L'America degli scienziati italiani

Dalla Letteratura alla Medicina passando per le Nanotecnologie, l'Informatica e l'Astrofisica. La nutrita presenza italiana oltreoceano è un vanto e un investimento per l'Italia.
14 Gennaio 2010 | di

Houston
L’auditorium del Consolato d’Italia di Houston, in Texas, ha ospitato la 5° Conferenza dei ricercatori italiani nel mondo. L’evento è stato organizzato dal Comites della Circoscrizione consolare che rappresenta gli italiani residenti in Arkansas, Louisiana, Oklahoma e Texas in collaborazione con il Consolato generale d’Italia a Houston, e con il patrocinio del Senato italiano, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri.
I numerosi ricercatori che vivono e lavorano in Nord America, sia negli Stati Uniti che in Canada, per il quinto anno consecutivo hanno avuto così modo di incontrarsi e di presentare la propria attività di ricerca alla vasta comunità italo-americana. Gli inni nazionali hanno salutato gli ospiti convenuti a Houston accolti dal reggente del Consolato, Daniele Ansaldo, che ha letto i messaggi augurali giunti dal presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano; dal presidente del Senato, Renato Schifani; e da quello della Camera, Gianfranco Fini. Messaggi di sostegno sono pervenuti anche dal presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, professor Enrico Garaci; e dal presidente di Rai Corporation, Massimo Magliaro. I lavori si sono aperti con il tema della Medicina e della Bioscienza attraverso le presentazioni del dottor Stefano Sdringola per la Cardiologia, di Paolo Fanti per la Nefrologia, di Andrea Ballabio per la Genetica, di Hervé Gentile per la Chirurgia plastica, di Luisa Franzini per l’Epidemiologia, di Davide Cattano per l’Anestesiologia, di Raffaele Ferrari per la Neurogenetica, di Anna Fernandez per la Psicoterapia.
A questa prima sessione è seguita la serie di interventi nell’ambito della Tecnologia e dell’Umanistica con le presentazioni di Alessandro Piovaccari, Fabio Urbani e Raffaella Righetti nel campo dell’Ingegneria elettronica; di Angelo Camillo per il Business, di Dario Crosetto per la Diagnostica, di Francesca D’Alessandro Behr per la Letteratura.
Il dottor Roberto Genta ha successivamente tenuto una relazione sulla storia della medicina e sulla soluzione del mistero della morte di Napoleone. Ha fatto seguito l’intervento del professor Mauro Ferrari, direttore di Alliance for Nanohealth di Houston, il quale ha fatto una panoramica delle attività di ricerca nel campo delle nanotecnologie svolte nel proprio laboratorio con numerosi allievi, e delle collaborazioni con istituzioni italiane e americane, con enti pubblici e privati statunitensi, sottolineando che nel 2009 ci sono stati investimenti nel settore e un giro d’affari superiore ai 500 milioni di dollari.
La Conferenza ha poi visto il dottor Emilio Ghilardi, vice-presidente dell’AMD illustrare le ultime innovazioni nel campo dell’informatica, e il professor Alessandro Carrera, docente di Lettere alla University of Houston dissertare sulla geometria del Paradiso di Dante Alighieri.
Successivamente il gruppo di italiani che lavorano alla NASA, l’ente spaziale statunitense, guidati dall’ingegnere Orazio Chiarenza, ha messo in evidenza gli ampi e articolati contributi che la comunità scientifica italiana ha dato e sta dando alla Stazione Spaziale Internazionale, la ISS. Dal canto suo, l’astronauta Paolo Nespoli ha proposto ai presenti un documentario sulla missione spaziale a bordo dello shuttle a cui egli ha partecipato, anticipando i futuri sviluppi dell’attività spaziale italiana; tra questi una missione in programma proprio quest’anno che prevede la permanenza di sei mesi a bordo della ISS.
Il chairman della Conferenza nonché presidente del Comites della locale Circoscrizione consolare, Vincenzo Arcobelli, ha ringraziato tutti gli intervenuti a nome del Comitato degli italiani all’estero, elogiando soprattutto l’impegno profuso dal responsabile della manifestazione, il dottor Andrea Duchini, e i membri del Comitato organizzatore: Papi, Cicalese, i moderatori, la Commissione giovani del Comites, i volontari, i rappresentanti del Consolato, il professor Devoto addetto scientifico dell’Ambasciata d’Italia a Washington, costante e solerte sostenitore dell’iniziativa.
La parlamentare italiana Elena Centemero, membro della VII Commissione Cultura e Istruzione della Camera dei Deputati, ha riassunto le linee guida del Ministro Gelmini sulle tematiche che riguardano le riforme della scuola e dell’Università, apprezzando il ruolo e la presenza della ricerca e della cultura italiana nel mondo. Al dibattito che ha fatto seguito, hanno partecipato anche il professor Alberto Pimpinelli, addetto scientifico dell’Ambasciata francese; una delegazione dell’ISSNAF, l’Italian Scientists and Scholars in North America Foundation, guidata dai professori Giorgio Einaudi – direttore –, e da Giorgio Bellettini – socio fondatore –, esperto di Fisica a livello mondiale il quale ha spiegato il programma, i servizi e le opportunità che la Fondazione offre ai giovani studenti ricercatori.
Arcobelli ha sottolineato come sia importante continuare questi incontri, con ottimismo e lungimiranza, nonostante l’attuale negativa congiuntura internazionale. Arcobelli ha ricordato che la 1° Conferenza dei ricercatori italiani all’estero fu organizzata a Roma dall’onorevole Mirko Tremaglia, allora Ministro per gli Italiani nel Mondo, ed è opportuno proseguire nell’alveo di queste iniziative, coinvolgendo anche aziende pubbliche e private per la promozione e lo sviluppo di nuove sinergie in grado di sviluppare non solo l’attività dei ricercatori italiani ma il sistema Italia nel suo complesso. Perciò nel documento finale della Convegno è stato chiesto: un Coordinamento tra il Ministero degli Affari esteri, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e organizzazioni di ricercatori italiani all’estero – in particolare negli Stati Uniti – come ISSNAF, Prometeonetwork e l’Associazione Medici Europei per realizzare un’anagrafe degli scienziati italiani residenti all’estero che abbia tra gli scopi principali quello di favorire lo scambio di informazioni e di progetti di ricerca; il finanziamento di borse di studio per il programma estivo di istruzione, formazione e tirocinio negli Stati Uniti per studenti universitari italiani sul modello del programma Fermilab-INFN-Università di Pisa, recentemente presentato dall’ISSNAF; l’Organizzazione di una Conferenza dei ricercatori italiani nel mondo da svolgersi a Roma nel 2010-2011; la diffusione di proposte di collaborazione e cooperazione come quella avanzata dall’Università del Texas, a Galveston, con istituzioni accademiche e centri di ricerca italiani.
I ricercatori italiani partecipanti al Convegno di Houston, per potenziare le attività di networking e offrire nel campo della ricerca servizi e informazioni utili ai nostri connazionali, hanno anche suggerito ai ricercatori italiani residenti in Nord America l’iscrizione all’ISSNAF che costituisce un punto di riferimento e di coordinamento a livello nazionale. È stata infine proposta all’Ambasciata d’Italia a Washington e all’ISSNAF l’organizzazione di un incontro annuale dei ricercatori residenti nel Nord America.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017