I primi cinque classificati di Vancouver

16 Settembre 2005 | di

Sono nati tutti e cinque a Vancouver tra il 1977 e il 1986 i vincitori della selezione tra quanti "; adulti e giovani "; avevano assiduamente frequentato negli ultimi mesi i corsi di lingua italiana in Internet offerti e finanziati dalla Regione Puglia (www.cnipuglia.it). Previa iscrizione, gli studenti hanno potuto seguire le lezioni sia individualmente "; attraverso il computer personale o di famiglia ";, che collettivamente tramite le classi serali organizzate dai dirigenti dell";Associazione pugliese nell";ospitale sala informatica dell";Heights Community Centre di Burnaby.
Parlando del corso e della ricaduta che ha avuto sulla loro formazione professionale e sul versante dei rapporti umani, i giovani sono stati prodighi di commenti. La diciannovenne Tania Catalano , studentessa di Business e attiva collaboratrice della madre Lidia, titolare della Società  Italiana Servizi Comunicazioni, ha osservato che questo viaggio "; il quarto in Puglia "; «mi dà  l";opportunità  di migliorare la mia conoscenza della lingua italiana e conoscere meglio le mie radici». Il Canada «è la mia terra nativa» e l";Italia «le mie origini di cui sono molto orgogliosa». Ha scelto «molto liberamente» di studiare l";italiano. Rispetto all";ultimo quesito: «La comunità  italiana si perde se noi giovani non ci diamo da fare per tenerla viva. La nostra associazione sta facendo molte cose, specialmente per inserire i giovani. Vorrei vedere svilupparsi un gruppo giovanile pugliese per poi fare degli scambi con i giovani in Puglia». Tra i suoi hobby: calcio, musica, moda, Tania ha indicato quello di «essere attiva nella comunità  italiana».
Il ventitreenne Brandon Bruno , studente di Paramedicina e Medical Care, e già  in servizio presso il Food & Nutrition Department di Burnaby e il Maple Ridge Hospital, appassionato di tennis e di bodybuilding , ha affermato che «questo viaggio significa capire meglio la lingua, la cultura e le mie origini». È stato ancora in Italia, la terra «delle mie radici. Il Canada è la terra dove sono nato e cresciuto, e dov";è nata mia mamma»: Dana, insegnante di francese, nata a Vancouver da genitori calabresi; sposata al pugliese Vito Bruno, ne è la più appassionata collaboratrice. Brandon, che ha «scelto liberamente di studiare l";italiano», ha dichiarato: «Vedo che ci sono tante feste nella comunità , ma personalmente non vedo molto coinvolgimento dei giovani. Sono molto contento che l";Associazione pugliese abbia preso questa iniziativa di sponsorizzare non solo me ma altri quattro giovani per questo progetto. In futuro vorrei far parte di un gruppo giovanile italiano per promuovere la lingua e la cultura».
Studia invece Biologia alla UBC, University of British Columbia, e segue i corsi di Italiano a livello universitario il ventiquattrenne fratello di Brandon, Michael Bruno , appassionato giocatore di football. Non è la prima volta che visita la regione d";origine di suo padre, ma questo viaggio «mi dà  l";opportunità  di imparare meglio la mia cultura italiana, e in particolare il significato di quella pugliese». Originale, molto bella e sentimentale, la sua interpretazione dei Paesi di cui ha la cittadinanza: «per me il Canada e l";Italia funzionano come la mia famiglia. Il Canada è come i miei genitori, è la nazione dove sono nato e dove puoi trovare la mia vita. Ma l";Italia è come i miei nonni, e tutti sanno che nessuno può dimenticare i propri nonni.
L";Italia è una nazione dove si apprende la cultura e la storia. Secondo me, l";Italia e il Canada ";lavorano insieme"; per creare una persona che si chiama Michael Bruno». Rispetto alla comunità  «ci sono tante feste italiane e tante iniziative a promozione della cultura italiana. L";unica cosa che vedo male è la scarsissima partecipazione dei giovani. Sono molto contento di essere stato scelto per questo progetto. L";Associazione pugliese è stata finora l";unica ad effettuare un programma del genere. Per il futuro, dobbiamo formare un club giovanile per promuovere la cultura italiana tra i giovani».
Ha 26 anni e studia Biologia e Spagnolo all";Università  di Victoria Zelinda Carbonara , che nelle sue sintetiche risposte mescola le lingue italiana e spagnola per dire quanto sia felice di essere stata scelta, e quale significato abbia per lei questo viaggio in Puglia (il papà  era arrivato in Canada trentasei anni fa da Bitritto di Bari, la mamma trentotto anni fa da Celano, in provincia de L";Aquila). Per lei il Canada, nazione dov";è nata, «ha dato tanto a me e alla mia famiglia. Il Canada è un posto che offre tante possibilità . L";Italia è così bella che mi è difficile spiegarlo». Vede la locale comunità  italiana tuttora in via di sviluppo, ma sono quasi assenti i giovani. Vorrebbe condividere quest";esperienza con moltissimi di loro.
La ventottenne Serafina Lecce , figlia di Vito, calabrese di Spezzano Sila, e di Giovanna, pugliese di Sannicandro di Bari. I suoi genitori sono in Canada da ormai quarant";anni e sono, tra l";altro, gli organizzatori delle annuali celebrazioni antoniane di giugno presso la chiesa di Sant";Elena, a Burnaby. Serafina "; attiva come Social Worker (assistente sociale) "; è stata altre volte in Italia, ma da questa esperienza si aspetta nuove conoscenze; vorrebbe visitare monumenti e luoghi finora non visti. «Il Canada è la mia casa, la mia nazione "; confessa "; e l";Italia è l";origine della mia generazione». La scelta di studiare la lingua italiana è stata sua e solo sua. Aperta, ottimista e generosa, vede «bene» la locale comunità  italiana, vede «bene» le iniziative dell";Associazione pugliese. Quanto alle proposte da fare si augura che «le comunità  italiane (e qui intende le numerose associazioni), siano concordi nel collaborare insieme».

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017