La passione del mare Milleseicento vele per la

Il 10 ottobre sulle acque del mare di Trieste si ripete, per la trentunesima volta, un rito che accomuna tutti gli appassionati per una sfida che ha mille valori, mille significati. La vittoria appartiene a tutti coloro che arrivano in porto.
06 Ottobre 1999 | di

L'appuntamento con la «Barcolana» è fissato per domenica 10 ottobre. La gara partirà  alle dieci del mattino, ma lo spettacolo comincia di buonora. Il mare di Trieste, fin dalle prime ore del giorno, si tinge di un bianco maestoso di infinite vele spiegate.
Nel 1968, alla prima competizione organizzata dalla società  velica «Barcola - Grignano», si iscrissero sessantuno imbarcazioni, tutte triestine. Quest'anno, al via della trentunesima edizione della regata, sulle acque del golfo ci saranno più di milleseicento barche: mille arriveranno da tanti porti della nostra penisola, alcune centinaia batteranno bandiera straniera. Come vuole la tradizione, la seconda domenica di ottobre è un giorno in cui si ritrovano i piccoli equipaggi familiari, i velisti della domenica, gli amici del mare, ma è anche il momento della sfida per gli scafi da competizione. Guidati da timonieri pluridecorati, con equipaggi in cui spiccano i nomi di campioni mondiali e olimpici, in questa edizione della «Barcolana» si daranno battaglia diversi maxiyacht, veri e propri gioielli della tecnologia, progettati per vincere. Al via ci saranno Gaja Legend, lo scafo con equipaggio misto italo-sloveno che si è aggiudicato già  tre diverse edizioni della «Barcolana», Magic, una barca nuova affidata a Mauro Pellaschier, e Watch, condotta da un equipaggio che si allena per le competizioni della Coppa America.
In occasione di questa regata, a Trieste la gente di mare è in subbuglio da giorni. La città  diviene la capitale europea della vela: gli arrivi delle imbarcazioni si susseguono e lungo tutti i pontili della costa, in ogni porticciolo, sontuosi yacht si affiancano a barche e barchette di ogni genere. Di giorno in giorno questa flotta si moltiplica, mentre l'aria si carica di un'attesa entusiasmante. Agli ormeggi, ovunque, si lavora alacremente. Tutti sono indaffarati per tirare a lustro il proprio «veliero», anche se si tratta di una vecchia carretta. Chi ama la vela cerca un imbarco fino all'ultimo minuto: alla «Barcolana» bisogna «esserci».

 Il venerdì e il sabato prima della gara un popolo inconsueto si aggira lungo le rive e pian piano si sparge nel centro di Trieste. Indossa scarpe di gomma, felpe, giacconi tecnici e magliette dai mille stemmi, accosta con naturalezza l'eleganza garbata del blu, del grigio, del bianco e del rosso. Gli uomini degli equipaggi, ancora abbronzati quando già  incalzano gli scrosci dell'autunno, ritrovano amici e colleghi, chiacchierano vivacemente nei caffè o nelle strade. Sono diecimila, forse dodicimila: tutti impegnati nella gara di domenica e nella prova di sabato, tutti ansiosi di conoscere le novità  sulle condizioni del mare e del vento.
Chi non conosce il mondo della vela osserva la gente di mare un p' sorpreso, ma condivide la gioia che domenica coinvolgerà  tutti nella grande festa della «Barcolana». Quelli che non ne sanno molto di boma e fiocchi, virate e bordeggi, si preoccupano di trovare il punto di osservazione migliore: c'è chi preferisce salire sul ciclone carsico e chi sceglie una passeggiata costiera magari fino a raggiungere il Castello di Miramare, il maniero che fu degli Asburgo. Naturalmente, per assicurarsi i posti migliori, bisognerà  alzarsi presto, ma il piccolo sacrificio sarà  ripagato da una vista indimenticabile.
Nell aria aleggia sempre un interrogativo assillante. Ci sarà  bora o calma piatta? Farà  bel tempo o burrasca? Il vento renderà  ragione a chi lavora da giorni, da settimane, da mesi? Qualche volta la sera di sabato l'aria è immobile, ma, quasi sempre, durante la notte arriva un sibilo, poi un fischio e si alzano fruscianti i primi beneauguranti «refoli» di bora.
Al mattino, il blu intenso del golfo di Trieste si colora di bianco, le barche si accalcano vicine fino a sfiorarsi. Da un'immaginaria linea di partenza, sempre contestatissima, al segnale del via i velieri maestosi prendono il largo veloci, mentre una marea di piccole imbarcazioni sfilano in una parata infinita. La festa del mare è cominciata, continuerà  per ore, fino a quando l'ultima barca avrà  tagliato il traguardo entro il tempo massimo. A Trieste nessuno chiede mai chi ha vinto. Esultano, rientrano sconfitti i velisti di professione, ma lo raccontano solo i cronisti sportivi e le interminabili classifiche ufficiali. La vittoria appartiene a tutti quelli che rientrano in porto e lanciano in aria i berretti di lana blu perché la loro vecchia carretta è sana e salva. Alla «Barcolana» quel che conta veramente è partecipare.

 

   
   
LE NOVITà€ DI QUESTA EDIZIONE      

La trentunesima edizione della «Barcolana» prevede due novità  assolute. Anzitutto, le barche avranno la possibilità  di «provare» il percorso della regata il giorno prima della prova ufficiale: per gli equipaggi sarà  l'occasione per mettere a punto la strategia di       gara, per il pubblico la possibilità  di assistere al grandioso spettacolo di migliaia di barche in mare anche il sabato. Per la prima volta, inoltre, la regata si concluderà  con una competizione durante il rientro verso i porti del Veneto. Alle 18, dallo specchio di mare dinanzi a piazza Unità  d'Italia, partirà  «Arrivederci Barcolana», una gara di ritorno per rinsaldare il legame di Trieste con le imbarcazioni che arrivano dall'Alto       Adriatico: lo scorso anno, infatti, sono giunte circa trecento imbarcazioni da Caorle, Porto Santa Margherita, Jesolo, Chioggia e Venezia. La prima boa verrà  posizionata al largo di Lignano, il traguardo sarà  fissato all'esterno delle grandi dighe di Venezia, quindi i concorrenti raggiungeranno a motore piazza San Marco. L'iniziativa è stata       resa possibile grazie alla disponibilità  e alla collaborazione di molte società  veliche del Veneto.
Da segnalare quest'anno anche l'assenza della consueta coincidenza tra la «Barcolana» e il Salone della Nautica di Genova: l'organizzazione della fiera dopo diversi anni ha deciso di spostare il periodo della rassegna per evitare la concomitanza con la regata triestina.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017