I mattoni della fede

Ideato e disegnato da padre John Lucio Borean e dall’architetto Nino Rico, l’edificio sacro sorgerà nel Villaggio Vellore, a Woodbridge.
04 Ottobre 2001 | di

Toronto

Una delle zone di maggior sviluppo edilizio di Toronto, è la regione di Woodbridge, dove la popolazione di circa 60 mila abitanti è costituita al 90% da italiani o figli di italiani. Woodbridge non è solamente il sobborgo più moderno di Toronto, caratterizzato da case grandi e lussuose, ma secondo un sondaggio governativo recente, risulta che il reddito medio degli abitanti di Woodbridge è superiore a quello degli abitanti di qualsiasi altro quartiere della città  di Toronto. A causa dello straordinario sviluppo edilizio, ed essendo la popolazione di questa zona nella quasi totalità  di origine italiana, e quindi cattolica, ogni dieci anni circa, si ritiene necessaria la costruzione di una nuova chiesa, affidata a sacerdoti di origine italiana. Per questo motivo, nel 1995 le autorità  ecclesiastiche decisero di costruire una nuova chiesa. Ad occuparsi di questo grandioso progetto che una volta completato sarà  costato complessivamente circa 8 milioni di dollari, è stato incaricato padre John Lucio Borean, giovane e dinamico sacerdote dell";arcidiocesi di Toronto.

Padre John non è nuovo a questo tipo d";impresa. Nato a Toronto nel 1951 da Antonio ed Elvira Borean "; giovani friulani emigrati in Canada nel 1950 ";, padre Borean crebbe all";ombra della chiesa di Santa Chiara, sulla strada St. Clair e Dufferin, che negli anni Sessanta costituiva il più importante centro d";incontro sociale e religioso degli italiani emigrati all";epoca.

Insieme alla spiritualità  religiosa, padre John nella sua giovinezza aveva coltivato inclinazioni naturali per le belle arti, includendo la musica, la pittura, la scultura e l";architettura. Durante gli anni di preparazione al sacerdozio, egli sviluppò e perfezionò queste qualità  artistiche. Appena ordinato sacerdote nel 1976, cominciò a mettere in pratica questi suoi talenti, lavorando come decoratore liturgico in parecchie chiese dell";arcidiocesi di Toronto e dintorni. Basta entrare nella chiesa di S. Carlo Borromeo e S. Wilfrid a Toronto, oppure nella chiesa Our Lady of the Airways, a Mississauga, o nella chiesa di S. Marc a Stouffville per riconoscere il suo stile semplice ma elegante, caratterizzato da un";armonizzazione piacevole di tradizionale e moderno che ispira automaticamente alla devozione e all";ammirazione. L";impronta di padre John è visibile anche nella chiesa di St. Peter a Woodbridge, la quale, benché ideata e iniziata da un altro architetto, fu da lui portata a termine in tutti i dettagli.

Padre John ha anche disegnato e diretto la costruzione di numerose cappelline di varie altre chiese di Toronto, tra cui la cappella della Sacra Famiglia di S. Wilfrid, la cappella di S. Alphonse, e quelle dei conventi delle Suore Carmelitane a North York e a Maple. Ha anche disegnato numerosi oggetti liturgici, come vie crucis, altari, battisteri, tabernacoli, vetrate e immagini sacre in altre chiese di Toronto. Egli, inoltre, da anni ricopre la carica di presidente della commissione per la costruzione o i restauri di chiese, scelto direttamente dall";arcivescovo della diocesi per questa mansione.

Era normale, dunque, che quando i responsabili diocesani decisero di creare una nuova parrocchia e cercavano un sacerdote capace di costruire un luogo degno del culto sacro, padre John costituisse la scelta più appropriata in virtù della sua esperienza, competenza, responsabilità  e dinamicità .

