Italian, the fine speaking
Vancouver
«Ho ventun anni e sono libano-canadese. Amo molto l' italiano!», esclama Nada Abou-Samra, studentessa di lingua italiana all' Università della British Columbia di Vancouver. Le fa eco Yoonjo Bark, un coreano che si definisce «sempre felice e allegro» prima di precisare «Studio l' opera e perciò devo studiare l' italiano». Per le stesse ragioni musicali e artistiche vogliono apprendere la nostra lingua anche Caroline Chong, figlia di una cilena e di un cinese, la cino-canadese Stephanie Zee, la pianista italo-ucraina Carla Parfeniuk e molti altri loro compagni di corso, tra i quali la studentessa d' arte Hana Dethlefsen, genitori giapponese e tedesco.
Da un relativo sondaggio sulle università canadesi che offrono credenziali in italiano, appaiono in netta minoranza gli allievi di origine italiana. È un fenomeno registrato anche dai corsi di lingua italiana per adulti, frequentati in prevalenza da canadesi: le motivazioni della scelta sono legate prevalentemente allo studio della musica, all' esercizio del turismo e allo scambio di prodotti commerciali con l' Italia. Sempre più rari gli esteti e i puristi, come Munir Abdulla, che afferma di studiare italiano a livello accademico «perché è una lingua molto bella». Altri sottendono, però, ragioni di comunicazione familiare (è il caso dei moltissimi matrimoni misti) o sentimentali. «Dopo molte vacanze in Italia, il mio cuore è in Italia», confida Trisha, oriunda di Trail, una cittadina dell' interno della British Columbia, con popolazione per buona metà di origine italiana. «Mi piace andare in Italia, è molto bello!», dice la futura veterinaria Adriana Calabrese, mamma siciliana e papà calabrese.
«Parlo francese e inglese. Comprendo l' italiano ma non lo parlo (non ancora!)», scrive la studentessa di Scienze Caterina Scozzafava, padre italiano e madre canadese. L' impressione è che il livello espressivo di questi studenti non sia di molto superiore a quello dei ragazzi delle scuole primarie, il cui impegno, quando c' è, è prevalentemente legato agli stimoli esercitati dalla famiglia. Il Canada multiculturale non nega tuttavia - attraverso il suo sistema scolastico - la possibilità di approfondire la conoscenza della lingua e della cultura italiana a vari livelli, dalla scuola primaria fino ai massimi gradi di eccellenza. Secondo «The Directory of Canadian Universities» esistono attualmente, presso le università canadesi, trentaquattro programmi di Italiano a livello accademico (quelli che in inglese sono crediti, certificati): né molti né pochi, per nulla affollati e senza lunghe liste d' attesa. Dipende perciò dall' azione congiunta delle istituzioni italo-canadesi e italiane - superando gli scompartimenti stagni in una visione di cooperazione reciproca e con i contributi di pubblico e privato - operare perché questo potenziale sia intelligentemente usufruito e arricchito. Al di là dunque di convenienze particolari, in uno scambio fecondo di valori ed esperienze. Avendo sempre per obiettivo il bene comune. Per stimolare l' interesse dei giovani oriundi e delle loro famiglie verso la riscoperta e lo studio di lingua e cultura italiane.
All' Università di Toronto (la più estesa del Canada, quinta per importanza nel Nord America) ci sono quattro programmi di studio per il conseguimento del Bachelor in francese e italiano, due rispettivamente per il BA in italiano e in «Italian Studies», uno per il Master e uno per il PhD in Italian. La circoscrizione di Toronto ha la più alta concentrazione di popolazione di origine italiana di tutto il Canada (circa 750 mila persone). C' è da augurarsi che ne tengano conto quanti vorrebbero apprendere ma anche specializzarsi nell' italiano per poterlo un giorno insegnare.
