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SYDNEY
Tra i numerosi incontri che la delegazione della Regione del Veneto ha avuto in occasione della Conferenza d";area di Sydney, una delle visite più rilevanti è stata quella effettuata, nella mattinata di mercoledì 24 novembre, a sir James Gobbo, commissario speciale per i rapporti tra lo Stato del Victoria e l";Italia. Gobbo ci ha accolti nella sede dell";InvestVictoria , lungo la Collins Street, in un salone del 46° piano dal quale si poteva ammirare il panorama di Melbourne. L";incontro è iniziato con la presentazione dei membri della delegazione da parte dell";assessore Raffaele Zanon e poi, a nostra richiesta, James Gobbo, con un piacevole stile familiare, ha ripercorso alcune tappe significative della sua vita.
I suoi genitori, arrivati in Australia nel 1928 da Cittadella, in provincia di Padova, nel 1934, a causa della depressione che coinvolse tanti Paesi del mondo, dovettero rientrare in Italia. Ripresero con coraggio il loro viaggio di ritorno in Australia nel 1938, quando James aveva sette anni. Suo padre aprì un ristorante davanti al mercato generale di Melbourne, portando in Australia la prima macchina per caffè espresso, la celeberrima Cimbali. Sir James ha ricordato anche l";impatto con i primi compagni di classe quando, presentandosi con il grembiulino e il farfallone al collo come tutti i bambini in Italia, fu deriso con il dispregiativo di dago, riservato ai figli degli emigranti. Rimase molto offeso e lo risollevò un padre gesuita, cappellano della comunità italiana di quel tempo, spiegandogli, con una certa fantasia, che, dopo tutto, l";origine della parola dago è Diego, cioè James: il suo nome! Dopo le scuole primarie, James frequentò il Xavier College, si laureò in Lettere, e nel 1951 vinse la prestigiosa borsa di studio «Rhodes Scholarship» che l";Università di Oxford assegnava a un laureando australiano distintosi per studi universitari e anche nello sport. Il canottaggio, infatti, era una passione per il giovane James, tanto che divenne presidente dell";Oxford Rowing Club.
Dopo la laurea in Legge, nel 1956 ritornò a Melbourne, dove dal 1963 al ";68 fu docente all";Università . Nel 1971 fu nominato Queen";s Counsel, nel 1978 giudice della Corte Suprema del Victoria, e nel 1997 fu eletto alla carica di governatore dello Stato del Victoria.
Il colloquio ha poi toccato argomenti d";attualità . «Io appartengo alla seconda generazione italiana, molto integrata nella società , per la quale sono necessari programmi specifici per il mantenimento della loro italianità , come lingua e cultura "; ci ha detto ";. La nostra è una generazione molto apprezzata in Australia, per i risultati conseguiti nell";ambito dell";impegno professionale e lavorativo». E a noi è bastato allargare lo sguardo per ammirare alcune realizzazioni dei fratelli Grollo per averne conferma: come il grattacielo «Rialto» che raggiunge i 253 metri o l";Eureka, ancora in costruzione, che già lo supera in altezza. «In Australia ci sono molte opportunità di sviluppo per i rapporti economici, turistici, imprenditoriali, e devo riconoscere che la Regione del Veneto ha saputo cogliere in questi ultimi anni le occasioni più vantaggiose per essere una presenza attiva». Gobbo ci ricorda alcune iniziative da lui promosse: la «Fondazione Palladio», che offre ai giovani australiani la possibilità di apprendere tecniche e metodologie delle aree industriali e commerciali venete più avanzate; la mostra del Tesoro di San Marco, allestita nel 1997 alla Galleria Nazionale del Victoria; la sua visita ufficiale, nel 1998, in Italia e i colloqui con l";allora presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, e, a Venezia, con il presidente della Giunta regionale, Giancarlo Galan. «Sono state tutte occasioni per creare un ponte di collaborazione tra l";Australia e il Veneto», sottolinea Gobbo.
Al mondo politico, associazionistico e imprenditoriale, James Gobbo ha detto che le università e gli istituti delle regioni italiane riconoscono che le università australiane, particolarmente quelle di Melbourne e di Sydney, sono allo stesso livello o ad un livello superiore nei settori della scienza, della ricerca medica, della biotecnologia, della ricerca agricola, della tecnologia informatica e delle nanotecnologie. La conferma viene dal conferimento di tre Premi Nobel ad illustri ricercatori australiani, ed è positivo che per il 2005-2006 siano maturate delle proposte per uno scambio di 4 ricercatori tra il Victoria e il Veneto nei campi dell";eredità culturale, della tecnologia e della sicurezza.
Nel settore «educazione» sono già in atto programmi e cattedre di Italianistica sostenute dalla Fondazione Cassamarca di Treviso. Ma lo standard dell";insegnamento dell";italiano in Australia potrebbe essere migliore, sostiene Gobbo, se gli insegnanti nel tempo della loro vacanza scolastica (gennaio) rimanessero un mese in città come Verona, Padova o Treviso per approfondire la loro conoscenza della lingua e della cultura italiana. La Regione del Veneto, in tal caso, dovrebbe agevolare l";iniziativa, già sperimentata positivamente dalla Regione Calabria, offrendo agli ospiti l";alloggio e un aiuto economico per le tasse d";iscrizione. Il nostro interlocutore ci ha parlato anche del «Programma per assistenti di insegnanti», che offre l";opportunità a giovani laureati italiani di trascorrere un anno in scuole australiane, come assistenti d";insegnanti d";italiano. Lo stipendio è pagato dal governo italiano mentre i biglietti d";aereo sono pagati dagli studenti con un contributo delle regioni. «È un programma che ha delle prospettive "; ha sottolineato Gobbo "; anche perché questi giovani sono bene accettati e quando tornano in Italia parlano bene l";inglese».
Nei settori del design e dell";artigianato c";è l";opportunità per tanti australiani di imparare l";arte dei maestri veneti, ricercati in Australia come conduttori di workshop e corsi intensivi. Anni fa è stato fondato l";ente «International Specialised Skills», senza fini di lucro, e nel 1992 sono stati inviati i primi vincitori al Centro Europeo fondato nell";isola di San Servolo nella laguna di Venezia. Lo scopo dell";iniziativa è di ovviare alla carenza di specialisti promuovendo stage di specializzazione per artigiani e artisti, oppure portando in Australia esperti dall";estero per condurre workshop. Dal 1991, sono state assegnate 68 borse di studio, di cui 12 a esperti stranieri (Master Artisans) per essere portati in Australia. «E quando i borsisti ritornano, trasmettono l";arte e il perfezionamento imparato da altri!», ha ricordato Gobbo. A constatazione della positività del programma, il governo del Victoria recentemente ha assegnato due borse di studio a due insegnanti per uno stage nel Veneto sulle caratteristiche nutrizionali del cibo organico e sulla viticoltura.
Un altro centro d";interesse che può promuovere migliori rapporti tra lo Stato del Victoria e la Regione del Veneto è il turismo: «Ma, eccetto Venezia, non esiste in Australia molta informazione sulle altre città del Veneto. Il turismo, specialmente i viaggi di gruppo, è quasi inesistente», ha rilevato il nostro interlocutore, convinto che «un incremento di viaggi dal Veneto all";Australia e, viceversa, dal nuovissimo continente al Veneto promuoverebbe un approfondimento di conoscenze, di rapporti e incentiverebbe legami di cultura, di commercio e di reciproci scambi».