Giovani, il potenziale del futuro

Giuseppe Tagliente, presidente del Consiglio regionale: chiediamo alle associazioni di essere piccole ambasciate e centri di rappresentanza e di promozione, anche commerciale, dell’Abruzzo.
14 Dicembre 2004 | di

PERTH
L";Abruzzo è forse la Regione d";Italia che più d";ogni altra è riuscita a tenere celata la sua bellezza paesaggistica unitamente a splendidi tesori d";arte. Ha conservato un";invidiabile interezza di territorio e di cultura. Ma anche da questa bella regione, e per gli stessi motivi che hanno riguardato tutta la popolazione italiana, i nostri connazionali sono partiti a decine di migliaia, nell";immediato dopoguerra, alla volta dell";Europa, del Sudafrica, del Canada, dell";Australia, ecc. La regione si è impoverita di giovani forti e intelligenti, nobili e fieri, e solo grazie alle loro rimesse in denaro ha potuto riprendersi dalla povertà  e riconquistare la classifica medio-alta dell";Italia del benessere.
«Grazie agli emigrati», tuttavia, è un";espressione che rischia di divenire uno slogan pubblicitario, uno stereotipo. Fortunatamente l";Abruzzo ha un";amministrazione attiva e attenta ai problemi dei suoi corregionali nel mondo, e sta instaurando con essi un dialogo aperto e costruttivo, un legame forte di collaborazione in vari campi.
In questo approccio delle autorità  de l";Aquila con gli abruzzesi dell";«altro Abruzzo», il punto focale è sempre quello di avere un interlocutore che abbia un";identità  chiara e sostanziosa, e non sia una realtà  evanescente, fluida, irraggiungibile. Questa identità  è data dalle associazioni, oltre un centinaio nel mondo, che facilitano i rapporti e gli interscambi.
L";Australia è un esempio di interlocutore con una fisionomia ben distinta; una fisionomia emersa nella sua freschezza da un mini Congresso dei rappresentanti di tutte le associazioni d";Australia svoltosi di recente a Perth.
La Regione Abruzzo ha inviato una delegazione guidata dal presidente del Consiglio regionale, avvocato Giuseppe Tagliente, e di cui facevano parte il vicepresidente Luciano Lapenna, Nazario Pagano, Tommaso Ginoble, Evano Sigismondi e Giovanni Di Rosso segretario generale degli «Abruzzesi nel Mondo». Nelle visite alle varie comunità  abruzzesi d";Australia, la delegazione era accompagnata da Alberto Di Lallo, presidente del Comitato organizzatore.
Al Congresso di Perth hanno partecipato associazioni, circoli, club, gruppi giovanili, sulla base della loro entità  socio-culturale. Erano presenti i rappresentanti delle due Associazioni abruzzesi del New South Wales (presidenti Carmine Santomingo e Pina Kavo D";Accione), due del Victoria (Fernando Cardinale e Aldo Basile), del South Australia (Simeone Di Francesco), del Queensland (Camillo Masci), della Tasmania (Nicola Ranalli), di Canberra (Giuseppe Falasca), e le associazioni di Perth: San Michele di Vasto, San Nicola di Pollutri, San Salvo e Scerni. Queste sono le anime della neo costituita Associazione Emigranti Abruzzesi d";Australia. Formano un";entità  nuova che cerca di portare programmi e progetti maturati congiuntamente con la Regione, sul piano sociale e delle iniziative culturali rivolte soprattutto ai giovani.