La parrocchia fu fondata l";11 agosto 1995, festa di Santa Chiara d";Assisi, santa a cui padre John era affezionato in quanto nella vecchia parrocchia di St. Clair il suo sogno di diventare sacerdote era germogliato e maturato. Nel febbraio del 1996 la curia acquisto una casa che doveva servire come canonica provvisoria, e padre John cominciò immediatamente a lavorare, cercando di creare una fiorente comunità  cristiana, prima di costruire la nuova chiesa. E, difatti, oltre a raccogliere i fondi necessari e a trovare un terreno appropriato alla costruzione, padre John ha formato e curato i vari gruppi parrocchiali necessari al buon funzionamento di una comunità  cristiana. Naturalmente la difficoltà  più grande per il nuovo parroco è stata la raccolta dei fondi. Il governo non concede nessun sussidio finanziario e quindi bisogna contare unicamente sulla generosità  dei parrocchiani e sull";aiuto della diocesi che ha già  acquistato il terreno al prezzo di un milione e mezzo di dollari e avanzerà  un prestito di altri due milioni, che, però, dovrà  essere rimborsato. Durante i sei anni di esistenza della parrocchia, padre John è riuscito ad accumulare circa tre milioni e mezzo di dollari, contando sull";aiuto di tanti membri della comunità  e di molti suoi amici che operano nel settore industriale ed edilizio. Tra questi, degno di menzione è Vic De Zen, C.E.O. di Royal Technology, un trevigiano umile e generoso, senza il quale, a sentire padre John, la chiesa sarebbe rimasta un pio desiderio.

Dopo circa sei anni di laboriosi preparativi, finalmente la chiesa comincia a diventare una realtà . Il 22 aprile 2001 la comunità  si è recata sui luoghi dove sorgerà  la futura chiesa per la cerimonia rituale, e il 23 aprile se ne iniziò la costruzione. Padre John spera di poter entrare nella nuova chiesa l";11 agosto 2002, festa di Santa Chiara d";Assisi.

L";edificio sarà  una delle più grandi chiese cattoliche della diocesi di Toronto, con una capienza di 1130 posti, una cantoria di 50 posti a sinistra dell";altare e una cappella di 50 posti per il SS. Sacramento. Ci sarà  una sala ricreativa al piano terreno con gli uffici parrocchiali e una canonica, capace di ospitare 5 sacerdoti. Per rispettare anche il desiderio dei parrocchiani, la struttura architettonica rifletterà  lo stile classico di una chiesa tradizionale, con un grande campanile che si vedrà  anche in lontananza. Inoltre, il materiale da costruzione e le finestre colorate con vetri smerigliati, rifletteranno lo stile tradizionale delle chiese cristiane creando un";atmosfera favorevole alla preghiera e al raccoglimento.

L";operosità  artistica e pastorale di padre John non si è limitata ai confini della diocesi di Toronto. Nel novembre del 1989, durante una messa in lingua friulana al centro delle Famee Furlane di Toronto, padre John esortava gli oltre 800 emigrati presenti in sala a non accontentarsi di pregare solamente, ma ad agire, facendo qualche opera concreta di bene verso le persone bisognose. Dopo la messa due amici lo avvicinarono e promisero immediata cooperazione. In seguito ad alcune ricerche si venne a sapere che in Salvador, un sacerdote francescano, padre Vito Guarato, cercava mezzi materiali e finanziari per costruire un centro per bambini orfani ed handicappati, abbandonati lungo le strade della capitale, San Salvador.

Qualche mese dopo, padre John e un gruppo di 16 volontari si recarono sul luogo per incominciare a lavorare e costruire. Sorse così la "Hogar del Nino" (La Casa del bambino), un";opera eccezionale che padre John progettò e disegnò. Per molti anni, gruppi di volontari sempre più numerosi, a proprie spese, si recarono sui luoghi e continuarono questo enorme progetto che fu creato, completato e continua ad esistere, grazie al volontariato di circa 100 persone locali e alla generosità  di vari gruppi di comunità  cristiane esistenti a Woodbridge, negli Usa e in Italia, che assicurano vitto, alloggio e assistenza medica ai 138 residenti.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017