La dieta per l’anziano diabetico

I dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità sono allarmanti: circa 130 milioni di persone nel mondo soffrono di diabete e la cifra è destinata a raddoppiare entro il 2025, a causa dell’aumento della popolazione anziana.
11 Aprile 2002 | di

Il diabete è una malattia caratterizzata da valori elevati della glicemia, vale a dire della concentrazione di zucchero nel sangue. Nel soggetto normale questi valori oscillano tra 80 e 120 milligrammi/decilitro; nel diabetico i valori della glicemia a digiuno (misurati per due o tre volte consecutive) risultano superiori a 140 milligrammi/decilitro.
La glicemia è tenuta sotto controllo da alcuni ormoni, tra cui importantissima è l`€™insulina, prodotta dal pancreas e indispensabile per l`€™utilizzazione dello zucchero da parte delle cellule. Nel caso del diabete giovanile (detto di tipo I) vi è una carenza assoluta di insulina, mentre nel diabete dell`€™adulto e dell`€™anziano (detto di tipo II) la secrezione di insulina è normale o addirittura aumentata. In questo caso, infatti, il difetto sta nelle cellule e consiste in una loro «insulino-resistenza», cioè nell`€™incapacità  di rispondere in modo adeguato all`€™insulina.

Diabete e vecchiaia
I sintomi del diabete nell`€™anziano sono subdoli e aspecifici `€“ come la stanchezza o il dimagrimento `€“ così la diagnosi di diabete è posta solo occasionalmente.
Più si diventa vecchi e più aumenta la probabilità  di essere diabetici: la glicemia, infatti, aumenta di 1-2 milligrammi per decilitro ogni dieci anni circa. Una ridotta tolleranza al glucosio si registra nel 60 per cento degli ultrasessantenni, come risultato sia di una diminuita sensibilità  all`€™insulina sia di un peggioramento della funzionalità  pancreatica; si può parlare di vero e proprio diabete nel 40 per cento degli ultraottantenni, e nel 18 per cento di coloro che hanno un`€™età  compresa tra i 65 e i 75 anni.

Diabete geriatrico: quale dieta?
L`€™educazione alimentare, sempre importante, nel caso del diabete geriatrico diventa fondamentale: una dieta appropriata, infatti, è in grado di normalizzare la glicemia in oltre il 30 per cento dei diabetici.
Il primo passo nell`€™approccio dietetico all`€™anziano con il diabete, è quello di stabilire se la malattia è associata all`€™obesità  o al sovrappeso; in tal caso, valgono sempre le regole della riduzione dell`€™apporto calorico e dell`€™aumento della spesa energetica. Al contrario, in caso di anziani diabetici in sottopeso o malnutriti, lo scopo del trattamento dietetico deve essere volto al recupero di peso.
La dieta dell`€™anziano diabetico deve tenere presente non soltanto l`€™apporto calorico, ma anche la composizione dei nutrienti. In particolare:
· Proteine: l`€™apporto medio di proteine, per individui di ogni età , è pari al 14-18 per cento (di cui il 65 per cento di origine animale e il 35 per cento vegetale) del fabbisogno energetico totale giornaliero. Nelle patologie croniche, possono, però, essere necessari apporti dietetici più elevati.
· Carboidrati: l`€™Associazione americana del diabete (Ada) raccomanda che la percentuale di calorie derivanti dai carboidrati sia stabilita in base alle abitudini alimentari e ai livelli di glucosio e di lipidi. I carboidrati devono essere prevalentemente complessi (pane, pasta, riso, legumi, patate) mentre vanno limitati o ridotti i carboidrati semplici (zucchero, dolci di vario genere, gelati, marmellate).
· Saccarosio: è importante che lo zucchero o i cibi che lo contengono siano consumati in sostituzione di altri carboidrati e non aggiunti al pasto.
· Fibre: secondo l`€™Ada l`€™apporto giornaliero di fibre dovrebbe aggirarsi attorno ai 25-35 grammi. Le principali fonti alimentari sono il pane integrale, i legumi, la verdura, la frutta.
· Grassi: l`€™apporto quotidiano di grassi non dovrebbe superare il 30 per cento delle calorie totali, con meno del 10 per cento dei grassi saturi. I grassi devono essere di prevalente origine vegetale.
· Vino: sono raccomandati non più di due bicchieri al giorno per l`€™uomo e uno per la donna, durante i pasti. Episodi di ipoglicemia possono verificarsi in caso di consumo di alcol fuori dei pasti, soprattutto nei diabetici anziani malnutriti.
È bene ricordare, infine, che la dieta rappresenta uno degli aspetti più delicati in campo geriatrico, sia per le difficoltà  di modificare abitudini inveterate, sia per le condizioni economiche che talora impediscono di procurarsi cibi adeguati, sia per la presenza di alcune patologie.  L`€™anziano tende, quindi, a consumare alimenti di facile assunzione come il formaggio e i dolci, ricchi in grassi e in zucchero e dunque non raccomandati nella dieta del diabetico. Per tutti questi motivi la dietoterapia nell`€™anziano diabetico spesso richiede un notevole impegno anche da parte del medico e dei familiari del paziente.    

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017