Gianni Morandi ai giovani

Volevo approfittare di questa occasione per dirti che sono molto contento di condividere con te l’entusiasmo e la fede per questo grande progetto di solidarietà che tutti insieme stiamo portando avanti. È arrivato il momento di pensare a chi sta male
12 Maggio 1998 | di

Nella vita delle persone ci sono, però, alcuni problemi di fronte ai quali non bastano gli aiuti materiali. Mi sento tanto piccolo e impotente quando mi trovo ad affrontare queste situazioni. Ho un figlio che ha circa la tua età . Mi fa tanta impressione e sgomento vedere giovanissimi che non hanno il vostro entuasiasmo, ai quali non siamo riusciti a trasmettere quali sono i veri valori della vita.

Tanti non hanno saputo cogliere l'importanza vitale delle cose semplici. Il mistero dell'amore che dovrebbe essere al centro di ogni esperienza sembra essere inesistente, fragile, oppure platonico e disincarnato.

Valori importanti sono: la famiglia, il senso di appartenenza alle proprie radici, alla propria terra, il cercare dentro di sé una fede alla quale affidare la propria vita. Sai, mi piacerebbe far capire ai ragazzi che nella vita non ci sono solo le belle auto, le belle case, i bei vestiti; bisogna cercare la ricchezza interiore, nel rapporto con le persone.

E poi, sai che cosa vorrei dire a ciascuno di loro? Che non vale proprio la pena spendere tante energie solo per diventare... famosi: quel mito che la televisione impone è probabilmente il più finto, il più irreale e il più fallace. È la vita di tutti i giorni, è la quotidianità  dietro le quinte quello che conta.

Julio, mi sento ancora e tanto immerso nella ricerca, ricerca continua e tenace di me stesso e di qualcos'altro. Non mi vergogno di dirtelo: dopo tanti anni di carriera e di successi, dopo tanti applausi e tante soddisfazioni materiali come ricchezza, consensi, dopo tutto questo... mi sono sentito vuoto, ecco perché ho intrapreso questo viaggio, diverso da tutti quelli fatti in precedenza. Sono andato a cercarmi dentro. Sentivo la necessità  di qualche cosa che mi accendesse dentro. Avevo sete, una sete che definirei 'spirituale', perché credo non ci sia nessun altra parola capace di sostituirla.

Non dimenticherò mai da dove sono partito. Sono nato in una famiglia poverissima di un piccolo paese della provincia di Bologna. Mio padre faceva il ciabattino, mia madre la lavandaia. Io ho cominciato a cantare per guadagnare qualche lira e arrotondare le povere entrate della famiglia: cantavo con dei complessini in piccole sale, in balere...

Credo di essere rimasto giovane nello spirito, nell'entusiasmo di cui parlavamo prima. Spero di non perdere mai la curiosità  per ogni cosa, la disponibilità  a imparare dalla vita - perché non si finisce mai di imparare - , il desiderio di stare insieme agli altri... Spero di non sentirmi mai né arrivato né appagato; la giovinezza sta nel sentirsi sempre in corsa, alla ricerca del senso da dare alla propria vita. Con umiltà .

Ti ripeto spesso che mi ritengo fortunato, ma ho avuto anch'io i miei momenti di difficoltà  nella vita. Difficoltà  e smarrimento sono appuntamenti fissi per ciascuno di noi; come dici tu, una sfida da superare che aiuta a crescere. Questi momenti mi hanno segnato molto. Hai ragione: si impara molto di più nella sofferenza e nella difficoltà . La vita è fatta così, ci sono momenti bellissimi e momenti difficili nei quali le cose non sono come vorresti che fossero.

Alla fine, però, i conti con te stesso li fai quando ti trovi da solo, quando ti guardi allo specchio e quando fai il consuntivo della giornata... Allora non esistono sconti o agevolazioni né per te, né per me, nemmeno per chi si illude di essere una star fatta solo di luce e di bellezza. Grazie, fra! Ti saluto!di ammiratori in Italia e all estero.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017