Italia. Rigoni Stern in un touch
«Sarebbe bello che un giorno, leggendo un mio racconto qualcuno potesse individuare il luogo e provare i miei stessi sentimenti e le mie stesse sensazioni». Le parole sono di Mario Rigoni Stern, lo scrittore de Il sergente nella neve. I luoghi, quelli del suo Altopiano (o Altipiano, come lo chiamava lui in omaggio all’amato Emilio Lussu). Un desiderio che diventa realtà grazie a «I luoghi di Mario Rigoni Stern», un sito e un’app, in versione italiana e inglese, concepiti pensando ai suoi compaesani (molti dei quali emigrati in tanti Paesi del mondo), a chi frequenta Asiago e il suo Altipiano, nel vicentino (dove Rigoni Stern nacque nel 1921 e morì nel 2008), a coloro che amano le sue opere e ne apprezzano l’insegnamento. Un percorso in cerca delle sue tracce: l’aria pulita che ha respirato, i saperi che ha tramandato e i sentimenti nobili che ha condiviso.
Progettata per iPhone, iPad e Android, l’applicazione permette di conoscere il territorio dell’Altipiano di Asiago attraverso venticinque itinerari, selezionati a partire dalle opere dello scrittore, da fare in bici, a piedi o in auto. Una vera e propria guida per camminare sui passi di Rigoni Stern. A ideare e realizzare l’applicazione, per conto del Comune e del Consorzio turistico Asiago 7 Comuni, Sergio Frigo, giornalista, egli stesso originario dell’Altipiano, in particolare di Canove, amico di Rigoni Stern. «Forse nessuno scrittore è stato legato alla sua terra quanto Mario. Ma pur essendo diventato una vera e propria icona del suo Altipiano, ha saputo incarnare l’anima stessa di tutta la montagna, anzi di tutte le periferie, diventando uno degli interpreti più autorevoli e universali del rapporto fra uomo e natura, oltre che tra storia collettiva e memoria personale e di comunità». Oltre 2 mila i download registrati in poche settimane, decine da Australia, Germania, Francia e Gran Bretagna, alcuni tra i Paesi in cui risiedono i tanti emigrati dall’Altipiano, la maggior parte dei quali è partita tra fine ’800 e inizi ’900 del secolo scorso. È un viaggio davvero nuovo, soprattutto per la sua formula che lega strettamente letteratura e luoghi, opere e itinerari.
«È stato pensato per far leggere chi, in genere, cammina; e, viceversa, per far camminare chi, abitualmente, non lo fa e preferisce starsene sulla poltrona a leggere un libro – prosegue Frigo –. Quelli scelti sono i luoghi che hanno visto Rigoni Stern giocare da bambino, crescere e diventare uomo, partire per la guerra per poi tornare e non allontanarsene più; quelli in cui ha ambientato i suoi libri, che l’hanno visto affermarsi come scrittore, cantore della montagna e della natura, infine interprete autentico delle terribili lezioni della storia del XX secolo e del desiderio di giustizia e di pace che essa ha depositato nel cuore dell’uomo».