La preghiera libera energie di pace
«Quell`evento (di Assisi) non poteva rimanere isolato. Aveva, infatti, una forza spirituale dirompente: era come una sorgente`¦», così ha scritto Giovanni Paolo II ai leader religiosi presenti a uno dei quindici incontri internazionali seguiti a quella memorabile giornata. Nel 1986, il mondo era bloccato nella guerra fredda. Ma non abbiamo pregato invano ad Assisi e nello spirito di Assisi! Abbiamo visto come la preghiera libera nuove energie di pace. Ci sono stati cambiamenti epocali: le transizioni pacifiche dal comunismo nell`Est europeo, le pacificazioni in America del Centro e del Sud, in Asia. Ho visto da vicino ritornare la giustizia in Sud Africa, la pace in Mozambico. Nuove energie d`amore preparano la pace.
Con la sua preghiera insistente, la Chiesa non accetta che la guerra sia ineluttabile. Sono aumentati gli operatori di pace. Nel secolo passato non pochi di essi sono caduti: dal loro sangue è germogliata la pace! Il loro sangue ha raggiunto quello dei missionari, dei caduti per la carità e la giustizia. I nuovi martiri del Novecento testimoniano la forza, umile e debole, dei cristiani, più forte del male. Anche per la loro testimonianza, non siamo rassegnati alle povertà del mondo e alla guerra, madre di tutte le povertà .
Tanti conflitti sono ancora aperti. La Chiesa non dispera né si rassegna. Ricorda la dimensione interiore della pace. Gli operatori di pace saranno chiamati figli di Dio e i miti erediteranno la terra (Mt 5,5-9).
All`inizio dell`anno i messaggi per la Giornata mondiale della pace svegliano dalla rassegnazione alla guerra o dall`irresponsabilità verso il male. Dove è proclamato e vissuto il Vangelo, si apprende a non disperdere il gran dono della pace, come diceva il beato papa Giovanni XXIII. Ogni chiesa locale, ogni comunità cristiana, ogni famiglia diventa il santuario della pace.
La lezione storica degli ultimi decenni e di tutto il Novecento ci dice: la pace è possibile e la guerra è un`avventura senza ritorno. Infatti, noi cattolici, con tutti i cristiani, con i credenti delle grandi religioni, abbiamo compreso meglio che solo la pace è santa, mai la guerra! Per questo, oggi, di fronte alla durezza di questi tempi accogliamo con speranza ed entusiasmo l`invito del Papa ad «aprire il cuore e l`intelligenza alle sfide che ci attendono» (Giovanni Paolo II al Corpo Diplomatico, 10 gennaio 2002).