La chiesa tedesca e le attese del dopo GMG
Si sentiranno i benefici della Giornata nei prossimi mesi all";interno delle attività della pastorale ordinaria? Padre Gildo Baggio, della Missione Cattolica Italiana di Colonia, ne è convinto. I giovani presenti nella sua parrocchia "; nonostante molti fossero in ferie in Italia "; hanno vissuto una grande esperienza di comunità con i loro coetanei tedeschi, condividendo con loro le difficoltà di svolgere attività parrocchiali, ma anche la gioia di partecipare a passioni e ideali religiosi comuni.Nelle parrocchie tedesche, poi, è previsto che continui ad operare il cosiddetto Kern-team creato in vista dell";organizzazione della GMG: il suo compito sarà quello di animare la vita comunitaria e di testimoniare le intuizioni e gli inviti ricevuti in occasione della venuta del Papa. Lo stesso padre Baggio promuoverà nella sua bella chiesa parrocchiale di Santa Ursula, l";adorazione eucaristica mensile per i giovani. L";auspicio è quello che la presenza sia all";altezza dei numeri visti in occasione della GMG.
Un altro risvolto singolare della GMG viene dagli incontri tra gli italiani ospitati nella parrocchia della missione: i figli degli italiani residenti a Colonia hanno avuto molte occasioni per incontrarsi, soprattutto a livello informale, con i loro coetanei italiani venuti a Colonia per la Giornata. Padre Gildo testimonia che tra loro si è creato uno splendido rapporto di fresca confidenza, come si può vedere tra amici di vecchia data. E le occasioni per dimostrare il calore di questi nuovi legami non sono mancate. Non a caso, il cardinale Meisner non ha esitato a riconoscere nella conferenza stampa finale, che la GMG non sarebbe stata quella che tutti hanno visto, senza gli italiani e i loro amici italo-tedeschi. Dalla cattolicissima Colonia alla commerciale Dà¼sseldorf: anche qui padre Carlo Campiglia, presso la Missione Cattolica Italiana ha accolto, con i suoi giovani figli di italiani, 320 pellegrini austriaci e ha ospitato le catechesi per 1.350 partecipanti. Si augura per i suoi ragazzi che i riflessi di quei meravigliosi giorni di metà agosto si proiettino anche nei prossimi anni. «Mi sono fatto la convinzione "; dice padre Carlo "; che per i nostri giovani essere cristiani sia un atto eroico. Sono rimasti pochi tra i molti mentre cresce sempre più il frastuono che li distoglie dal seguire la parola delicata, ma certa, del vangelo». A Mainz, infine, i padri salesiani e 35 famiglie della Missione Cattolica sono stati artefici dell'ospitalità a più di 2 mila giovani italiani stupiti per tutte le attenzioni avute.