La più amata

17 Luglio 1998 | di

La denominazione linneana che classifica piante diverse come 'Matricaria chamomilla' ha creato, e crea tuttora, confusione tra i botanici, che hanno trovato un accordo proponendo tre denominazioni intercambiabili: Matricaria recutita L; Chamomilla recutita (L.) Rauschert; Matricaria chamomilla L. e precisando che ognuna di queste denominazioni esprime solo parzialmente la realtà . È popolarmente nota come 'camomilla comune o tedesca'.

Appartiene alla famiglia delle Composite (Asteracee). Originaria del bacino del Mediterraneo, è attualmente diffusa in tutta Europa, nelle Americhe e in Australia. È annuale, tanto comune da essere considerata una infestante; cresce spontanea, prediligendo i terreni acidi, in tutto il territorio italiano, dal mare alla zona subalpina, isole comprese. Ha fusto eretto, ramificato che può raggiungere il mezzo metro di altezza; le foglie sono bipennate di colore verde chiaro e spartite in lacinie sottili; i fiori, simili a piccole margherite, hanno profumo intenso che ricorda quello delle mele appassite. Il fiore (capolino) è cavo all`€™interno e questo permette alle persone poco esperte di distinguerla dalla Anthemis arvensis L., che invece presenta capolino pieno.

I capolini sono la parte più ricca di principi attivi. Si raccolgono in estate prima della completa fioritura; seccati rapidamente all`€™ombra in luoghi arieggiati si conservano in scatole di latta ben chiuse o in vasi di vetro per un periodo non superiore ai due anni. Contengono principalmente: olio essenziale, camazulene (di intenso colore blu che imbrunisce con l`€™esposizione alla luce), dei procamazuleni (matricina e matricarina), bisabololo, flavonoidi (apigenina), un principio amaro, colina, acidi organici, cumarine.

Le proprietà  terapeutiche sono: antinfiammatoria, antispasmodica (crampi allo stomaco, spasmi gastro-intestinali, meteorismo, colite), sedativa nervina (depressione nervosa, irritabilità , convulsioni, spasmi facciali, nevralgie del trigemino, cefalee, emicranie nervose), emmenagoga (per disfunzioni legate a disturbi nervosi); vermifuga (specie contro ascaridi e ossiuri); antimicrobica (olio essenziale attivo contro lo Stafilococco aureo); antimicotica (bisabololo attivo sulla Candida albicans). Per uso esterno: antiflogistica e antiallergica (congiuntiviti, eczemi, dermatosi pruriginose); antireumatica (frizioni con olio di camomilla); antalgica in reumatismo e gotta; cicatrizzante. Prima della scoperta dell`€™America, e quindi della China (chinino), veniva impiegata con vantaggio contro la febbre già  dagli antichi egiziani; può essere utilizzata come energetico antinfluenzale.

La camomilla in commercio proviene prevalentemente da coltivazioni dei paesi dell`€™Est europeo (Bulgaria, Ungheria, ex Jugoslavia); in modiche quantità  da Spagna, Germania, Repubblica Ceca e Slovacchia. Argentina ed Egitto esportano una qualità  di camomilla più adatta ad usi alimentari che farmaceutici.

È una tra le erbe medicinali più usate nella fitoterapia popolare; il suo uso risale ad un passato lontanissimo e attraverso i secoli le sue doti terapeutiche, molto ridimensionate dalla esperienza secolare e dalle moderne acquisizioni scientifiche, continuano ad essere sfruttate. Oltre all`€™arcinoto infuso di camomilla, che per secoli è stato una vera panacea per grandi e piccini, altre preparazioni di facile realizzazione possono essere trovate in riquadro.

È doveroso ricordare anche la 'camomilla romana o camomilla inglese' Anthemis nobilis L., composita perenne, coltivata, molto pregiata perché più ricca di olio essenziale. A questa si contrappongono l`€™Anthemis arvensis L. o 'camomilla bastarda', comune nei campi e nei luoghi erbosi, inodora e di nessun interesse e l`€™Anthemis cotula L. o 'camomilla mezzana', di odore fetido.

 

Le ricette

- L`€™elixir, ottimo nei casi di eccitazione nervosa e insonnia. Prima fase: in 200 g di alcol puro (95°) far macerare g 100 di fiori secchi di camomilla; g 5 bucce di arancia amara; g 2 cannella per 4 o 5 giorni, agitando di frequente il recipiente; filtrare poi l`€™alcol strizzando bene. Seconda fase: sciogliere 800 g di zucchero in 700 g di acqua facendo scaldare senza far bollire. Terza fase: aggiungere la soluzione alcolica allo sciroppo mescolando bene per amalgamare tutto ; lasciare riposare per qualche giorno prima di berla a bicchierini lontano dai pasti.

- L`€™olio, per frizione contro i reumatismi e nei crampi muscolari: camomilla fiori secchi g 50; olio di oliva g 200; macerare per 8 giorni in vaso coperto; filtrare spremendo. Conservare in bottiglia ben chiusa. Usare sulla parte colpita.

- Il vino di camomilla, ottimo per aiutare la digestione: g 100 di fiori secchi di camomilla si pongono a macerare per 5 giorni in un litro di buon vino bianco. Filtrare. Si consuma a cucchiai quando la digestione è particolarmente difficile.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017