Le religioni insieme per la pace
La storia dei rapporti tra le religioni non è esaltante. Le incomprensioni e i contrasti, spesso sfociati in lunghe e sanguinose guerre, sembrano avvalorare l' idea, radicata in molti, che le religioni siano più occasione di divisioni e di odio che di pace, e che la quotidiana e tranquilla convivenza di popoli di religione diversa sia impossibile, Non mancano esempi che inducono a pensare questo. Ne citiamo alcuni tra i più recenti e noti: nell' ex Jugoslavia croati cattolici e serbi ortodossi si sono scannati a vicenda. Lo stesso è avvenuto in Bosnia o nel Kosovo, dove si sono scritte alcune delle pagine più tristi del Novecento, dominate da una parola che suona bestemmia: pulizia etnica, che significa eliminazione, anche fisica, di chi non è della propria etnia o della propria religione. Nelle strade dell' Ulster, poi, un interminabile conflitto contrappone cattolici e protestanti, che pure si ispirano allo stesso Vangelo di Gesù Cristo.
Anche quello che sta avvenendo in Terra Santa, che pure è la patria comune delle tre grandi religioni monoteiste (cristianesimo, islam ed ebraismo) porta acqua al mulino dei pessimisti. I tanti morti di questi giorni dicono l' apparente impossibilità di far convivere ebrei, cristiani e musulmani.
E la cosa non ci lascia indifferenti: un inarrestabile flusso migratorio sta infoltendo anche nel nostro paese le file di persone di religione diversa, musulmani anzitutto: che succederà ? Riusciremo a instaurare con loro una pacifica convivenza o ci toccherà vivere in un clima di incomprensione e di conflitti?
Il futuro per alcuni non è roseo. Lo studioso americano Samuel Huntington preconizza uno scontro epocale tra le diverse civiltà proprio in ragione delle rispettive indentificazioni culturali e religiose: Occidente contro il mondo islamico; Occidente contro il mondo slavo...
Ma c' entra davvero la religione in tutto questo? La convivenza tra popoli che professano fedi diverse è proprio impossibile? Le religioni c' entrano poco, come dimostra Andrea Riccardi, nell' articolo che segue: per secoli, anche nei paesi dove la pulizia etnica ha riempito fosse di cadaveri, cattolici, ortodossi e musulmani hanno vissuto pacificamente insieme.
A guastare il tutto sono stati altri interessi, politici, economici, nazionalistici. Quando si vuole identificare un popolo, una nazione con una religione e in una cultura, per esaltarle in contrapposizione ad altre, si pongono le basi per lo scontro. Ma in questo caso la religione è solo un pretesto. A Sarajevo, mentre infuriava quella guerra che è stata letta come la massima espressione dell' intolleranza, le comunità religiose di Bosnia ed Erzegovina, attraverso il Consiglio interreligioso operante da anni, si incontravano per cercare insieme soluzioni al conflitto, per impedire quella frantumazione che ragioni politiche hanno poi imposto. E lo sforzo delle Chiese, ora che il paese si sta lentamente riprendendo, è proprio di ristabilire la convivenza, solo modo per superare gli odi e creare una pace vera.
Questa è anche la convinzione che sta alla base del dialogo tra le religioni, riproposto dal concilio Vaticano II e ripreso con vigore da Giovanni Paolo II con l' incontro di Assisi del 1986. Il dialogo, per essere vero, deve avere spessore, non può essere un abbassamento al minimo di tutte le religioni per mascherare le differenze, ma un confronto sulle differenze intessuto di tolleranza e di rispetto, che richiede però al credente una maggiore consapevolezza della propria fede, se vuole essere veramente fedele e incontrare davvero l' altro.
Il dialogo, che per la Chiesa è un modo di essere derivato dalla sua missione, è la sola via a una pace vera e duratura, quella pace che gli angeli hanno annunciato sulla capanna di Betlemme agli uomini di buona volontà . Dio si è fatto uomo, unendosi a ogni uomo per chiamare l' umanità a vivere una pienezza d' amore nei propri rapporti interumani come nei rapporti con il mistero divino.
Luciano Bertazzo
Coda Piero, L' amore di Dio è più grande del nostro cuore. Il dialogo interreligioso. Piemme, 2000, pagine 176, lire 12.000.Difficoltà con l' islam, successo delle filosofie orientali, relazioni con l' ebraismo. Dieci teologi interpretano l' ultimo secolo. | a cura di Franco Giampiccoli, Giubileo ed ecumenismo. Occasione o inciampo? Claudiana,1999, pagine 104, lire 15.000. Il Giubileo secondo specialisti cattolici e protestanti in un' ottica ecumenica. |