Legni preziosi e croci dipinte
Sculture lignee raffiguranti Madonne, Cristi, Compianti, busti, polittici e persino un Presepe. Testimonianze assolute di una tradizione artistica che ha raggiunto spesso vertici europei saranno in mostra, sino a fine mese, alla Pinacoteca Züst di Rancate, nel Cantone Ticino. Il raffinatissimo allestimento di Legni preziosi. Sculture, busti, reliquiari e tabernacoli dal Medioevo al Settecento reca la firma dell'archistar Mario Botta.
Cinquanta i pezzi esposti, alcuni dei quali inediti, tutti provenienti da musei, chiese, monasteri del territorio e non solo. Si parte dalla scultura lignea medievale per estendersi, nelle altre sezioni, al Rinascimento.
In esposizione anche produzioni tedesche con spettacolari polittici scolpiti e dipinti. Completano il percorso due ampie sezioni dedicate al Seicento e al Settecento. In esse, trovano posto sculture a tutto tondo, statue vestite, busti, tabernacoli e il delizioso Presepio proveniente da Giornico.
Sempre sino a fine mese (29 gennaio), da non perdere, nella Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia la mostra che documenta lo sviluppo della croce dipinta, a partire dagli anni settanta del Duecento fino al primo ventennio del secolo successivo. Attraverso una serie di capolavori tutti provenienti dal territorio umbro, realizzati tra la fine del 1200 e la prima metà del 1300, l'esposizione segue lo sviluppo della croce dipinta, in cui il motivo iconografico si legò di frequente alla figura di san Francesco d’Assisi.
Francesco e la Croce dipinta, curata da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, col patrocinio della Basilica Papale e Sacro Convento di S. Francesco in Assisi e della Regione, presenta 9 capolavori, tutti di provenienza umbra.
La rassegna offre una panoramica significativa delle particolarità religiose, liturgiche e artistiche di questi manufatti.
Il percorso si apre con la croce del Maestro di S. Francesco (1272), custodita nella Galleria Nazionale dell’Umbria e si chiude con il crocifisso del Maestro della Croce di Trevi (1315-1320) in cui Francesco è raffigurato molto più grande che nelle croci duecentesche, appoggiato alla collina del Golgota.
Tra le opere esposte, una straordinaria tavola inedita proveniente dal Monastero di S. Paolo a Orvieto. Recentemente ripulita dalle pesanti mani di pittura che ne hanno alterato l’aspetto, la croce ha rivelato una qualità pittorica straordinaria. La stessa mano pare non possa che appartenere a uno dei migliori pittori che hanno lavorato sui ponteggi del cantiere di Assisi a stretto contatto con Giotto.