Italia. Il coraggio di tornare
Si fa presto a parlare di fuga di cervelli e di immigrazione giovanile verso Paesi che offrono di più. Tra i tanti connazionali che negli ultimi tempi hanno lasciato l’Italia in cerca di fortuna, però, c’è anche qualcuno che ha fatto ritorno. È il caso di Loredana Vivera, rientrata nella sua Sicilia dopo undici anni vissuti da globetrotter in giro per l’Europa. Prima un anno di liceo in Francia, a 17 anni, poi la laurea in Scienze diplomatiche e internazionali a Gorizia, l’Erasmus a Madrid, il master in management della moda a Parigi e un’esperienza di lavoro alle Gallerie Lafayette. Infine, l’idea concreta di fare dei terreni di famiglia – quarantacinque ettari di vigneti e uliveti tra Chiaramonte Gulfi (RG), Corleone (PA) e Linguaglossa (CT) – una cantina vitivinicola. Il sogno diventa realtà grazie anche al contributo del fratello Eugenio e dei genitori. Loredana ci mette l’anima e il cuore. E oggi l’azienda Vivera, con una produzione di centoventimila bottiglie l’anno, è una delle più importanti della regione.
«Il ritorno in Sicilia non è stato facile dopo tanti anni fuori. Per certi versi traumatico – ricorda oggi Loredana –. I ritmi di Parigi erano diversi rispetto a quelli di Catania, soprattutto per una persona iper dinamica come me. Per fortuna il mio lavoro mi porta a viaggiare tantissimo. Così ho trovato un equilibrio tra le mie due anime: quella che ama le grandi città e quella che ama la vita a contatto con la natura».
Ragionando a posteriori, la scelta di Loredana di prendersi cura delle terre di famiglia suona ora quasi scontata. «Volevo fare qualcosa che mi appartenesse al cento per cento, che portasse alla creazione di un prodotto – precisa la donna –. Ho avuto da sempre una grande passione per il vino e per la vite. Le storie che nascono e ci sono dietro una bottiglia di vino mi appassionano molto. Sono le storie più vere, genuine, autentiche». Per Loredana i vini sono uno strumento di promozione del territorio. «In tutte le fiere, gli incontri, io parlo di Sicilia e sento che il pubblico ha sete di conoscere e di sapere di più della nostra storia».
Ma per servire e valorizzare al meglio il proprio Paese è anche importante conoscere quel che sta oltre i suoi confini. «Certe esperienze si fanno solo vivendo all’estero –continua Loredana –. La vita fuori ti apre la mente, ti porta a contatto con culture e mondi diversi». Così, ai conterranei emigrati che le chiedono se abbia senso rientrare lei risponde senza esitazioni: «Bisogna avere un progetto concreto e le idee chiare. Lavorare in Sicilia è difficile, la burocrazia è lenta e il sistema non sempre funziona bene. Ma se sei ambizioso e hai un bel progetto i vantaggi sono tanti. Vivere in Sicilia, in questa terra unica e meravigliosa, non ha prezzo».