La fede muove le carrozzelle

La basilica del Santo come meta del primo pellegrinaggio Mestre-Padova per disabili su carrozzelle elettriche.Un esempio di religiosità e di gioia di vivere.
07 Ottobre 2002 | di

Tre amici decidono di fare un pellegrinaggio da Mestre a Padova. Nulla di eccezionale. Lo fanno in tanti: a piedi, in bicicletta, in auto, in treno... Ma gli amici, Aldo, Luciano e Fabio, hanno in comune la disabilità  che impedisce loro di camminare. Per nulla scoraggiati, hanno fondato l`€™Associazione italiana disabili giramondo, per dare a chi ha il loro stesso problema un`€™occasione in più di muoversi con i propri mezzi. L`€™idea originale non è tanto del pellegrinaggio al Santo, ma di andarci da soli, con le nostre ruote. I non disabili hanno paura o pudore a proporci cose del genere. Se a organizzare siamo noi, per chi è con noi sulla stessa barca, allora la cosa cambia.

L`€™iniziativa, nata in modo informale, si è diffusa fra i disabili sull`€™onda di un naturale tam tam, coinvolgendo un centinaio di persone, compresi parenti e accompagnatori.

Al via i partecipanti in carrozzella erano una ventina. Era previsto un percorso di 32 km, ma volendo permettere la partecipazione più larga possibile ai disabili si è accorciato l`€™itinerario.

Molte le telefonate di incoraggiamento agli amici organizzatori nei giorni precedenti il pellegrinaggio programmato per il 1° settembre. Una giovane mamma `€“ racconta Luciano `€“ ha chiamato per raccomandarci di pregare e accendere una candela al Santo per il suo bambino che non riesce a parlare. Un altro signore ha telefonato per partecipare. Gli ho chiesto se aveva una carrozzella adatta, ha risposto che non era disabile, ma desiderava venire a piedi con noi, invece di andare da solo, per sciogliere un voto che aveva fatto. Abbiamo sentito tanta solidarietà .

Ricevuta la benedizione dal parroco del duomo di Mestre, le carrozzelle sono state portate a Mira in furgone; da lì hanno proseguito per 24 km con le loro ruote, passando davanti alle ville venete della Riviera del Brenta. A ogni incrocio, consensi e simpatia, anche se il loro passaggio bloccava gli automobilisti in transito. Sono stati tutti gentilissimi `€“ dicono commossi gli organizzatori `€“ è venuto a scortarci in moto addirittura il comandante della Polstrada di Mestre. Eravamo ben preparati, ci seguivano un`€™ambulanza e alcuni furgoni con carrozzelle di ricambio. Fortunatamente non ci sono stati problemi né intoppi. Una signora di 73 anni su una carrozzella lentissima, dopo qualche chilometro non ce l`€™ha più fatta e ha concluso il pellegrinaggio in auto. Ma è stata contenta di aver partecipato, anche solo per un piccolo tratto.

Sul sagrato della basilica, dopo circa quattro ore di viaggio, i pellegrini sono stati accolti dal Rettore del santuario, padre Domenico Carminati, che li ha accompagnati alla celebrazione della messa. Dopo il pranzo, consumato nel chiostro, una breve visita al complesso antoniano prima del ritorno a casa.

Sul volto dei partecipanti tanta soddisfazione e gioia. La bionda e sorridente Jessica Maguolo dice: Non sono partita proprio dall`€™inizio, ma se l`€™anno prossimo avrò una carrozzella più veloce e robusta percorrerò volentieri tutto il tragitto. È la prima volta che vengo al Santo, mi sono piaciute la messa, l`€™atmosfera e la spiritualità  che ho trovato. E poi è bello condividere questo con gli altri. Porto a Dio alcune sofferenze e spero che mi dia serenità  nel cuore e la risposta ad alcune grandi domande della mia vita.

Federica Zago ci confida: È stata una giornata che oserei chiamare normale, per una volta abbiamo potuto vivere nella normalità , facendo quello che molte persone fanno senza tanto pensarci. Anche noi disabili oggi siamo entrati nella categoria della normalità , andando a fare un pellegrinaggio come tutti i cristiani. A sant`€™Antonio chiedo serenità , e la pace con me stessa e con Dio, perché il mio rapporto con lui è ancora conflittuale. Ci sono molti perché a cui devo dare risposta.

L`€™intenzione è di rendere questo pellegrinaggio al Santo un appuntamento fisso, che serva come momento di espressione di fede e di integrazione per i disabili che hanno voglia di muoversi assieme a chi è nella loro stessa situazione. L`€™anno prossimo `€“ conclude Luciano Ganassin `€“ speriamo di poter coinvolgere più amici, soprattutto quelli che hanno paura e si privano di tante occasioni. Perché muoversi sempre e solo in giardino quando si può andare più lontano? Tutti i problemi logistici possono essere superati, basta volerlo.

padre Alessandro Ratti


Caro sant`€™Antonio

Nel solo mese di giugno sono arrivati ben 184 messaggi e preghiere indirizzati al sito internet www.carosantantonio.it. Riportiamo alcuni di quelli spediti in occasione della sua festa.

Non lasciarmi mai solo

Mio caro sant`€™Antonio, mancano solo due giorni alla tua festa del 13 giugno e io, che vivo lontano da Padova, mi commuovo al pensiero che questa mia preghiera verrà  deposta ai tuoi piedi in tempo per dirti che non ti dimentico mai. Ogni giorno parlo con te e ti affido la mia vita, quella dei miei figli e nipoti. Mi è di grande aiuto pensarti così vicino e raggiungibile in ogni momento grazie a internet. Ti penso circondato da tanti fedeli in preghiera presso la tua tomba e mi sento presente anch`€™io proprio per questo messaggio che ti mando: non lasciarmi mai solo, veglia su di noi... grazie caro sant`€™Antonio. Gino

Caro sant`€™Antonio, nel giorno del tuo onomastico ti chiedo la grazia di avere serenità  sul lavoro, capire cosa Dio vuole da me in maniera chiara. So che con la tua intercessione io sarò aiutata. Grazie. Tea

Auguri a te, caro sant`€™Antonio, e mi raccomando: in paradiso prendi la mia mamma per mano e non farla inciampare! Ciao da Gianni.

Carissimo sant`€™Antonio ti scrivo nel giorno della tua festa per ringraziarti di avere sostenuto e aiutato la mia mamma in un delicato momento per la sua salute. Ti ringrazio di avere ascoltato le mie preghiere e le mie invocazioni: ora tra i miei familiari sta ritornando la serenità . Verrò presto con la mia famiglia a pregarti nella basilica di Padova. Antonella

Ciao sant`€™Antonio. Ieri era la tua festa`€¦ Mai come quest`€™anno ho avuto il desiderio di festeggiarti, il perché lo sai: sto viaggiando in una vita che non riconosco più. Sono sola oramai da 7 mesi, senza quello che è stato il mio compagno per quasi 7 anni. Proprio oggi, in occasione della tua festa, ti rinnovo la mia preghiera, facci ritrovare, non permettere che tutto questo tempo e tutto il nostro amore vada perso, ti prego caro Antonio, riportalo da me e soprattutto fallo tornare ad essere l`€™uomo che tanto amavo e che tanto mi amava, aiutaci non lasciarci soli. Amen.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017