Gran Bretagna. Un circolo virtuoso

20 Marzo 2015 | di

Londra ha un’offerta culturale comparabile solo a poche altre città nel mondo. Ciò la rende pertanto un terreno fertile per proporre idee, scambi, iniziative ma, al contempo, la rende una piazza estremamente competitiva per affermarsi. Se, tuttavia, i progetti sono innovativi e puntano alla qualità e a contenuti che difficilmente invecchiano, allora i risultati possono essere veramente significativi.

«Il Circolo» è nato con queste caratteristiche ventuno anni fa, quando un gruppo di donne italiane residenti a Londra, tramite una serie di eventi, raccolse i fondi per l’acquisto della teca di vetro contenente il busto di papa Leone X al Victoria and Albert Museum. Sulla scia di un sorprendente successo, nel 1995, venne fondata l’omonima associazione culturale con lo scopo di promuovere la cultura italiana in Gran Bretagna, tramite borse di studio, il sostegno dell’insegnamento dell’italiano a livello universitario e un concorso di musica.

Ne parliamo con Maria Caterina Mignone Fazzari, attuale presidente dell’associazione, la quale spiega che «il Circolo offre anche donazioni e borse di studio per aiutare i giovani ricercatori e per contribuire a sostenere studi scientifici di eccellenza. Tra gli impegni più recenti, una ricerca sull’artrite reumatoide e un progetto con la “Fondazione Vialli e Mauro” per la ricerca sulla SLA e sul cancro». Le infaticabili socie (e soci) del Circolo organizzano eventi culturali per la raccolta di fondi. All’ormai tradizionale appuntamento del «Bazar di Natale» a cui partecipano ditte italiane con i loro prodotti, segue una fiera estiva che si tiene in giugno e che presenta manufatti di alto artigianato. Il Circolo si adopera anche per la diffusione della nostra lingua in Inghilterra: «Nel 2015 – spiega ancora la signora Mignone Fazzari – distribuiremo una parte dei fondi raccolti l’anno scorso al Somerville College di Oxford per la cattedra di italiano». L’interesse del pubblico nel corso degli anni è aumentato sia tra gli italiani residenti in Gran Bretagna che tra gli stessi inglesi, i quali ammirano la nostra arte e la nostra cultura: «Io sono arrivata a Londra nel 1988 e da subito ho captato questo amore e interesse per quanto l’Italia ha prodotto e produce. Un interesse non scalfito neppure dagli scandali e dalla crisi degli ultimi anni».

La presenza di tanti autoctoni agli eventi ha reso sempre più necessario l’utilizzo anche della lingua inglese per gli incontri culturali, al fine di abbracciare un numero sempre maggiore di soci e simpatizzanti. Gli eventi, che includono visite guidate a mostre, musei, gallerie d’arte, ma anche concerti, conferenze, ritrovi, gite ecc. si svolgono spesso in collaborazione con le istituzioni italiane, particolarmente sensibili alla diffusione della nostra lingua e cultura. Ciò è dovuto anche all’aumento esponenziale degli emigrati italiani, che oggi rasentano, secondo fonti non ufficiali, quasi il mezzo milione di presenze.

«La collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura e con l’Ambasciata – aggiunge a tal riguardo la nostra interlocutrice – si è intensificata negli ultimi due anni. Quest’anno, tra l’altro, uscirà un bando per ricercatori italiani dal titolo Italy Made Me, coniato dall’ambasciatore Pasquale Terracciano, rivolto a giovani ricercatori che stiano lavorando su di un progetto innovativo e che abbiano svolto parte della loro formazione in Italia». I giovani stanno molto a cuore al Circolo, che aiuta anche i talenti della lirica con generose borse di studio. Il consiglio di Maria Caterina Mignone Fazzari per chi desidera trasferirsi in Inghilterra è: «Arrivare preparati, con idee chiare e dopo aver avuto contatti specifici per l’attività che si vuole intraprendere. Il rischio, altrimenti, è quello di veder crollare le proprie aspettative di fronte alle prime difficoltà. L’ambiente, infatti, è molto competitivo e piuttosto saturo. Se lo scopo è invece quello dello studio della lingua, consiglierei di vivere un periodo in Gran Bretagna perché offre un’esperienza che arricchisce e serve a crescere».

L’augurio è che le attività dell’associazione si propaghino nel tempo grazie alle energie di chi si mette a disposizione e che i giovani meritevoli colgano le occasioni offerte dal Circolo.

 

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017