Gran Bretagna. iStarter, eccellenza Made in Italy

21 Aprile 2016 | di

Alla prestigiosa Borsa di Londra, lo scorso 9 marzo, i grandi player italiani hanno dimostrato di saper fare sistema. «Per noi è stato come andare a casa del lupo e far vedere i denti» affermano Franco Boni Guinicelli e Simone Cimminelli di iStarter Spa, un «acceleratore trasnazionale» di startup con sede a Torino e, da due anni, a Londra.

A iStarter, che capitalizza oltre un milione di euro, è riconosciuto il merito di aver capito che alle startup italiane conviene lasciare la fabbrica in Italia e portare, a un’ora di volo, lo sviluppo del business e la ricerca di capitali. L’occasione è stata la prima edizione di «MadeinItaly 2020» (nella foto), vetrina dell’eccellenza dell’innovazione italiana. iStarter ha presentato Early Ninja, una piattaforma di video-giochi e Bid to Trip, che ha creato un sito per viaggi di lusso.
 
Msa. Perché Londra?
iStarter. New York, Londra e Singapore sono le metropoli più competitive ed economicamente attrattive. Il contesto di Londra è mondiale, in tutti i settori, dalla finanza all’arte. Avremmo potuto aprire in Italia, idee e creatività sono all’ordine del giorno. La scelta inglese ha ragioni strategiche: oggi Londra rappresenta il cuore pulsante della new economy a livello europeo. iStarter rappresenta il ponte che può permettere a una startup italiana di farsi conoscere, ottenere capitali utili per il proprio sviluppo, aprirsi al resto d’Europa e a mercati importanti come Nord America e Asia.
 
L’Italia è un Paese per start upper?
Gli imprenditori italiani sono fantastici. C’è tanta voglia di creare qualcosa di dinamico che possa migliorare la produttività del lavoro non solo per l’Italia, ma anche per l’Europa. Purtroppo facciamo ancora i conti con una burocrazia logorante, una pressione fiscale troppo alta e una giustizia lenta. Sono questi fattori a scoraggiare e disorientare anche gli imprenditori più caparbi che faticano così a sviluppare le loro imprese.
 
Com’è andato il «battesimo» del 9 marzo?
Alla grande! È stato un onore aprire il mercato e dividere il palco con i migliori acceleratori italiani, dieci promettenti startup e i nostri equity partners. Abbiamo avuto fantastici feedback dagli investitori e la reception in ambasciata è andata in overbooking. La comunità italiana digitale di Londra ha risposto a gran voce. Ci teniamo a ringraziare l’ambasciatore Terracciano e il consigliere Brandi per l’ospitalità.
 
Sogni nel cassetto?
Entrare in contatto con imprenditori pieni di energia e tenacia che vengono da tutte le parti d’Italia. Gli insegnamenti, dopo ogni meeting o skype call, non hanno prezzo.
 
Pensate di riportare a casa l’esperienza?
La vera sfida per tutti è diventare italiani-europei. Con iStarter stiamo cercando di costruire un ponte transnazionale che permetta agli imprenditori di prendere il meglio delle due nazioni. Lasciando la produzio-ne in Italia e cercando capitali su Londra si riesce a creare posti di lavoro nel settore digitale nel nostro mercato domestico.     

 

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017