«A livello universitario la domanda di corsi di italiano e italianistica continua a tenere ma, paradossalmente, lo sbocco di carriera tradizionale, e cioè l' insegnamento a livello secondario, è in grave crisi», ci ha fatto sapere da Toronto Caterina Cicogna, orgogliosa di riconoscersi nella patavina Alma Mater. Disposta a cooperare al nostro sondaggio - a differenza di altri docenti restii a fare dichiarazioni - dice che si sta verificando, negli ultimi anni, uno strano fenomeno: «La domanda di italiano, ai primi livelli della scuola, sale costantemente, mentre si fa fatica a trovare il numero sufficiente di docenti per attivare i corsi richiesti a mantenere alta la qualità ».
Toronto a parte, altre università canadesi offrono programmi per la laurea in Italiano, o in «Italian studies»: tra queste la York (che rilascia anche un certificato di «Proficiency in Italian»), la Brock, la Carleton, la Concordia, la Laurentian di Sudbury, la Queen' s di Kingston, la McGill di Montréal (con specializzazione in studi medievali e rinascimentali oltre al Master in Italian studies). E ancora le Università di Guelph, Ottawa, Victoria, anche con un programma in «Mediterranean studies», e della British Columbia dove l' Italiano è insegnato nell' ambito del «Department of French, Hispanic and Italian Studies». Una curiosità storica: nella prima preziosa copia dell' 'Eco d' Italia', datata 25 maggio 1956, sotto il titolo a due colonne «L' italiano nell' Università della Columbia Britannica» viene annunciato che «l' università ha di recente deciso di introdurre l' insegnamento dell' Italiano a cominciare dal prossimo anno accademico 1956-57... I giovani studenti universitari avranno finalmente la possibilità di studiare anch' essi il dolce idioma di Dante... ecc. ecc.». Quarantacinque anni dopo, l' insegnamento della nostra lingua non è forse stato potenziato in relazione all' organizzazione del dipartimento e al numero delle cattedre, ma è arrivato in Internet.
La rubrica «Italiano a UBC», il sito web creato tre anni fa da Jessica Barbagallo, è ben organizzato e utile in generale anche per chi non studia all' università . O per chi ci studia e contemporaneamente lavora per pagarsi gli studi.
Per dare un' idea numerica della consistenza dell' insegnamento a livello superiore in Canada - poco più di 30 milioni di abitanti residenti in dieci Provincie e tre Territori, praticamente tredici grandi regioni con governi autonomi - ci siamo riferiti ai dati statistici dell Association of Universities and Colleges of Canada/Association des Universites et Colleges du Canada. I College si collocano tra gli studi secondari e quelli universitari, ma non necessariamente fungono da preparazione agli studi accademici. Il numero totale di college e università registrati è di 164. In testa è l' Ontario con 48, seguono la British Columbia con 30, l' Alberta con 23, il Quebec con 20. E poi la Nova Scotia con 11, Manitoba 10, New Brunswick 8, Saskatchewan 8, Newfoundland 2. Uno ciascuno, infine, per Northwest Territories, Prince Edward Island, Yukon e il recentissimo Nunavut con il suo «Arctic College».
The Directory of Canadian Universities Le Repertoire des Universites canadienne Studiare in Canada Educazione post-secondaria in Canada University of Toronto York University Concordia University University of British Columbia University of Victoria
S iti web da consultare
Educazione superiore in Canada, università e programmi di studi, informazioni per gli studenti canadesi, informazioni per studenti dall' estero. A cura dell' Associazione delle Università e dei Colleges del Canada.
A cura dell' Ambasciata canadese a Washington D.C.
Contiene informazioni pratiche per studenti esteri.
Centre d' information canadien sur les diplomes internationaux
www.cicic.ca/postsec/indexe.stm
Department of Italian Studies
http://www.chass.utoronto.ca/italian
http://yorku.ca/yorkweb/v3index.htm
Corsi di Italiano
http://www-cmll.concordia.ca/italian/
Department of French, Hispanic and Italian Studies
www2.arts.ubc.ca/departments/fhis/italian/ita.html
Italiano a UBC
http://web.arts.ubc.ca/italian/
Hispanic and Italian Studies
http://web.uvic.ca/hispanital/index.html