Il decennale del Pascal D’Angelo

12 Dicembre 2011 | di
Non è facile tracciare un bilancio delle iniziative del Centro studi Pascal D’Angelo, che ho fondato nel 2001 con l’appoggio del Comune di Mercato San Severino – Salerno – (nella foto uno scorcio del paese). Lo scopo del Centro studi è di far conoscere altri mondi, altre culture: ed è ciò che è stato fatto in questi dieci anni. Ricordo il convegno «Due patrie, due lingue - cultura e letteratura italoamericana», con i docenti della State University di New York, con Mario Mignone e Luigi Fontanella, e molti studiosi italiani, convegno che inaugurò una stagione significativa per la nostra comunità, e i cui atti furono presentati alla State University di New York; e poi il convegno «Il Dio della valigia», svoltosi nel 2003 presso la sede della Provincia di Salerno e a Mercato San Severino; lo spettacolo «America, cronaca di un esodo» dell’agosto del 2004; la presentazione del saggio sull’emigrazione del Comune di Mercato San Severino: Lontano dalla mia terra della sociologa Maria Salvati; il convegno, nel 2005, sul tema «La cultura italoamericana come promozione dello sviluppo economico», organizzato con l’amico Vincenzo Marra, presidente dell’Order of Sons of Italy e di Ilica: un organismo che si prefigge la diffusione della lingua e della cultura italiana negli Stati Uniti. Di grande interesse anche la presentazione, a Boston, della collana Radici – unica in Italia –, dedicata agli autori italiani emigrati; e poi il convegno «Emigratio», tenutosi nel 2006 all’università di Harvard; l’intervista, a Rai International, con Gigliola Cinquetti, conduttrice del programma «Italia Rai»; la presentazione, nel novembre 2008, a Mercato San Severino, del libro Le vie del sogno, personaggi e luoghi dell’altrove. Altri convegni sono stati organizzati a Roma, presso il Circolo della stampa della Farnesina, nel settembre del 2008; e, in questi ultimi dieci anni, alla Fiera del libro di Torino, con la presentazione di volumi e autori della collana Radici.
Per il futuro, c’è la speranza che l’amministrazione comunale metta a disposizione del Centro studi una sede per allestire una mostra permanente sull’emigrazione, che è dotazione scientifica del Centro studi e patrimonio della comunità. Occorre, inoltre, un appoggio concreto per il finanziamento del progetto «Festival Castello della cultura migrante».
Tutte iniziative realizzate con le scuole, come dimostra anche il convegno che ha celebrato la festa del decennale, dal titolo: «Unità d’Italia: briganti ed emigranti», che ha contribuito a destare un grande interesse tra i giovani delle nuove generazioni che vanno aiutate e formate, soprattutto attraverso lo strumento della cultura.
Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017