La temibile creatività del male

L’eroina è diventata troppo pericolosa? Ecco che si abbassano i prezzi della cocaina, considerata una droga elegante, disponibile ora per pochi euro.
28 Novembre 2007 | di

«Altre storie» è il titolo di questa rubrica, e questa volta voglio proporvi davvero una storia altra, una storia del male, su come è cambiato il consumo di droga negli ultimi anni. Perché anche il male cambia, si muove con accortezza e intelligenza, conosce bene le regole del marketing e non difetta certo di creatività.

Così è successo per il mercato della droga: quando la diffusione dell’aids ha aumentato la pericolosità dell’uso di eroina, già di per sé devastante, rischiando così di diminuirne il consumo e di rallentare l’ampliamento del gruppo di drogati dipendenti da questa sostanza, proprio allora i grandi mercanti sono intervenuti tempestivamente variando l’offerta. La cocaina – che era sempre stata venduta a prezzi molto più alti, tanto da essere considerata una droga per ricchi – ha invaso il mercato, all’improvviso a prezzi ribassati, se non addirittura offerta dagli spacciatori gratis per attirare i clienti. La cocaina è sempre stata considerata una droga non mortale, molto meno dannosa dell’eroina. Una droga elegante utilizzata – ben si sa – da personalità celebri e affascinanti, non da ragazzi emarginati e problematici. Niente a che vedere, quindi, con le immagini di autodistruzione a cui ci ha abituato l’eroina, esempio di degrado umano e sociale: la persona, per effetto della cocaina, è anzi più brillante, meno timida.


Un episodio recente – l’arresto di Kate Moss fotografata mentre fa uso della polvere bianca – sembra quasi uno spot a favore di quella droga. L’icona dello stile giovane sponsorizza una droga già considerata signorile. Sniffare cocaina fa sentire ricchi, belli, affascinanti: Lapo Elkann finito in ospedale per overdose ha solo confermato questa idea. E la notizia che se ne faccia uso nello stesso parlamento italiano, a opera di una «casta» di potenti per eccellenza, ha fatto il resto.

Così il mercato della cocaina si è oggi allargato tanto da permettere – come succede per ogni prodotto molto venduto – un consistente abbassamento del prezzo, senza diminuire i guadagni dei commercianti di droga. La cocaina infatti si vende davanti alle scuole, ai ragazzini, per poche decine di euro, e viene percepita come una prodezza di lieve entità, come una trasgressione non pericolosa. Invece è una sostanza potente: danneggia le persone che ne fanno uso non soltanto dal punto di vista psicologico, ma anche da quello fisico, perché distrugge i terminali nervosi del cervello ed è all’origine di molte malattie neurodegenerative. Ma si preferisce non dirlo, anche perché i morti per droga sembrano diminuiti e le stesse comunità di recupero degli eroinomani hanno meno ricoverati.


Il cambiamento è però molto pericoloso, perché la cocaina non solo danneggia insidiosamente la salute di intere generazioni, ma contribuisce in modo decisivo a cambiare l’immagine della droga, a renderla accettabile, in apparenza innocua. Lo si sente spesso nei discorsi dei ragazzi, ma purtroppo anche degli adulti, quando pensano che un po’ di cocaina non faccia male a nessuno, e che chi la condanna lo faccia solo per antiquati problemi morali.

Un altro effetto gravissimo di questa accettazione di fatto della polvere bianca è la totale assoluzione delle droghe leggere, ormai considerate quasi una normalità. Eppure non solo anche queste – se pure in misura minore – fanno male e indeboliscono psicologicamente, ma, diventando un’abitudine «innocua», rendono più facile il passaggio verso la cocaina.

Si tratta di un problema grave e di un pericolo sempre più subdolo, perché mascherato nella cultura superficiale dei nostri giorni: un pericolo che bisogna sapere riconoscere e denunciare con coraggio, senza indulgenze e cedimenti alla presunta mentalità del tempo.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017