Italia. Il coraggio di tornare

23 Marzo 2016 | di

Si fa presto a parlare di fuga di cervelli e di immigrazione giovanile verso Paesi che offrono di più. Tra i tanti connazionali che negli ultimi tempi hanno lasciato l’Italia in cerca di fortuna, però, c’è anche qualcuno che ha fatto ritorno. È il caso di Loredana Vivera, rientrata nella sua Sicilia dopo undici anni vissuti da globetrotter in giro per l’Europa. Prima un anno di liceo in Francia, a 17 anni, poi la laurea in Scienze diplomatiche e internazionali a Gorizia, l’Erasmus a Madrid, il master in management della moda a Parigi e un’esperienza di lavoro alle Gallerie Lafayette. Infine, l’idea concreta di fare dei terreni di famiglia – quarantacinque ettari di vigneti e uliveti tra Chiaramonte Gulfi (RG), Corleone (PA) e Linguaglossa (CT) – una cantina vitivinicola. Il sogno diventa realtà grazie anche al contributo del fratello Eugenio e dei genitori. Loredana ci mette l’anima e il cuore. E oggi l’azienda Vivera, con una produzione di centoventimila bottiglie l’anno, è una delle più importanti della regione.

«Il ritorno in Sicilia non è stato facile dopo tanti anni fuori. Per certi versi traumatico – ricorda oggi Loredana –. I ritmi di Parigi erano diversi rispetto a quelli di Catania, soprattutto per una persona iper dinamica come me. Per fortuna il mio lavoro mi porta a viaggiare tantissimo. Così ho trovato un equilibrio tra le mie due anime: quella che ama le grandi città e quella che ama la vita a contatto con la natura».

Ragionando a posteriori, la scelta di Loredana di prendersi cura delle terre di famiglia suona ora quasi scontata. «Volevo fare qualcosa che mi appartenesse al cento per cento, che portasse alla crea­zione di un prodotto – precisa la donna –. Ho avuto da sempre una grande passione per il vino e per la vite. Le storie che nascono e ci sono dietro una bottiglia di vino mi appassionano molto. Sono le storie più vere, genuine, autentiche». Per Loredana i vini sono uno strumento di promozione del territorio. «In tutte le fiere, gli incontri, io parlo di Sicilia e sento che il pubblico ha sete di conoscere e di sapere di più della nostra storia».

Ma per servire e valorizzare al meglio il proprio Paese è anche importante conoscere quel che sta oltre i suoi confini. «Certe esperienze si fanno solo vivendo all’estero –continua Loredana –. La vita fuori ti apre la mente, ti porta a contatto con culture e mondi diversi». Così, ai conterranei emigrati che le chiedono se abbia senso rientrare lei risponde senza esitazioni: «Bisogna avere un progetto concreto e le idee chiare. Lavorare in Sicilia è difficile, la burocrazia è lenta e il sistema non sempre funziona bene. Ma se sei ambizioso e hai un bel progetto i vantaggi sono tanti. Vivere in Sicilia, in questa terra unica e meravigliosa, non ha prezzo».

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017