La Regione mantiene le sue promesse. I numeri che contano
L'assessorato ai Flussi migratori continua a incoraggiare e a sostenere ogni possibile scambio culturale ed economico con i corregionali all'estero.
Venezia
Mentre a Melbourne, in Australia, si sta svolgendo la Conferenza d'area dei veneti d'Australia e Sudafrica, la Regione del Veneto traccia un bilancio delle proprie attività a favore dei corregionali. Dopo la positiva esperienza della precedente edizione della Conferenza, svoltasi a Florianopolis in Brasile, l'assessore regionale ai flussi migratori, Franco Bozzolin, ha voluto con determinazione questo secondo appuntamento, inteso come una preziosa opportunità per promuovere nuovi scambi culturali e per «incentivare i rapporti commerciali tra l'imprenditoria veneta e i sistemi economici degli stati dove risiedono i nostri concittadini».
Proprio da Florianopolis, l'assessore Bozzolin aveva promesso un impegno pi? attivo della Regione del Veneto nel recepire le istanze degli emigrati e nel predisporre nuovi stanziamenti a favore di stage e scambi culturali per i giovani oriundi veneti. Quest'anno la Regione ha stanziato ben 330 milioni di lire (rispetto ai 170 del 1996) per attivare sei stage formativi che hanno coinvolto oltre 300 partecipanti (nel 1996 furono solamente 65). Sono stati realizzati, poi, cinque scambi culturali, ai quali hanno preso parte complessivamente circa un centinaio di giovani, e sono state messe a disposizione di studenti oriundi veneti ben quattro borse di studio.
La Regione, poi, stanziando circa 500 milioni come contributo per la casa, ha sostenuto il rientro in patria di circa 38 persone o nuclei familiari e ha rimborsato i comuni di Belluno, Padova, Treviso, Venezia, Vicenza e Verona, impegnati ad agevolare il reinserimento dei corregionali, erogando altri 130 milioni di lire.
Tra le iniziative che hanno segnato l'impostazione assolutamente innovativa che l'assessorato regionale ai flussi migratori ha impresso alla politica a favore dell'«altro Veneto» va annoverata la proposta della creazione di una universitr italiana a Buenos Aires, in Argentina.
Anche il convegno tenutosi a Venezia, con la collaborazione dell'Universitr Ca'Foscari, a conclusione delle celebrazioni in onore del navigatore veneziano Giovanni Caboto, ha sottolineato l'insopprimibile urgenza di investire molto di pi? su formazione e informazione dei giovani oriundi veneti. Grazie ai fondi resi disponibili dalla Regione, continua ad arricchirsi anche l'Archivio di documentazione e ricerca sull'emigrazione veneta (Adrev), che punta a salvaguardare un patrimonio ancora in gran parte sconosciuto.
La Regione continua a puntare molto sui mass media, riconoscendone il ruolo di canali preferenziali di comunicazione con gli oltre quattro milioni di corregionali sparsi nel mondo: il sito internet, le oltre quaranta emittenti radiofoniche in lingua italiana sparse nei cinque continenti, la collaborazione con il mensile il «Messaggero di sant'Antonio» e la trasmissione radiofonica «Incontri», si sono rivelati privilegiati strumenti di informazione e collegamento e, al contempo, preziosi recettori delle istanze e delle aspettative dei corregionali all'estero.
L'assessore Bozzolin ha partecipato a numerose manifestazioni celebrative dove sono stati evidenziati i meriti di associazioni o personalitr coinvolte attivamente nella salvaguardia e nella diffusione del patrimonio culturale veneto. Tra queste ricordiamo il 20° anniversario di costituzione del Caves (Comitato delle associazioni dei veneti emigrati in Svizzera) che tanto si c prodigato per sostenere le necessitr e difendere i diritti dei veneti che vivono nella Confederazione elvetica.
L'impegno che la Regione del Veneto sta profondendo a favore dei «veneti nel mondo», grazie agli indirizzi innovativi suggeriti dall'assessorato ai flussi migratori, rivela una coerente determinazione a salvaguardare quel «patrimonio umano» che potrebbe «tornare a casa» rinnovando e arricchendo proprio coloro che sono rimasti.