidentali e/o cristiane. Inoltre la Santa Sede, a differenza degli altri stati, non possiede né armi, né tecnologie, né mezzi economici per persuadere o forzare. La sua forza consiste nella sua parola, nei suoi insegnamenti, e nella linea di condotta che gode presso le coscienze del mondo cattolico. Il campo, anzi l'unico campo della Santa Sede, è il campo della coscienza.

Fondatore del 'Sentiero della pace'

Nel 1991 l'arcivescovo Martino ha fondato il 'Sentiero della pace', un'organizzazione che si prefigge di diffondere e comunicare al mondo i messaggi della pace della chiesa cattolica e in modo particolare del Santo Padre.

Questo traguardo lo raggiunge in vari modi: disseminando il pensiero e i documenti della Santa Sede sia nel mondo cristiano che non cristiano; promuovendo le varie organizzazioni che si impegnano a creare un mondo di giustizia, pace e amore; iniziando programmi di conferenze, studi, incontri sulla cultura, arte, musica e tradizioni del Cristianesimo; e proponendo progetti che inculchino un fondamentale rispetto per i diritti umani soprattutto dove questi vengono ignorati e calpestati.

Nel campo dell'archeologia, l'organizzazione del 'Sentiero della pace' ha tenuto all'Onu varie conferenze sulla Terra Santa, ha mostrato film sugli affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina e nei Musei vaticani e ha dato alcuni concerti di piano e canti gregoriani.

Ogni anno la fondazione onora individui che si sono distinti sia con la parola e sia con le azioni a promuovere la pace nel mondo. Nel 1993 è stato premiato il segretario generale delle Nazioni Unite, sua eccellenza Boutros Boutros-Ghali per aver diffuso la pace negli equilibri internazionali; nel 1994 è stato premiato il re del Belgio, sua maestà  Baudouin I, per la sua opposizione alla legge sull'aborto e per il suo grande rispetto per la vita umana; nel 1995 l'onore è stato attribuito all'ex presidente delle Filippine, sua eccellenza Corazon C. Aquino, per aver restituito la pace al suo paese dopo tanti anni di dittatura; nel 1996 il premio della pace viene conferito a Lech Walesa, il primo presidente democratico della Polonia il quale ha lottato per ridare libertà  al suo paese dopo tanti anni di comunismo. Quest'anno il premio è stato conferito alla signora Violeta Chamorro, presidente del Nicaragua, la quale ha riportato la libertà  nel suo paese dopo anni di dominio sandinista. La fondazione 'Sentiero della pace', che ha sede nelle vicinanze dell'Onu, al 25 East 39th Street, nel cuore di New York, a Manhattan, è stato inaugurato da papa Giovanni Paolo II in occasione della sua visita alle Nazioni Unite. In questo locale spazioso e bellissimo vi sono gli uffici della delegazione del Vaticano.

Impegnato nella comunità  italiana

L'arcivescovo Martino aiuta tantissimo la comunità  italiana della zona metropolitana sia perché è uno dei pochi vescovi che parlano italiano sia perché è testimone delle grandi tradizioni dei nostri connazionali. Nel suo tempo libero visita le parrocchie, assiste gli altri vescovi nel conferire il sacramento della Cresima; tantissimi lo privilegiano per il sacramento del Battesimo e del Matrimonio per i loro figli; numerose associazioni, circoli e club lo vogliono presente sia per la messa e sia per le processioni dei loro patroni.

Padre Carmelo Gagliardi dell'ordine dei Cappuccini, suo amico e collaboratore, sovente lo assiste negli impegni pastorali. Nato a Savoia di Lucania in provincia di Potenza, padre Gagliardi è in America dal 1981 e risiede nella chiesa della Madonna del Monte Carmelo di Brooklyn. Ha fondato l'Italian Center of New York City, un organismo che aiuta gli emigranti italiani nelle loro difficoltà  e da oltre 15 anni rappresenta l'Ufficio internazionale dell'istruzione cattolica (international Catholic Education Office) presso le Nazioni Unite.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017