Gran Bretagna. Progetto «Primo Approdo»
20 Maggio 2014
|
Negli ultimi due decenni i viaggi verso la capitale inglese per lavoro, studio o per semplice turismo si sono intensificati. Nel 60 per cento dei casi si tratta di giovani tra i 18 e i 35 anni, il 57 per cento dei quali è laureato e proviene da tutte le regioni italiane. Il Consolato italiano ha avviato un progetto, primo nel mondo all’interno della rete consolare e diplomatica italiana, per fornire consigli e indicazioni su come muoversi al meglio in questo territorio. A parlarcene è il console generale Massimiliano Mazzanti, 46 anni, romano, insediatosi nella nuova sede consolare, nel cuore dell’antica Little Italy, nell’agosto 2013.
«L’esperienza del Consolato a Londra conferma che i giovani arrivano senza una conoscenza della realtà locale, e spesso senza una solida preparazione linguistica. Inoltre, può succedere che essi non riescano a districarsi nell’enorme mole di informazioni, non sempre affidabili, tanto che si trovano a subire truffe e raggiri. Con l’intento di aiutare i nostri connazionali, e con l’auspicio che in futuro possano fare rientro in Italia facendo fruttare al meglio il patrimonio umano e professionale acquisito, il Consolato generale, su ispirazione dell’ambasciatore d’Italia a Londra Pasquale Terracciano, ha dato vita al progetto informativo, denominato “Primo Approdo”, che fornisce indicazioni generiche di orientamento agli italiani attraverso seminari tematici che si svolgono nella sede del Consolato. Gli incontri vertono su temi specifici: legale, fiscale, medico e accademico. I relatori sono esperti italiani del settore. L’iniziativa, partita a gennaio, è stata accompagnata dalla pubblicazione di un manuale di orientamento edito dal Consolato generale d’Italia a Londra, già disponibile on line sul sito internet istituzionale del Consolato e dell’Ambasciata d’Italia».
Se si considera che le iscrizioni mensili all’Aire (l’anagrafe per gli italiani che risiedono all’estero) sono circa 1.800, per un totale di 222 mila, diventa indispensabile far fronte a una comunità in continua espansione. A rispondere alle richieste una quarantina di funzionari tra cui anche il console Sarah Castellani.«Vorrei che gli italiani in Inghilterra e in Galles sentissero il Consolato come una seconda casa» conclude Mazzanti. Grazie a un ottimo curriculum, all’esperienza maturata e al suo ottimo team, Mazzanti rappresenta un punto di riferimento per la Little Italy di Londra, che tanto little non è più.
«L’esperienza del Consolato a Londra conferma che i giovani arrivano senza una conoscenza della realtà locale, e spesso senza una solida preparazione linguistica. Inoltre, può succedere che essi non riescano a districarsi nell’enorme mole di informazioni, non sempre affidabili, tanto che si trovano a subire truffe e raggiri. Con l’intento di aiutare i nostri connazionali, e con l’auspicio che in futuro possano fare rientro in Italia facendo fruttare al meglio il patrimonio umano e professionale acquisito, il Consolato generale, su ispirazione dell’ambasciatore d’Italia a Londra Pasquale Terracciano, ha dato vita al progetto informativo, denominato “Primo Approdo”, che fornisce indicazioni generiche di orientamento agli italiani attraverso seminari tematici che si svolgono nella sede del Consolato. Gli incontri vertono su temi specifici: legale, fiscale, medico e accademico. I relatori sono esperti italiani del settore. L’iniziativa, partita a gennaio, è stata accompagnata dalla pubblicazione di un manuale di orientamento edito dal Consolato generale d’Italia a Londra, già disponibile on line sul sito internet istituzionale del Consolato e dell’Ambasciata d’Italia».
Se si considera che le iscrizioni mensili all’Aire (l’anagrafe per gli italiani che risiedono all’estero) sono circa 1.800, per un totale di 222 mila, diventa indispensabile far fronte a una comunità in continua espansione. A rispondere alle richieste una quarantina di funzionari tra cui anche il console Sarah Castellani.«Vorrei che gli italiani in Inghilterra e in Galles sentissero il Consolato come una seconda casa» conclude Mazzanti. Grazie a un ottimo curriculum, all’esperienza maturata e al suo ottimo team, Mazzanti rappresenta un punto di riferimento per la Little Italy di Londra, che tanto little non è più.
Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017