Il disordine addosso

14 Gennaio 2000 | di

Malattia subdola e difficile da diagnosticare, la sarcoidiosi causa grave disabilità  e profonde preoccupazioni per il futuro. Che cos`€™è, come si controlla, quali sono i centri specializzati per l`€™assistenza.

 

   
   
T utto cominciò con un`€™incomprensibile stanchezza non giustificata, che io attribuivo ai molti impegni lavorativi e di studio che caratterizzavano le mie giornate. Certo è che cominciavo a  «sentire» come impossibile e complicato anche il solo fare le scale o leggere un libro o il concentrarmi su qualcosa. Avevo dei gonfiori alle gambe, tachicardia... Mi sono ricoverato e mi sono state diagnosticate le       malattie più disparate... Essendo una persona entusiasta e impulsiva, sentirmi dire che la mia situazione era legata più a una mia fissazione che a una vera patologia era veramente imbarazzante... Per quanto, però, uno possa avere un atteggiamento positivo di fronte alla vita, ti preoccupi perché alla fine non capisci cosa stia accadendo. Dopo una lunga serie di vicissitudini sono riuscito a scoprire il nome del mio male: la sarcoidiosi. Ed è paradossale. Alla mia età  mi sento infermo, disabile, handicappato perché non si conoscono i motivi scatenanti di questo morbo che non è né virale né ereditario. Da un anno a questa parte l`€™uso continuo di cortisone mi ha causato problemi ossei di varia natura. E il domani cosa mi riserverà ?

La sarcoidiosi. È una malattia difficile da diagnosticare all`€™inizio. «Spesso ha un esordio poco specifico `€“ spiega Paola Rottoli, professore associato dell`€™Istituto apparato respiratori dell`€™Università  di Siena `€“ e spesso il medico, in base alle specializzazioni che ha ottenuto, tende a inquadrare il paziente tra la 'schiera' dei depressi o dei 'fastidiosi'. La malattia ha un andamento oscillante con fasi di remissione e fa- si di ricaduta e quindi se il paziente ne è consapevole può fare una vita regolare in base chiaramente alla sintomatologia e all`€™interessamento d`€™organi che ha, ma deve fare dei controlli regolari rivolgendosi a centri specializzati».
La sarcoidiosi può anche essere riconosciuta come un disordine e può colpire qualunque parte del corpo, anche se le sedi più frequentemente interessate sono i polmoni, i linfonodi, l`€™occhio, la cute, la milza e il fegato.
Ancora oggi è difficile conoscere le cause scatenanti della sarcoidiosi. La forma acuta si presenta con febbre, raramente superiore ai 38° C, malessere, anoressia e calo di peso. Sono frequenti la tosse, una respirazione alterata per ritmo e frequenza e un vago senso di costrizione nella zona dietro lo sterno. Nella forma cronica vengono colpiti prevalentemente i polmoni con un`€™insufficienza respiratoria.

 

   
   
I  NUMERI      

          Èpiù facile riscontrare casi della malattia nei paesi a clima freddo. I valori appaiono minori nei paesi a clima temperato come l`€™Italia dove la prevalenza è stimata in circa 10 casi ogni 100 mila abitanti. La sarcoidiosi appare più frequente nelle femmine che nei maschi e spesso l`€™età  di esordio è fra i 20 e i 40 anni, ma ogni età  può essere colpita.

 

DOVE TROVARE ASSISTENZA

- Padova, Istituto di medicina clinica
Università  di Padova, via Giustiniani, 2 `€“35128 Padova; professor G. Semenzato e dottor Agostini.

- Milano, Ospedale Niguarda, piazza Ospedale Maggiore, 3 - 20126 Milano; professor G. Rizzato.

- Torino, Clinica malattie apparato respiratorio,
Azienda ospedaliera S. Luigi Gonzaga, Regione Gonzole, 10 `€“ 10043 Orbassano (To); professor E. Pozzi e dottor P. Albera.

- Parma, Istituto di clinica delle malattie dell`€™apparato respiratorio
dell`€™Università  di Parma, via Rasori, 10 `€“  43100 Parma; professor D. Olivieri e professor A. Pesci.

- Modena, Istituto malattie apparato respiratorio,
Università  degli studi di Modena, via del Pozzo, 71 - 41100 Modena; professor C. Saltini.

- Siena, Istituto di malattie dell`€™apparato respiratorio
Policlinico Le Scotte, Università  degli studi di Siena, viale Bracci - 53100 Siena; professoressa P. Rottoli.

- Roma, Istituto malattie apparato respiratorio
Ospedale Spallanzani, via Portuense, 292 - 00149 Roma; professor A. Bisetti.

   
   

   

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017