La tavola negata
Non voglio sentirmi malata. Anche se so che la mia intolleranza mi impedisce di comportarmi a tavola come vorrei. Da italiana mi sento un po' frustrata, perché da noi pane, pizza e pasta sono i piatti sovrani della cucina tradizionale. All' inizio, mi vergognavo a dover spiegare a tutti la mia situazione e fare in modo che gli inviti serali, le amate uscite di casa per una pizza si trasformassero sempre e comunque in incontri 'dopocena'. Oggi sono più serena, perché sono riuscita a raggiungere un mio equilibrio, grazie anche ai molti prodotti specifici che simulano il gusto e il piacere della buona tavola». È la testimonianza di Marta C., 31 anni, affetta da celiachia.
«La celiachia è un' intolleranza al glutine - afferma la dottoressa Cinzia D' Agate, presidente dell'Aic Sicilia (Associazione italiana celiachia) - una proteina contenuta nel frumento, nell' orzo, nella segale, nell' avena. L' assunzione di questi cereali esercita un' azione tossica nell' intestino, danneggiando l' apparato digerente e compromettendo in gran parte l' assorbimento degli alimenti e lo stato di nutrizione delle persone affette da questo morbo».
In Italia si calcola che in media una persona su 200 sia colpita dalla malattia. «I sintomi caratteristici - prosegue la dottoressa D' Agate - sono la diarrea, l' inappetenza, il vomito, l' addome gonfio, l' arresto della crescita staturale, la perdita di peso». Tutti problemi legati al cattivo assorbimento.
Negli adulti la celiachia può manifestarsi con anemia, sintomi extra intestinali, osteoporosi, crampi muscolari, disordine nell' apparato riproduttivo, dermatite erpetiforme, alopecia.
Oggi sul mercato è possibile trovare molti alimenti alternativi: sono sempre di più, infatti, le aziende che producono il «senza glutine».
In Italia non esiste ancora una vera catena di ristoranti che garantiscano cibi senza glutine, ma l' Associaizone italiana celiachia sta lavorando anche per questo obiettivo.
Per saperne di più: internet: www.celiachia.it
I l nome sembra quello di una compagnia aerea. Non è così, anche se in realtà l' intento di questa organizzazione è di «far volare» i disabili oltre le barriere. E non solo architettoniche. «Lo scorso anno - dice Ileana Argentin di Roma, presidente della organizzazione Dynamic Air - abbiamo consegnato, per uso gratuito, ausili ai pellegrini disabili che hanno visitato Roma durante il Giubileo. Abbiamo collocato furgoni attrezzati per consegnare carrozzine, bombole d' ossigeno, e sollevatori vicino alle principali stazioni ferroviarie e della metropolitana della capitale». La Dynamic Air continuerà a operare anche in questo 2001, con una particolare attenzione alle necessità delle persone anziane e cardiopatiche.
I
DYNAMIC AIR
Pe saperne di più: internet: www.dinamicair.it
I GIARDINI DI ALZHEIMER
Da studi recenti è emerso che pure l' ambiente in cui vivono le persone che ne sono affette, è fondamentale per il recupero delle loro potenzialità residue.
«A livello architettonico, ogni patologia ha le proprie specificità - afferma l' architetto Enzo Angiolini - e dunque è possibile realizzare degli ambienti più consoni anche alle necessità dei malati di Alzheimer, creando strutture che aiutino a ristabilire l' ambiente della memoria e favoriscano il contatto con una vita più normale e con la propria famiglia».
È il caso dei «Giardini di Alzheimer», veri e propri giardini che pur non rappresentando la soluzione al morbo, sono però delle attenuanti agli stress dovuti alla malattia.
«Tra gli ammalati di Alzheimer - continua Angiolini - c' è chi cammina in continuazione e c' è, invece, chi usa molto gli spazi di sosta. Di queste diverse esigenze ho cercato di tenere conto, creando paesaggi semplici ma diversificati, ponendo in evidenza, per esempio, un albero, attraverso il quale è più facile riconoscere il mutare delle stagioni e quindi il trascorrere del tempo».
Per saperne di più: 040/367171.