Attese e aspirazioni dei giovani
Il problema dei giovani è stato al centro di considerazioni e dibattiti. Ecco il parere di Alberto Di Lallo: «Se vogliamo salvare le nostre associazioni dobbiamo puntare sui giovani. Qui a Perth pensiamo di avere trovato una formula giusta: quella di stimolare la fantasia e l";entusiasmo dei giovani facendo loro scoprire l";Abruzzo vero, quello di oggi, e non solo quello delle memorie dei loro nonni. Vasto (cittadina dell";Abruzzo che ha dato migliaia di conterranei all";Australia), è gemellata con Perth, e da un paio d";anni abbiamo attivato un «ponte» d";interscambi tra scolaresche. Sono circa 200 i giovani che, in periodi diversi, hanno solcato l";oceano in entrambe le direzioni, dall";Abruzzo a Perth e viceversa: ospiti di scuole e famiglie. Sono esperienze meravigliose che sviluppano l";amore per l";Italia e sono alla base di un modo di capire, e forse di inventare, un nuovo associazionismo regionale. Stiamo preparando un altro gruppo di giovani, includendo Melbourne, Sydney e le altre città  australiane. La Regione ci offre 10 borse di studio; noi vogliamo aggiungerne altre 20 trovando degli sponsor locali, e inviare il gruppo a Vasto, Pescara, l";Aquila, per due settimane di studio e turismo mirato alla conoscenza dell";Abruzzo».
Durante il passaggio a Melbourne, sulla via per Perth, l";avvocato Tagliente aveva affermato: «Intendiamo trasmettere ai giovani quel patrimonio di cultura e tradizioni di cui l";Abruzzo è ricco, affinché ne facciano tesoro e siano in tal modo partecipi della crescita e del rinnovamento delle associazioni». E aveva ribadito la volontà  della Regione di stimolare e aiutare i giovani ad essere parte attiva della vita sociale, e di usufruire delle agevolazioni che possono essere programmate a loro favore, sul piano dello studio, della professione, degli scambi culturali, dei corsi di perfezionamento tecnico-professionali, dei soggiorni finalizzati ad approfondire lo studio della lingua italiana, ecc. Le proposte sono tante e varie, ma non possono piovere dall";alto. Bisognerebbe che i giovani in loco formassero un gruppo o un";associazione in grado di presentare proposte concrete.
Il messaggio non è caduto nel vuoto. È stato raccolto anche a Melbourne, e a distanza di due mesi, verso la metà  di novembre, un gruppo di giovani si è nuovamente incontrato all";Abruzzo Club per concretizzare il progetto dell";associazione, formata da giovani tra i 18 e i 35 anni. 
L";interesse dei giovani per la cultura italiana in genere, e per l";Abruzzo in particolare "; regione ricca di storia, arte, bellezze paesaggistiche, gastronomia, ecc. ";, può essere stimolato solo attraverso una conoscenza diretta, un";immersione nella realtà  fisica dell";Italia. Per questo sono importanti i viaggi, i corsi di aggiornamento nelle scuole, le visite alle città , alle industrie, ai parchi, ai musei, ecc.
In questi primi mesi del 2005, un nutrito gruppo di giovani provenienti da varie città  australiane, partirà  per l";Abruzzo. Quell";esperienza sarà  determinante per avvalorare le tesi di Alberto Di Lallo, e sapere se i giovani costituiranno una forza, una colonna portante di quell";edificio chiamato «associazionismo italiano all";estero».

Vitalità  delle tradizioni
Dire Abruzzo significa parlare di canzoni, danze popolari, costumi variopinti, buona cucina. Sono elementi di una cultura secolare che non va smarrita e che dovrebbero integrarsi in modo armonioso con una visione moderna dell";Abruzzo. Certo, sembra assurdo chiedere ai giovani di mantenere vivo il dialetto, quando il loro italiano è già  stentato. Ma una dimensione ludica della cultura, e di puro estetismo, è parte essenziale del patrimonio di cui i giovani sono in possesso grazie alla famiglia e alla società  di cui fanno parte.
Le associazioni abruzzesi in Australia hanno una buona tradizione di gruppi folkloristici. L";Associazione Abruzzesi del New South Wales, ad esempio, è basata proprio sul folklore. È un coro di voci maschili e femminili che offre deliziosi spettacoli in varie città  australiane.
In Abruzzo si sono sviluppate nel tempo delle forme originali per esprimere sentimenti e valori della vita: amore per la ragazza del cuore; ammirazione per chi lavora, soffre e combatte; la vita campestre con la sua «reginella»; i paesaggi e le maestose montagne come il Gran Sasso e la Maiella; gli incontri segreti per rubare un bacio alla fidanzata, ecc. Questo ventaglio di sentimenti è il motivo conduttore delle esibizioni del coro. Tutti abruzzesi doc di Pescara, Chieti, Lanciano, Fara San Martino, Casoli, San Vito e altri, i coristi sono una rappresentanza variegata della numerosa collettività  abruzzese di Sydney e di tutto il New South Wales, non diversa da quella del Victoria. Più donne che uomini, e quindi un ensemble di voci dal timbro dolce e cristallino, danno il via ai loro spettacoli con la canzone che è il marchio della loro produzione musicale, e fa da titolo alla raccolta pubblicata in un Cd: Abbruzze mè. È un";elegia tenera e nostalgica alla terra che nisciune po"; scurdà ; una fioritura di immagini dal sapore agreste: la casarelle, la vignarelle, la funtanelle, la jerva fresche... La sviolinata continua con un";esuberante descrizione de la ggente cchiù curtese e ginuine, lu ciele cchiù azzurre e luminose, lu mare cchiù lucente e cchiù turchine. Come resistere al richiamo di questo Abruzzo idilliaco? Reginella campagnola ha il messaggio per tutti: Se vuoi vivere felice, devi vivere lassù...nell";Abruzzo tutto d";or.
Se passato e presente s";incontrano, se anziani e giovani riescono a dialogare nella stima reciproca, se tradizione e progresso interagiscono, allora ci sarà  un futuro anche per l";associazionismo abruzzese... e italiano, basato sulla preziosità  di quei beni culturali e valori morali che vengono identificati come «oro» nelle canzoni popolari.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017