© Nicola Salvioli

Gli Usa salvano il Gattamelata

La famosa statua equestre che sovrasta il sagrato della Basilica di sant’Antonio sarà restaurata grazie alle donazioni di due fondazioni americane: Friends of Florence e Save Venice.
| Giulia Cananzi Redattrice

C’è un grande condottiero che presidia da oltre 500 anni la piazza antistante la Basilica del Santo, a Padova. Si tratta dell’imponente statua bronzea di Erasmo Stefano da Narni, detto il Gattamelata, strenuo difensore di Venezia, nato a Narni nel 1370, morto a Padova nel 1443 e sepolto nella grande Basilica. A immortalarlo, fieramente assiso sul suo cavallo in movimento, uno dei più grandi scultori rinascimentali, il Donatello. Dopo secoli esposto alle intemperie, il condottiero soffre gli acciacchi del tempo. La lega di rame di cui è fatto è attaccata dal così detto «cancro del bronzo», una forma grave di corrosione, ma accusa anche problemi strutturali, in quanto l’artista per costruire una statua tanto imponente con i mezzi dell’epoca ha dovuto assemblare 36 pezzi, rendendo meno stabile cavallo e cavaliere. Gli spostamenti poco accorti dovuti alle guerre mondiali e i restauri precedenti hanno fatto il resto.

È partita una gara di solidarietà per salvare il Gattamelata e lasciare alla Basilica il prode difensore, ammirato da turisti e pellegrini. A iniziare la staffetta, la Delegazione Pontificia della Basilica di sant’Antonio che nella primavera del 2023 ha incaricato un’indagine conoscitiva del monumento a Nicola Salvioli, uno dei più grandi restauratori di statue bronzee. Ha contribuito alla fase diagnostica anche l’Università di Padova per conto della sovraintendenza Abap padovana, finalizzando anche studi per movimentare la statua in sicurezza.

Ora che tutto è pronto, a rendere possibile il restauro vero e proprio sono due fondazioni americane: la Friends of Florence, di cui Simonetta Brandolini d’Adda è presidente e Save Venice, rappresentata dalla direttrice della sede di Venezia Melissa Conn. «Sono anni che inseguiamo la scia luminosa di Donatello – afferma Simonetta Brandolini d’Adda, durante la conferenza stampa di lancio del restauro, avvenuta lo scorso 11 novembre tra Roma e la Basilica del Santo – e siamo onorati di realizzare questo restauro insieme a Save Venice, con cui abbiamo già collaborato e con cui quest’anno condividiamo un anniversario speciale: i nostri 25 anni di fondazione e i 50 anni di Save Venice». A donare 1 milione di euro sono alcuni privati, membri delle due associazioni, Stacy Simon di Friends of Florence e Jon e Barbara Landau di Save Venice.

«Dopo che sarà messo a punto il progetto di restauro – ha affermato Salvioli –, i lavori inizieranno presumibilmente la prossima primavera e dureranno 1 anno e mezzo, due anni. Il cantiere sarà aperto, in modo che la gente possa continuare a visitare il Gattamelata anche durante il restauro».

Data di aggiornamento: 15 Novembre 2024